COME PREPARARE LE FESTE

COME PREPARARE LE FESTE

COME PREPARARE LE FESTE

di  Michelle Kling Hannover  

 

Prima di passare al conto alla rovescia chiamato religiosamente e poeticamente CALENDARIO DELL’AVVENTO, vogliamo procedere a una leggera purificazione stilistica?

Lasciamo da parte il rituale degli obblighi, chili superflui, rompicapo  per trovare i regali originali.

C’è chi dirà che i tempi sono duri, che la crisi non ci permette di rallegrarci nemmeno nell’ambito familiare.

Diciamo che si tratta di puri errore di giudizio dell’immaginario collettivo dove il know how è troppo formale, razionale e poco creativo !

Vi propongo due piccoli esercizi di stile :

1)    contrastare lo spirito poco costruttivo di uno spread impazzito, per ritrovare l’autostima alterata da uno stile di vita che spesso snobba il piacere.

2)    fare suonare le campane del pensiero positivo a festa per organizzare i preparativi delle lunghe feste.

Questa resistenza pilotata ci prepara anima e corpo a un atteggiamento più reattivo alle celebrazioni del fine anno e del buon inizio.

E ovvio che la soluzione non è nient’altro che un risorgimento produttivo a base di :

tartufo, tortellini, formaggi artigianali, carne e pesce nostrani, panettone, pandoro, divino amore , cassata, gianduiotti e fichi ricoperti di cioccolata, senza dimenticare la frutta e verdura terapeutica delle nostre terre e il tutto punteggiato da Franciacorta, Brunello,Vin Santo,Valpolicella, Cirò, Marsala ecc….. per provare al mondo che gli italiani non hanno perso la loro gioia di vivere.

COME PREPARARE LE FESTE

La  gioia di un popolo ingegnoso  spiritoso, che si sa risollevare da qualsiasi situazione, si manifesta anche  nel saper apprezzare la cultura come forma di espressione comunicativa, teatrale, musicale, letteraria, artistica e, questa stagione, non è mai stata cosi ricca.

Le feste servono a rimettere gli orologi all’ora giusta ma anche a ritrovare la magia dell’infanzia quando eravamo convinti che tutto era ancora possibile.

Michelle M. Kling Hannover

 

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STA ARRIVANDO SI AVVICINA: DUE PASSI PRENATALIZI

STA ARRIVANDO SI AVVICINA: DUE PASSI PRENATALIZI

STA ARRIVANDO SI AVVICINA: DUE PASSI PRENATALIZI

Si sente nell’aria e si vede l’atmosfera natalizia che arriva. Freddo, freddo per due passi e curiosare.

Era tempo che non mi concedevo due passi col naso attaccato alle prime vetrine addobbate a rosso Natale, ma proprio ieri ci sono riuscita.

STA ARRIVANDO SI AVVICINA: DUE PASSI PRENATALIZI
Santa Maria Incoronata

Ogni anno iniziano prima, quest’anno addirittura il tutto e’ stato anticipato dalla Black Friday adottato anche in Italia di recente e che, inevitabilmente, apre le danze degli acquisti.

STA ARRIVANDO SI AVVICINA: DUE PASSI PRENATALIZI

E’ sempre piacevole camminare tra luminarie e vetrine addobbate e per chi ancora non ha idee chiare per i regali e’ sicuramente un’infornata di flash per pensare a chi regalare quello e a chi questo. al momento nessuna idea solo sbirciare un pochino e farsi coinvolgere dalla festa.

STA ARRIVANDO SI AVVICINA: DUE PASSI PRENATALIZI

Il rosso impera, i negozi di food di ogni genere e tipo e paese mi sembrano assolutamente succulenti, più di quelli di abbigliamento. Sara’ l’eta’ ma una bella specialità regionale da mettere in tavola i giorni delle feste e’ ormai una chicca alla quale e’ difficile rinunciare: Questo e’ Panarello di Via Moscova

STA ARRIVANDO SI AVVICINA: DUE PASSI PRENATALIZI

E perché non fare una rapida sosta al  Thun Caffè di Corso Garibaldi e prendere la decorazione di quest’anno?

A casa, ogni anno, almeno una nuova. Così giusto per gradire!!!

