NUOVO PATRONATO IN VIA SODERINI A MILANO
Il 21 dicembre alle 16:30 è stata inaugurata una sede che offrirà ai cittadini assistenza previdenziale, fiscale e non, voluta solo da Peppino Falvo.
Il marciapiede era pieno di gente per festeggiare con grande allegria e partecipazione con un’atmosfera che non credevo di vivere e che mi ha lasciata decisamente piena di speranze.
Davvero esistono persone del genere? Si, esistono.
Peppino Falvo e’ un uomo di 50 anni, sociologo, calabrese trapiantato a Milano da mo’. Ha grandi occhi azzurri e un sorriso che ispira fiducia per quanto espansivo e sincero. Nel piccolo locale con tanto di tavolata imbandita di beveraggi e salatini, panettoni e dolci e nel chiasso dei partecipanti, prende il microfono e fa il discorso di apertura e di inaugurazione.
Il concetto e’ basico: bisogna investire nel sociale. Non dobbiamo avere paura perche’ solo l’amore e la solidarietà cristiana possono combattere l’odio che ci sta circondando, la crisi economica dilagante, la povertà in aumento. Solo l’aiuto, l’umanità, il supporto ai piu’ fragili può creare posti di lavoro, e sostegno a persone che da sole non ce la fanno. Un occhio deciso e mirato ai giovani da formare per aiutare i cittadini in tutte quelle pratiche burocratiche sconosciute alla maggior parte ma ma che possono far ottenere la pensione, un’invalidita’ oppure rendere ad un cittadino degli arretrati di cui ha diritto ma nessuno glielo dice e riportarlo ad una vita normale togliendolo dalla miseria e dall’angoscia, o dal marciapiede o dall’andare alla Caritas per un piatto caldo.
Il dott. Falvo ha aperto un altro punto di riferimento per il cittadino, un’altra sede che si aggiunge alle 17 già segnalati sul volantino, ma in effetti sono molte di piu’.
Dichiara tra una battuta e l’altra che, certamente, non andrà ad aprire un patronato in Montenapoleone, ma in quartieri dove sa bene le necessita’ e le richieste.
Forma giovani anche senza esperienza e aggiornandoli sulla burocrazia che tra un governo e l’altro, un referendum e l’altro, un’indagine politica e l’altra, un indagato e l’altro, un presidente del consiglio e l’altro sono in continuo cambiamento e ribaltamento o annullamento.
Contratti di lavoro a progetto o partita Iva non hanno diritto a disoccupazione. Quelli pagati con vaucher non l’ho capito. Così come ci sono cavilli e cavillini per non aiutare cittadini che perdono il lavoro, per non riconoscere un’indennità. Ma una persona come va avanti?
Oppure over 60 che hanno diritto a pre pensionamento e non lo sanno, o ancora invalidi che possono chiedere arretrati e non lo sanno.
E’ stato fatto un lungo elenco ieri di risultati economici eccellenti grazie al supporto di tutto il team che lo stesso Falvo seleziona personalmente per aiutare i cittadini.
Durante la selezione e’ caratteristica primaria individuare elementi dalle forti doti umane e sociali, perché risolvere una problematica economica non basta, bisogna farlo con umanità. E’ necessario avere un contatto delicato e ricco di sensibilità per ascoltare e risolvere.
Arriva anche Don Valeriano della parrocchia di zona a benedire i nuovi uffici e anche lui fa un breve discorso di fratellanza, umanità’ e solidarietà’. Infine un “Padre nostro” corale e poi tanti festeggiamenti accompagnati da musica e Karaoke che ha coinvolto tutti.
E qui mi si chiude il cerchio che sentivo sotto pelle mentre ascoltavo quelle parole piene d’amore per l’altro, di qualsiasi strato sociale, di qualsiasi nazionalità’ di qualsiasi problematica si trattasse.
