LA MODA AIUTA IL DUOMO: Arte e Moda si uniscono in un sogno
“La Moda aiuta il Duomo” un’asta per salvare il simbolo di Milano nel mondo”con il sostegno di Tiffany & Co. e la collaborazione di Christie’s,
in programma Martedì 19 Aprile 2016 alle ore 19.30 presso la Sala delle Colonne del Grande Museo del Duomo.
# LaModaiutailDuomo
Si e’ tenuta stamattina la conferenza stampa relativa a questa incredibile iniziativa anticipata ieri. Le aspettative sono state ampiamente rispettate, tanto da arrivare in anticipo per la curiosità e ritardare l’ascolto dei relatori, perché immerse nel fantastico mondo del Museo del Duomo, tra guglie e statue, croci e candelabri, vetrate e bozzetti di terracotta che riportano fedelmente i pezzi più belli e artistici che risiedono all’interno del nostro Duomo di Milano considerato una delle meraviglie del Mondo secondo solo a San Pietro. Discutiamone!
Più di VI secoli di creatività’ milanese scolpita nel marmo plasmano tutta la Cattedrale
Nel 1847 F. Lewald si espresse riguardo al Duomo di Milano, pensando ad un’immagine femminile , come se fosse un tessuto di merletto gigantesco ma delicato, pietrificato dalla mano di un mago.
E’ per questo motivo che il matrimonio Moda e Duomo sembra essere perfetto e indissolubile. Entrambi sono i simboli dell’eccellenza milanese riconosciuta in tutto il mondo. “Il Duomo rappresenta al meglio, la bellezza, la creatività e l’arte, valori che appartengono anche alla Moda. È stato quindi naturale per la Camera della Moda, da sempre impegnata in attività solidali, accogliere con entusiasmo l’invito dalla Veneranda Fabbrica del Duomo per sostenere un pilastro del patrimonio culturale italiano.
Giorgio Armani, Brunello Cucinelli, Cividini, Corneliani, Costume National, Diesel, Etro, Salvatore Ferragamo, Genny, Gucci, Isaia, Krizia, Loriblu, Martino Midali, Missoni, Moncler, Moreschi, Prada, Emilio Pucci, Roberto Cavalli, Tod’s, Trussardi, Vicini, Vivienne Westwood: sono questi i prestigiosi marchi che sostengono l’iniziativa perche’ “Preservare la bellezza è una via per costruire il futuro” .
Mons. Gianantonio Borgonovo, Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano Ringrazia il Prof. Philippe Daverio per la sensibilità con la quale ha accolto questa iniziativa , sottolineando che il Duomo non e’ solo il simbolo di Milano nel mondo, ma rappresenta al meglio, la bellezza, la creatività e l’arte, valori fondanti del nostro paese che vanno preservati con iniziative simili.
Il cavalier Mario Boselli, presente alla conferenza stampa di stamattina, di rientro solo ieri da un lungo viaggio in Cina ( 1000 km) sostiene il concetto del bello dell’arte e che la Moda non poteva farsi sfuggire per la grande generosità che la contraddistingue. Milano e’ il cuore delle 3F ( food, fashion & furniture = vestirsi, abitare e nutrirsi) nutrirsi anche di cultura e storia; abitare e’ architettura, la moda e’ design.
Altrettanto Raffaella Banchero, Managing Director Tiffany & Co. Italia si lega al medesimo discorso in cui “I simboli della Bellezza si svelano in una messa in scena inedita e internazionale: tra storia, arte, eleganza e stile” Tiffany “illumina” il progetto con generosità e rispetto per la nostra storia e i nostri valori”.
- Mons. Gianantonio Borgonovo, Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
- James Carolan, Presidente del Board di International Patrons of Duomo di Milano
- Raffaella Banchero, Managing Director Italy & Spain, Tiffany & Co.
- Philippe Daverio
- Cavalier Mario Boselli
La scelta dei gioielli da abbinare agli abiti in mostra e’ stata studiata per valorizzare l’abito, per far brillare i dettagli, svelando e arricchendo il fascino della sapienza sartoriale attraverso la maestria artigianale; design e eleganza radicate nella leggenda della maison newyorkese in tutto il mondo.