STA ARRIVANDO SI AVVICINA: DUE PASSI PRENATALIZI

Ma anche qualche specialità tirolese, che non guasta affatto gustata per aperitivo o una bella selezione di birre artigianali  Batzen Bräu, direttamente dal cuore di Bolzano.

Insomma….sta arrivando, si avvicina anche quest’anno.

STA ARRIVANDO SI AVVICINA: DUE PASSI PRENATALIZI

Adesso prendo una Bike-Mi e proseguo in Corso Como……………………………………..

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BEFANA 2017, L’ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

BEFANA 2017, L'ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

BEFANA 2017, L’ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

Al di la’ del piacere di stare in famiglia e di festeggiare non se ne puo’ piu’ di mangiare.

Il panettone o il pandoro non riesco mai a mangiarlo a Natale, non parliamo di Capodanno!!! Se tutto va bene lo assaggio alla Befana, ma poiché il 6 gennaio siamo tutti sparpagliati, non e’ da escludere che l’ultima domenica che chiude le vacanze natalizie la si passi ancora davanti a spumante e panettone ( quello che a Natale non si e’ nemmeno aperto)

Manca quindi l’Epifania, che tutte le feste si porta via e dal 7 si rientra nei “ranghi” di un pacchetto di cracker a pranzo e una cena leggera: o un primo, o un secondo….basta.

Un menu consigliato per chiudere in bellezza

 

Pappardelle ai funghi

BEFANA 2017, L'ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

La ricetta e’ semplice e veloce. Far rosolare i funghi Champinion in padella con aglio e olio, volendo, sfumandoli con un po’ di vino bianco. Cuocere le pappardelle al dente e ripassarle in padella con i funghi e un mezzo bicchiere di latte ( sono piu’ leggere che con la panna e le pappardelle si asciugano meno)

Salmone gratinato

BEFANA 2017, L'ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

Ci sono tantissime ricette fatte in questo modo, ma il segreto di questa  e’ nel pangrattato unito a parmigiano, prezzemolo e scorza di limone. Volendo si può spolverare di zenzero in polvere. Irrorare con un bicchiere di vino bianco e infornare a 180° per 20 minuti a forno ventilato più altri 5 minuti in modalità grill per gratinare.

BEFANA 2017, L'ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

Insalatina colorata

BEFANA 2017, L'ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

Dopo un primo e un secondo ci sta un’insalatina digestiva con spinaci novelli per insalata, carote tagliate a striscioline, mela a pezzetti e cappuccio tondo tagliato sottilissimo. Il cavolo cappuccio tondo e’ più morbido del classico cavolo cappuccio verde e sta meglio nell’insalata.

BEFANA 2017, L'ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

Con la frutta nell’insalata io preferisco una vinaigrette con olio, limone, sale e pepe così  la frutta non si macchia.

 Sorbetto al limone

BEFANA 2017, L'ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

E’ un’ottima idea,  verso la fine del pranzo o cena, quando le portate sono numerose e non siamo più abituati a mangiare tanto, fare una pausa con un sorbetto al limone. Ce ne sono tantissimi in commercio e molto buoni, se non si vuole farlo. E’ carino servirlo in mezzo limone bello e con buccia grossa svuotato.

Ora si può  passare ai dolci e forse assaggio il Panettone o il Pandoro nemmeno aperti a Natale senza dimenticare Raffioli e Roccoco’, torroncini e cioccolato.

 

Buona Befana!

BEFANA 2017, L'ULTIMA MANGIATA DELLE FESTE

 

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TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

Vagavo senza meta e con la disperazione nell’animo, continuando a rigirare tutti i pensieri negativi che da mesi mi affliggono e ai quali non riesco a trovare scappatoia. Ho incontrato tante persone, come mai in tutta la mia vita. Molte hanno girato le spalle, altre hanno dato una pacca consolatoria ma poi hanno girato le spalle comunque. Qualcuno si e’ preso gioco di me promettendo il cielo, il mare, la terra e nel momento in cui mi offriva i doni sul palmo della mano incoraggiandomi a prenderli così la ritraeva chiudendo nel pugno la luce in fondo al tunnel che avevo, per poco, intravisto.

Una ferita, ennesima, al cuore gia’ dolorante, gia’ deluso, gia’ piu’ non in grado di sopportare altri graffi, sempre piu’ sanguinante e inerme, incapace di reagire e di ridare gas per riprendere la strada.

