Pensieri e foto legate ad un’esperienza di vita vissuta con dolore, stupore, paura, consapevolezza e ambivalenza e, nel tempo, rinascita.
“Ti parlo” nasce per Joy vittima e carnefice di se stessa e nasce per me che l’ho accompagnata, a volte impotente, in questo allucinante viaggio che portera’, prima o poi, alla stazione giusta, dove finalmente scenderemo .
Non è un pianto di tristezza, ma è la voce dell’anima che esce con il cuore dagli occhi, i quali con la loro dolcezza dicono parole che non siamo in grado noi stessi di pronunciare.
Il vero amore non si dice, si dimostra, e una goccia che ne anticipa un’altra ed un’altra ancora sgorgando da ciò che abbiamo di prezioso, lo sguardo, fa capire quanto amiamo qualcuno.
Le difficoltà, gli sbagli, gli errori, le salite, i problemi, servono per fortificarci se teniamo veramente a qualcuno, non a farci allontanare. Se le parole dette in momento di rabbia, o follia, o pazzia, vengono considerate sincere e vere, allora non si è mai capito niente di chi si ha davanti.
Una lacrima è un pezzo di cuore che vuole raggiungere chi stiamo pensando. Altrimenti non sarebbe sgorgata, come una goccia che esce da una roccia in segno di vita. La lacrima è la risposta alle varie domande che ci si può porre: Mi ama? Sarà sincero? Mi ascolterà per sempre?
Una lacrima è il segno di rispetto e di fiducia, di amore e di sincerità, di intesa e cuore, dell’anima profondamente scossa da chi abbiamo innanzi. La lacrima è la fonte di vita della Nostra Anima.
Con tutte le lacrime che verserò per il tempo che non posso trascorrere con te. Amore, anima, sincerità, lealtà, rispetto, verità, e molto altro ancora.
Camminando per la città incrocio una molteplicità di persone, di varie etnie ed elevazione sociale. Chi litiga, chi sorride, chi piange, chi dorme per strada, tante figure. Poi al parco, mi siedo nella solita panchina, in legno, segnata dal tempo, dalle persone che vi si sono soffermate. Da chi romanticamente si è scambiato il primo bacio, da chi ha trovato in essa un perfetto letto, compagno della notte. E ascoltando il suono della natura e lo schiamazzo dei bambini che giocano felici, mi soffermo per qualche istante a vedere un giovane. 25 anni, sportivo, si deduce dalla sua fisionomia corporea, capelli ben tenuti, ben curato, che però si sta perdendo in gesta insulse: calpesta le aiuole fiorite con noncuranza, con scelleratezza, infischiandosene dei commenti sottovoce di chi assiste. Si avvicina, mi guarda, con occhi strani, forse pieni di avvenimenti di vita dolorosi. Si siede sulla panchina, e guarda con soddisfazione ed un ghigno, oserei dire, quasi sadico.
Mi giro a guardarlo meglio, e lui con un gesto della testa mossa verso l’alto mi dice : “ cosa vuoi? Hai dei problemi?”.
Io, con la calma data dal tempo e da insegnamenti della vita, gli sorrido e gli rispondo in maniera garbata, con voce stanca di sprecare fiato invano: “ Caro amico mio, ognuno attraversa momenti difficili nella vita. Affrontando dolori e pianti. Ma come mai tu sei così pieno di astio nel tuo modo di comportarti?”.
Lui stranito, o forse, smarrito per la mia risposta dolc, calda e profonda, scoppia in lacrime, come se avesse aspettato di trovare il momento giusto per svuotarsi e mi racconta che la sua donna non lo ama più, e che avrebbe voluto urlarle addosso o addirittura fare altro.
“Vedi ragazzo, la tua insicurezza nel dire forse non mi ama più non è una certezza” e “se ti pare cambiato qualcosa, forse hai agito con qualche azione che ha creato un distacco, magari le hai mancato di rispetto”.
