Casa di Vetro in via Sanfelice, 3 a Milano,
Progetto History & Photography
“LA GUERRA TOTALE”
COSA HA FATTO QUEST’UOMO
Cosa ha visto quest’uomo, cosa ha fatto, cosa e’ stato costretto o ha voluto o dovuto fare? Si è difeso, e’ stato aggredito? E’ sporco di fango o di sangue…
E’ un uomo morto, morto dentro e per il resto dei suoi giorni, da qualsiasi parte stia, ovunque vada e se avrà un futuro, moglie, figli. E’ comunque morto!
LA MOSTRA
Bellissima e coinvolgente questa mostra che racconta la seconda guerra mondiale, curata da Alessandro Luigi Perna e prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose, si inserisce all’interno del progetto History & Photography.
Il secondo conflitto nelle più belle e iconiche fotografie del National Archives and Records Administration e della Library of Congress, che a loro volta conservano immagini delle collezioni della US Navy, dell’US Marines Corp, dell’US Army e altri.
E’ rivolta a tutti, a scuole e università, le immagini sono visibili via web (anche una volta terminata l’esposizione) sia ai professori per fare lezione in classe in autonomia che ai privati per l’home vision – due nuovi servizi che rendono il progetto H&P all’avanguardia in Italia.
E’ una mostra raccontata attraverso gli occhi umani di chi guarda, chi ricorda, chi ha approfondito studiando immagini e fatti.
L’essere umano in tutte le sue sfaccettature compresa la crudeltà che ha coinvolto interi popoli e nazioni. Alcune immagini possono essere simili ma solo a significare che l’eccidio non e’ avvenuto in un sol luogo, in un solo campo, in un sol ghetto, su un solo treno. Ovunque e non solo in Germania e non solo tra gli ebrei.
Lo scempio umano è reso tangibile dalla scelta delle immagini dove si coglie, attraverso lo sguardo di un uomo, un bambino, una donna anziana, il vuoto, la paura o il nulla totale in occhi vitrei. Persone annientate nell’anima, nel corpo, nella dignità.
DOMANDE ESISTENZIALI
Splendida la descrizione e introduzione di Alessandro Luigi Perna, curatore della mostra, che pone alcune domande scatenate dallo studio , dalla ricerca e dalla scelta delle immagini, ma domande sull’animo umano che tutti dovremmo porci, oggi più che mai.
“È stato moralmente giustificabile l’utilizzo da parte degli Americani della bomba atomica contro il Giappone? È stato eticamente corretto processare nazisti e fascisti (gli sconfitti) per i loro crimini? E poi condannarli a morte uccidendoli per impiccagione e fucilazione? E a che fine avere memoria oggi dei fatti criminali di allora? Solo per ricordarsi quanto il mondo può essere violento? Oppure per trarne una qualche forma di lezione? E quale lezione si può trarne? La violenza dei totalitarismi fascisti e nazisti è stata sconfitta con le armi: c’è un’altra via possibile se la cultura e l’educazione ai principi dei diritti umani non bastano? Tutte domande oggi terribilmente di attualità che attendono ancora non solo delle risposte definitive ma anche un sistema morale ed etico coerente che sia in grado di produrle.” Alessandro Luigi Perna
Sarebbe d’obbligo portare classi intere a sentir raccontare la storia attraverso queste immagini e, ancor più, sentirla narrare da un appassionato Alessandro Luigi Perna, curatore, e Federica Candela, produttrice, della mostra. Quando accoglie i visitatori introduce con enfasi e coinvolgimento emotivo incredibile per quanto sia stato rivelatorio e sconvolgente studiare e creare la mostra stessa. Mai il suo tono, il suo atteggiamento scende di tono, di ora in ora, di visitatore in visitatore.
LA MOSTRA NELLA MOSTRA
Alla mostra si aggiunge un’altra mostra, riservata e offerta solo a chi decide di vedere immagini più crude raccolte in un album a parte.
Ecco, guardando quell’album, molto ben realizzato, benché abbiamo già visto tanto, son rimasta incredula e sconvolta a quanto ancora di crudele si potesse fare a bambini, uomini, donne e anziani. Non riesco a togliermi dalla mente quegli occhi, la mancanza di reattività.
Follia della crudeltà e poi qualcuno ancora sostiene che tutto ciò non e’ mai esistito.
Assolutamente da vedere.