Lo sguardo vitreo e perso nel vuoto in cerca di una soluzione per procedere; i vestiti sempre gli stessi. Tolti e messi sulla sedia la sera prima e rimessi il giorno dopo. Viso scavato dalle perdite e dai tradimenti; solchi d’espressione irrecuperabili.

Un giorno per strada incontro un’anziana signora, elegante, di gran classe con le mani tutte storte dall’artrosi, l’aiuto a salire sul tram e mi ringrazia con un sorriso d’altri tempi. La osservo durante la corsa e non ha una virgola fuori posto. Veste con colori brillanti e ha accessori adeguati ai vestiti. Scarpe e borsa in tonalità, un viso luminoso, una solitudine interiore, un dolore profondo celato.

Scendiamo insieme dal tram e l’aiuto ancora.

-Signora- mi dice- lei e’ stata molto gentile, sto cercando qualcuno che mi aiuti a fare il “nostro” dolce tradizionale per Natale perche’, quest’anno, faccio piu’ fatica del solito con le mani e con la schiena, sa ci vuole molto tempo, e’ una ricetta complessa e lunga.

Le avevo notate, bellissime, affusolate, curatissime, ma storte. Chissa’ se le facevano male oppure erano solamente l’effetto dell’artrosi.

“Se si fida, dato che non mi conosce, posso aiutarla io.”

Un sorriso ancor piu’ bello del precedente illumina tutta la scena e capisco che si fida ma non solo.

Mi da appuntamento per andare a casa sua.

Giungo puntuale  carica di gioia e di entusiasmo e vengo accolta con quel sorriso bellissimo e pieno di allegria. Trovo in cucina una birra fresca, un portacenere e un grembiule per non sporcarmi e tutto super organizzato. Diventiamo amiche prima di subito e mentre lavoriamo la pasta del dolce lei mi racconta la sua splendida storia d’amore. Le s’illumina il viso quando parla di lui e, nonostante sia vedova da molti anni, sembra che suo marito l’accompagni quotidianamente in tutto quello che fa.

Chiacchieriamo, chiacchieriamo tutto il giorno mentre il dolce che stiamo facendo è fatto da palline fritte passate nel miele e guarnite di mille colori e confetti e canditi. Sono gli struffoli napoletani. Mi racconta i trucchi del cuoco Monsu’ che con la sua mamma li cucinavano tutti gli anni per i numerosi parenti e amici presenti ai cenoni natalizi nei palazzi che avevano a Napoli e dintorni, persino in Basilicata. Le carrozze, gli abiti da sera; abitudini di un tempo.

Uno dei segreti di famiglia e’  nel goccio di marsala e la buccia grattugiata di un limone nell’impasto. Sul leggio, in cucina, c’e’ il volume “LA CUCINA NAPOLETANA” di Jeanne Caròla, un supporto per ricordare i numerosi passaggi.

Friggiamo centinaia di pezzetti di pasta che si gonfiano nell’olio bollente e poi la vedo intenta a passare quelle palline, appena fritte, nel miele sciolto, girarle a fatica; quanto amore in quel movimento, quanti ricordi le passeranno nella mente mentre meticolosamente avvolge ogni struffolo nello sciroppo ancora sul fuoco. Ogni anno, ogni Natale e’ un rito.

La parte più bella e’ stata la decorazione.  Ero lì, disponibile a dare una mano ma al momento dell’impiattamento mi sono un po’ allontanata per osservarla meglio, vederla china sui piatti pieni di struffoli a mettere con artistica maestria tutti quei decori.

Mica buttati sopra così; messi uno a uno.

Le ciliegie candite, la scorza d’arancio tagliata a fettine, frutta candita mista a dadini, confettini piccolissimi d’argento, perle di zucchero all’anice (i famosi  “spacca denti”) e sassolini colorati invisibili, gli unici messi cospargendoli su tutta la superfici come fosse una granella.

L’impresa volge al termine e la giornata pure. Sulla porta, mentre la sto ringraziando e salutando, m’invita per la serata della vigilia di Natale a cena. Devo assaggiare gli struffoli che abbiamo fatto insieme.

Accetto.

Arrivo all’appuntamento, parcheggio e mentre scendo dalla macchina vengo attratta dal balcone al terzo piano. Attraverso la strada per vedere meglio e noto delle grosse lanterne e dei grappoli d’abete pieni di mille luci. Sorrido.