“Vecchio, cosa ne sai tu di dolore e rispetto? Guardati. Sei solo e giri con un taccuino ed una biro”.
“Potrò essere anche solo qui al parco ma tu non puoi sapere che angelo mi aspetta a casa.
Tu dovresti capire alcune cose.
Hai mai pensato, per esempio, come mai certe mattine di primavera vedi la rugiada sull’erba? Non serve solo ad irrorare i prati con vita, in quanto l’acqua è vita, ma sotto ai primi raggi di sole crea un effetto di luccichii, giochi di luce e sfumature dei colori dell’arcobaleno, che creano meraviglia agli occhi di chi li guarda. Quando i peschi fioriscono, creano lo spazio per poter far nascere il frutto. Guarda quei due innocenti bambini, là in fondo, dietro all’altalena, si si, proprio quei due. Il bambino con la camicia colorata verde e la bambina con quel grazioso gonnellino scozzese.
Guardali.
Giocano, cadono, si aiutano a vicenda a rialzarsi, si danno un bacino sulla guancia, corrono felici.
E quella coppia? Guarda quei due adulti, come brillano gli occhi di lei quando guarda suo marito, e lui come si illumina quando lei lo guarda. Si rispettano amandosi.
Il rispetto è fondamentale per dare e ricevere amore.
Se tu non rispetti un fiore, che per te non ha importanza, se lo calpesti, se lo schiacci, se lo distruggi, come pensi di essere in grado di rispettare una donna, la tua compagna e magari futura moglie. Anche lei può, come te, avere avuto una giornata difficile, e se tu in quel momento inizi a discutere con lei, magari puoi avere la stessa reazione che hai avuto con i fiori.
Se non viene da dentro di noi la voglia, la forza, la gioia di poter continuare ad amare nonostante tutto, cercando di capire i problemi e risolverli, abbracciando l’altra nostra metà, dicendole – vedrai che tutto andrà bene – come puoi pretendere che l’amore rimanga acceso?
Chi ama deve dimostrarlo ogni giorno, non mancando di rispetto e oltraggiando, ma compiendo atti di cuore.”
Il giovane, incantato dalle mie parole, sbalordito da come gli ho espresso la mia opinione, mi risponde “ se mio padre fosse ancora vivo sarebbe orgoglioso della fortuna che ho avuto incontrando una persona come lei. Non ho mai pensato a ciò che mi ha spiegato con tanta dolcezza; con immagini che nella mente mi hanno dato le sensazioni che mi ha trasmesso; con riflessioni nel cuore che, altrimenti, non sarei mai riuscito ad avere da solo. Ho capito che le basi di un rapporto duraturo si devono insegnare fin da bambini, come lei mi ha mostrato con quelli laggiù dietro l’altalena, inculcando ed insegnando il vero valore del rispetto e dell’amore. Solo così una persona può dirsi adulta.
La ringrazio di cuore. Ora andrò a prendere un omaggio floreale per la persona che, nonostante le difficoltà, riempie il mio cuore tutto il giorno, e andrò a chiederle scusa per tutto ciò che posso aver fatto di sbagliato, e che se dovessi dire cose insensate o fare cose non giuste, di farmelo notare subito, perché il nostro amore è la soluzione per la nostra anima e per il nostro futuro.”
Felice di ciò che il giovane mi ha detto, gli ho sorriso, e lui di getto mi ha abbracciato come si abbraccia qualcuno che conosci da sempre e al quale vuoi bene. Felice si e’ messo a correre come un centometrista e si è dileguato all’orizzonte.
Ho preso il mio taccuino e annotato quello che era ancora nella mente: ognuno di noi non finisce mai nè di crescere nè di imparare, ma se si assimilano bene da bambini le basi del buon comportamento ed i valori del cuore, allora il resto diventa facile da capire ed il comportamento diventa un’arte, una musica che crea il vero amore.
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