Tra la folla mi saluta una ragazza con grande giovialità. Non la riconosco subito, ma poi mi viene in mente che e’ stata lei ad aprire la mia pratica ed in quell’occasione lei stessa mi aveva segnalato il loro collega al quale porre qualsiasi domanda per la sua disponibilità ed esperienza. Mario.
Sono uscita da quegli uffici tirando un sospiro di sollievo e constatando non solo la competenza ma la cortesia, la pazienza, l’umanità. Poi Mario l’ho rincontrato, sempre per la mia pratica, nella sede del patronato di viale Espinasse, anch’essa voluta da Falvo. Tanti stranieri che a stento mettono insieme due parole d’italiano, chiedono permessi di soggiorno o ricongiungimento familiare o altro e, nonostante la difficoltà della lingua, la pazienza e la gentilezza dell’accoglienza mi avevano colpita perché in altri centri di servizio ho visto cose che nemmeno si possono raccontare per decenza .
E’ stato Mario ad invitarmi a questa inaugurazione e gliene sono grata e si e’ chiuso il cerchio. Vanno tutti a scuola di umanità dal Dott. Peppino Falvo.!!!!
Mentre faccio le mie riflessioni il grande capo, che più che un capo mi sembra un grande padre e non solo delle due figlie, consegna la targa alla responsabile del la nuova sede Sara, 26 anni soltanto. Ha in testa il cappellino di Babbo Natale, e’ emozionata e’ rossa in volto e lo abbraccia riconoscente. Musica e danze, chiasso, risate e bicchieri di spumante e dolci e salati in abbondanza e con semplicità . Mi passa accanto e mi dice: “qui e’ sempre così”.
Come e’’ sempre così? Questa allegria, questa energia, questa apparente spensieratezza che contrasta i drammi di chi si rivolge ai loro uffici? In effetti e’ proprio quello che mi ha colpito. Che gioia!
Per carità ci sono anche pratiche del tutto serene, ma visto i tempi che corrono, ci sono moltissime pratiche disastrose.
Quando andai un paio di mesi fa ad aprire la mia posizione, in attesa del mio turno osservavo in quanti eravamo li senza lavoro; in quanti in cerca di un supporto; in quanti mortificati per mille motivi dall’esclusione di una dignità e un diritto che e’ il lavoro. Non parliamo quando si e’ grandi come me. Ho raggiunto la maturità professionale, le competenze, la dignità, la serietà e l’onesta’ quella che quando scattano le 18,00 non ti crolla la penna dalla mano e finisci prima di spegnare il pc, ci volesse anche un’ora che non verrà mai retribuita. Ma se ti senti un professionista e’ una questione di principio non lasciare nulla a meta’.
Eppure il mondo del lavoro ti rifiuta e ti getta in un angolo facendo spazio a giovanissimi senza esperienza spremuti come limoni per stage il cui stipendio e’ un rimborso spese minimo che a stento copre un abbonamento per i mezzi e forse la bolletta del cellulare.
Pazzesco.
Qualche giorno fa ho fatto un colloquio per un impiego di segretaria ( lontanissimo dalle mie competenze e ruoli professionali, ma tante’, di necessita’ virtù). Prima di parlare col mio ipotetico futuro capo mi e’ stato consegnato un test a cui rispondere. Tra le domande, una per tutte, mi ha veramente infastidito:
Lei si ritiene una persona intelligente?
Avrei soltanto dovuto rispondere: “Se sono qui, a rispondere a questo test, ASSOLUTAMENTE NO”
Ecco, quando ripenso agli ultimi mesi di grande difficoltà, mi stupisco sempre tantissimo di trovare ambienti dove si e’ considerati UNA PERSONA, con lavoro o senza vieni trattato con rispetto .
Via Soderini tra il n. civico 21 e 23 potete chiedere supporto e assistenza sociale all’ultimo nato dei patronati creati dal Dott. Peppino Falvo, come minimo riceverete un sorriso, accoglienza e risposte chiare.
Davvero esistono persone del genere? Si, esistono.
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