Raffaella Banchero, chiacchierando con noi, sottolinea come basterebbe avere per tutti i momenti un semplice tubino nero al quale abbinare gioielli diversi per ogni occasione.
Facciamoci rapire da questa incredibile mostra allestita con grande rispetto della storia, attenta unione di stili tra abiti, mattoni a vista, guglie e statue, tesori dell’architettura d’un tempo e gioielli contemporanei.
Una sfilata di abiti che sembrano usciti da sfere eteree e di altri tempi , pronti ad essere indossati da fate moderne in cerca di libertà e felicità .
Cavalli: Inizia il percorso con un abito da sera nero illuminato da ricami che scorrono sapientemente sulle linee del corpo , una sirena moderna che fosse attratta dai brillanti discreti e sottili lo abbinerebbe alla collana dal design moderno per sentirsi l’angelo del paradiso.
Vivienne Westwood: un vestito quasi da camera, in velluto leggerissimo dai drappeggi sottili che sottolinea un bariole cromatico ricco di luce che farebbe apparire luminosa qualsiasi donna lo portasse , reso magnificamente moderno da un pendente in lacca oro su legno duro di Tiffany.
Etro: un camaieu di rosa in stampa cashmere su una abito leggero come una farfalla strutturato con una trina che ne forma il corpetto.
Missoni: una versione della maison tutta sottile e sofisticata dalle onde sfumate per perdersi nell’infinito dei toni bianco nero deviati verso una palette pastel, la collana rivière sottile ne sottolinea , la geometria.
Etro: un floreale appoggiato su un fondo rosso sdrammatizza il motivo artistico di questo drappeggiato semplice ma costruito, la sciarpa gioiello fa da accessorio e ne completa la linearità
Krizia: la chiave del successo di questa tuta nera è nella massima convertibilità portato con i pendenti key , ne allunga la linea e sparge la luce dei diamanti.
Jenny 1- siamo quasi nello stile Charleston asimmetrico di un color ghiaccio , abito molto chic indossato con la collana a fiocco di perle sottili vero stile Tiffany.
2- un magnifico bustier impreziosito da giochi di luci in lurex cangianti , la collana in oro bianco, ne affina la ricchezza.
3- un bel mono-spalla drappeggiato rosa cipria con pieghe diagonali , la collana ad anelli di Tiffany gioca con le sfumature dei ricami in plexiglass.
Mentre usciamo dal Museo del Duomo in una giornata quasi estiva, e in una Piazza del Duomo piena di gente Michelle mi dice: “Io sono nata nelle stoffe , mio padre era un industriale tessile e trovarmi un quest’ambiente sacro venerabile e artistico, mi emoziona molto; che tour de force averci esibito abiti meravigliosi che si inseriscono in un’oggettistica preziosa e antica dell’ambiente della cattedrale del Duomo di Milano, ogni outfit sembra far parte dell’ambiente che ci circonda. Ci fa vivere un sogno e salire nel regno dei cieli , in fondo costruire una cattedrale nel Medioevo mirava a portare i fedeli verso il regno di Dio”.
Io ho risposto: ” E’ incredibile la coincidenza che ci vede insieme per un’iniziativa che ci tocca nel profondo delle nostre origine. Io son figlia dell’ingegnere che ha progettato la Cattedrale di Abidjan. La prima volta che ci sono entrata, un raggio di sole ha colpito le vetrate dei campanili formando un cono di luce proprio sull’altare……che sensazione di beatitudine ho provato!”
35 lotti in vendita tra abiti e gioielli e altri accessori saranno messi all’asta il 19 aprile ma poiche’ l’evento ricco di tradizione e’ attualissimo e si ripeterà in futuro, si parla di New York come prossima tappa, non poteva mancare una piattaforma digitale sulla quale si può già iniziare a fare le offerte.
CharityStars è la prima piattaforma digitale che mette all’incanto oggetti, esperienze e incontri esclusivi con personaggi famosi e aziende, devolvendo in beneficenza i proventi raccolti. Un’idea di finanziamento del terzo settore unica nel suo genere, scaturita dalla mente di tre giovani imprenditori under 30, Francesco Nazari Fusetti, Manuela Ravalli e Domenico Gravagno.
#LaModaiutailDuomo
Articolo e’ scritto in collaborazione, per la parte moda, con l’esperta Michelle Kling.