IL PICCOLO PRINCIPE, UN TUFFO NELLA POESIA DEI SENTIMENTI
Da 73 anni la storia del Piccolo principe non smette di affascinare, sedurre, insegnare il valore delle piccole grandi conquiste quotidiane.
«Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi».
Mark Osborne, rivisita con grande maestria il terzo libro più letto della storia dopo la «Bibbia» e «Il Capitale» di Marx. Tradotto in oltre 250 lingue e ancora in grado di mostrare i segreti dei sentimenti a ognuno di noi.
Prodigy, e’ una bambina costretta a una “tabella di marcia” asfissiante, cresciuta a pane e doveri, al ritmo distorto per cui non c’è un attimo da perdere; dove bisogna correre, marciare, lavorare ad ogni costo in una sorta di “Carpe Diem” senza limiti. Ma per fortuna incontra il vecchio e buffo aviatore che pian piano le fa cambiare prospettiva mostrandole un mondo di fantasia e realtà ricco di poesia attraverso il racconto dell’incontro con il Piccolo Principe.
La freddezza dei personaggi che il Piccolo Principe incontra nei suoi viaggi è un’atmosfera che oggi ci circonda.Persone che danno il prezzo alle cose e non il loro giusto valore .
Lo aveva previsto Saint-Exupéry quando ha scritto il suo romanzo? Sembra così attuale la fotografia del presente e il mondo degli adulti con tutti i suoi vizi e senza sconti!!!
Ma nel Piccolo Principe il rispetto della persona e della diversità, la salvaguardia dell’ambiente, la pace regnano sovrani sempre e comunque.
La tecnica dello Stop Motion, quando interviene il Piccolo Principe nella storia, consente di illustrare la poesia del libro di Saint-Exupery, con la sua tridimensionalità eterea e con la sua stilizzazione ricalcando i disegni e lo stile dei bozzetti dell’autore stesso con estrema fedeltà tanto da dare la sensazione che nascano dal libro, simbolici ma allo stesso tempo terribilmente concreti nella loro essenza cartacea, con l’utilizzo della fotografia a luce reale delle scene che sottolinea la carica metaforica del racconto.
Lo consiglio!
Invito i genitori a portare i bambini a vederlo e poi di leggergli il libro, aspettando solo allora per le spiegazioni. Magari rivederlo ancora.