VOGLIO POTER VOLARE SENZA PAURA
Voglio viaggiare ovunque e in ogni dove…senza aver paura. Voglio che i miei figli siano liberi di esplorare il mondo….senza paura!
Resto ammutolita e attonita davanti alle immagini che passano al TG, alle edizioni straordinarie, alle interviste, alle spiegazioni dettagliate di come vengono costruiti gli ordigni, gli esplosivi pieni di chiodi e vetri. Già pensare che una persona decida di farsi esplodere m’impressiona, lasciandomi del tutto incredula.
Ma vedere i danni, le conseguenze, i risultati di un attentato e’ pazzesco. Ricordo con orrore l’11 settembre, l’inizio di QUESTA GUERRA. Io e i bambini eravamo pronti per andare ai giardini a giocare , ma le immagini al telegiornale erano scioccanti ed io rimasi impietrita, seguendo morbosamente, di minuto in minuto, l’evoluzione di quel tragico giorno. Le notizie si affastellavano, non si capiva piu’ nulla e, intanto, in diretta passavano le immagini del secondo aereo che squarciava le Torri Gemelle.
Mi ritrovai le mani sul viso e gli occhi pieni di lacrime e il terrore di uscire di casa.
Sono passati 15 anni da quel primo pomeriggio e gli attentati si sono susseguiti con cadenza sconcertante e in modalità sempre inaspettata. Ho vissuto l’inaugurazione di Expo il primo maggio dell’anno scorso con ansia e paura. Nel raggiungere il sito io e i miei colleghi scherzavamo e facevamo battute per sminuire la tensione perché da giorni ogni TG declamava quanto Expo e il giorno d’inaugurazione fossero un obiettivo sensibile.
Son passati 6 mesi in cui un mondo intero e’ passato da Milano e per fortuna non e’ successo nulla di grave….tranne i BlacK Bloc dell’inaugurazione.
Ultimamente a distanza di qualche mese, invece, eccoci di nuovo vittime di un terrorismo vigliacco.
“Nel periodo del Giubileo circa 2 milioni di italiani hanno rinunciato al viaggio per l’appuntamento religioso a Roma per paura degli attentati terroristici, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè“.
E’ troppo scontato che qualcuno possa colpire San Pietro, durante la messa di Pasqua di domenica.
Il terrorismo colpisce molto più biecamente, in un giorno qualunque, in un luogo qualunque, in una città qualunque, in un orario qualunque.
Spesso sento dire: “ Sai, quando esci di casa al giorno d’oggi ……. non sai mai se la sera rientri, ceni con i tuoi, guardi il film in televisione insieme .” Così siamo tutti terrorizzati senza possibilità di difenderci e di prevedere e di scegliere se andare o meno in un posto, in vacanza, al lavoro. Si diventa fatalisti e si spera!!!!
Sconcerto!
Oggi pomeriggio ero a Malpensa in attesa di mio figlio di rientro da Barcellona.
Ero insieme ad altri nella zona arrivi del Terminal 2. Osservavo se c’erano poliziotti o carabinieri….nessuno. Forse erano in borghese, forse no. Sembrava tutto particolarmente tranquillo. Sul tabellone, aerei in orario, arrivati, in arrivo…un paio da Bruxelles cancellati.
Da Barcellona, atterrato! Bene. L’angoscia era finita. Mi guardavo intorno mentre parenti, amici e fidanzati si posizionavano in prima fila per accogliere il proprio congiunto e riflettevo:” quei due Kamikaze che si sono fatti esplodere l’altro giorno all’aeroporto, in che zona hanno colpito? Ai check-in, nella zona d’attesa, come noi qui, oggi? In effetti siamo un bel “gruzzolo” di persone se volessero attivarsi qui nella zona arrivi.
Intanto sono iniziati ad uscire i passeggeri, ma il primo gruppo non proveniva da Barcellona. Poi un altro, ed infine, finalmente ho visto gli occhi verdi sotto il cappello e qualche ricciolo biondo ribelle……..e ho tirato un respiro di sollievo molto, ma molto profondo.
Voglio poter volare senza paura, voglio viaggiare ovunque e in ogni dove…senza aver paura. Voglio che i miei figli siano liberi di esplorare il mondo….senza paura! Voglio aspettarli con gioia quando vado a prenderli al treno o all’aeroporto. Voglio allontanarmi con calma, dopo un abbraccio caloroso perché non ci vediamo da giorni. Voglio godermi il ritorno di mio figlio senza paura.
Suggerimenti, spunti e fonti
Impara dalla paura «Non è un’emozione negativa, ma un campanello d’allarme che ti aiuta a difenderti dai pericoli. Se ti è rimasta un po’ di paura, dunque, approfittane attivando dei pensieri protettivi. Per esempio, se entri in un locale cerca con lo sguardo l’uscita di sicurezza così sai dov’è in caso di necessità. E mentre cammini per strada o sei sui mezzi, evita di concentrarti sul cellulare e guardati intorno.