QF UN LUOGO FAMILIARE ANCHE PER EMANUELA GREGOLIN FOTOGRAFA
Qf
e’ lo spazio CO-Working di via Procaccini 11 a Milano che ci ha ospitato la primavera scorsa per fare un percorso di JOB CLUB, un’esperienza unica e irripetibile. Il fatto che a distanza di più di 6 mesi io mi trovo a riparlare di QF vuol proprio dire che spazi e persone mi sono nel cuore e ho avuto modo di essere presente all’inaugurazione della mostra di fotografie di Emanuela Gregolin “Points of View” terminata qualche giorno fa.
Nella realtà l’inaugurazione della mostra era un pretesto per rivederci noi di Job Clube continuare una tradizione iniziata in primavera di trovarci, parlare di lavoro o altro ma sempre davanti ad un bicchiere di vino e qualcosa da spiluccare insieme, meglio se fatto in casa come una torta salata meravigliosa di Isabella, o il vino bianco ghiacciato imbottigliato da lei.
Più’ bello ed emozionante e’ stato ritornare li’ come se i mesi non fossero passati e rivedere il viso arrossato di Marta che col suo splendido sorriso ci apre la porta anche se e’ stanca e il traffico di una Milano piovosa ci ha fatto tardare parecchio sull’orario previsto.
Ma il piacere e l’emozione di rivederci ha “scavallato” totalmente l’orologio.
Per non smentire le abitudini abbiamo aperto un paio di bottiglie di quel bianco ghiacciato imbottigliato in cantina.
E dopo qualche parola di come sta andando e progetti o prospettive varie era inevitabile essere rapiti dalle fotografie per cui eravamo li’ con la scusa di un bicchiere di vino ghiacciato o viceversa.
“Mi sento come chi, ad un certo punto, si trova a dover superare degli ostacoli – ha dichiarato Dayna – È solo una parte della vita. Ci sarà sempre qualcosa che ti spinge indietro. È’ il modo in cui reagisci che ti permette di realizzare quello che vuoi davvero nella vita”.Dayna Christisone’ la splendida ragazza nella foto in evidenza. 25 anni, bellissima, coraggiosa e purtroppo gravemente malata. Dayna voleva iniziare una carriera da top model quando le è stato diagnosticato un grave tumore al quarto stadio.
Ma quando una donna vuole inseguire i propri sogni, diventa una forza inarrestabile e un esempio di forza e determinazione, proprio come Dayna, che nonostante la malattia non ha rinunciato al suo sogno di diventare una modella famosa
Emma Bonino la conosciamo tutti, sta lottando e sta vincendo.
Per aiutare le donne in cura presso i reparti oncologici a ritrovare il desiderio di prendersi cura del proprio aspetto, per stare meglio con se stesse e con le persone che hanno accanto nasce Dee di Vita, con la creazione del turbanteVita, ideato da Mantero Seta per sostenere le attività diSalute allo Specchio progettodell’Ospedale San Raffaele .
Valentina Di Mattei, psicologa, e Giorgia Mangili, ginecologa e oncologa osservano queste donne tutti i giorni – “La forza di volontà delle nostre pazienti unita all’esperienza delle stylist e alla sensibilità di Mantero sono stati gli ingredienti fondamentali che hanno portato all’ideazione e realizzazione diVita”.
Il Turbante Vita si può acquistare al prezzo di 80 euro su www.deedivita.org , una parte dei proventi della vendita andranno a sostenere Salute allo Specchio.
L’iniziativa Dee di Vita e’ stata presentata presso la Triennale di Milano il 9 maggio 2016 con l’inaugurazione della mostra fotografica Donne ConTurbanti di Guido Taroni, che ritrae volti femminili di donne di diverse età (non pazienti) che indossano il turbante Vita. La mostra allo Spazio Lab della Triennale resterà aperta al pubblico con ingresso gratuito il 10 e l’11 maggio.
Guido Taroni entusiasta del progetto, ha realizzato scatti intensi e straordinari di donne capaci di raccontare l’anima del progetto e sostiene – “Ho fotografato un gruppo di donne , diverse per età ed esperienze . Tutte mi hanno trasmesso una grande emozione perché ognuna di loro è assolutamente con… turbante.”
L’inziativa ha il patrocinio di Camera Nazionale della Moda e del Comune di Milano.
La mostra e’ dedicata a tutte le donne vere che, grazie alla loro energia, capacità comunicativa e influenza, saranno l’emblema del coraggio e della forza dei momenti di difficoltà. L’ evento e’ un inno alla bellezza e alla moda per sensibilizzare e dare un aiuto concreto, arricchendolo di appeal, originalità e valore sociale.
A questo proposito la psicologa Letizia Carnelli afferma – «È bello che un oggetto nato su misura per una donna malata, con esigenze specifiche, possa essere indossato da tutte le donne, e che diventi un accessorio di bellezza e femminilità. Oggi indossare un foulard è quasi un segnale della malattia, invece non deve essere così. un foulard e’ un accessorio di eleganza per tutte le donne sane e malate. La bellezza, anche durante la malattia, non è qualcosa che si deve aggiungere perché manca, al contrario è qualcosa che c’è sempre ma che ha bisogno di essere ritrovata e valorizzata».
«La festa piena di glamour calcolato ha permesso a un Copricapo di diventare un trend, un modo di affrontare la vita con coraggio, allegria e fiducia» dice Michelle Kling e aggiunge «Lo sapevate che il turbante è un disegno stilizzato del tulipano e perfino nella lingua turca la stessa parola tulbend significa tulipano e turbante?»
Michelle con la Signora Rosita Missoni e in mezzo a loro è fotografata la responsabile della comunicazione della Maison Missoni con un turbante di circostanza.
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