Citofono e lei mi dice: “Sali con calma per favore, non suonare alla porta ti apro io quando sono pronta”

Sorrido ancora.

Salgo e resto qualche minuto in attesa sentendo trafficare, ma silenziosamente.

Nel mentre penso a questa strana situazione.

Questa signora mi ha affascinato dal primo istante, ma cosa ci faccio lì in attesa che mi apra. Ripasso come un film tutti gli ultimi mesi così ricchi di disperazione, incertezze, delusioni e dolore. Quando cammino per la strada o salgo sui mezzi in genere mi guardo i piedi, me ne sto per i fatti miei, chiusa nelle mie angosce. Invece lei ha catturato la mia attenzione, quel giorno, sul tram. Ed ora mi trovo dietro la sua porta di casa in attesa di una cena insieme.

Bellissima quella giornata passata in cucina a sentire i racconti di una vita e ad assorbire tutto quell’amore. Guardo la porta e un po’ origlio, sento movimento. C’e’ una decorazione bellissima sullo stipite. Una treccia di legnetti infilati a mano come in una collana inframmezzati a bacche rosse e neve e un lungo fiocco rosso che accarezza un Babbo Natale di legno.

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

Sento i passi e la porta si apre. E’ buio, le luci sono spente e lei mi accoglie con una luce negli occhi piena di allegria. L’abbraccio e la ringrazio, lei mi dà il benvenuto e mi dice “ Buon Natale, ti aspettavo”

Sembra di entrare in un paese da fiaba, pieno di piccole luci e un’atmosfera di magia.

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

Entro nella sala e sulla sinistra vedo i nostri coloratissimi struffoli accanto ad altri dolci e panettone e pandoro e un piccolo albero illuminato da led, fili e decori d’argento e, come d’incanto, mi ritrovo in mezzo alla neve. E’ tutto bianco intorno e molto luminoso perché ci sono tanti lampioni, no sono lanterne, bianche con i vetri ai quattro lati e il camino in cima.

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

Una grande e le altre più piccole. A fianco ad una di esse c’e’ un folletto. Ha un grande naso al centro del viso contornato da una lunga barba bianca e un buffo cappello di lana fatto a maglia con fiocchi di neve disegnati.  Mi prende per mano e mi porta a fare una lunga passeggiata in mezzo alla neve, in mezzo al nulla fino a quando le luci delle lanterne non diventano piccolissime e lontane. Ci fermiamo in silenzio al buio, allunga una mano rugosa e mi accarezza il viso guardandomi languidamente a lungo e poi sorride.

Dopo un po’ accenna a tornare, mi volto ma siamo al buio e non vedo nulla. Sulla destra, in fondo in fondo in mezzo al niente s’intravedono dei piccoli punti di luce che ci indicano la via del ritorno. Man mano che ci avviciniamo la luce aumenta e le lanterne diventano sempre più dettagliate e lucenti. Un faro nel buio, un punto di riferimento.

Mi ritrovo seduta ad una tavola bellissima ed elegante dove perfino i tovaglioli sono delle roselline con i calici luminosi. E’ tutto bianco e rosso natalizio e i bicchieri riflettono le scintille  delle candele caleidoscopicamente attraverso il cristallo intarsiato. Tutta la stanza e’ illuminata solo da candele piene di magia. In ogni angolo c’e’ una lanterna natalizia e al centro tavola quelle lanterne bianche che hanno illuminato il buio della notte in mezzo alla neve fredda.

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

Il mio buio e il mio freddo.

Ceniamo chiacchierando di tutto, brindiamo e apriamo i regali.

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

Che piacevole atmosfera piena di spensieratezza come da tempo non provavo.

La cena finisce, stiamo ancora un po’ insieme davanti ad un bicchiere di Moscato bianco e ai nostri struffoli colorati che chicco per chicco degustiamo complimentandoci dell’ottimo risultato e ridendo per la bella giornata culinaria passata insieme, mista a piccoli incidenti accaduti durante la lavorazione.

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

E’ tardi, lei inizia ad essere stanca, l’abbraccio forte sulla porta lei ricambia. “ L’ho fatto per te con tanto amore” mi dice fissandomi negli occhi e penetrandomi l’anima.

Che serata magnifica, mi avvio a casa col sorriso sulle labbra e mi addormento ripensando a tutto.

Mi sveglio durante la notte dolorante ad un polso, mi sveglio e nel buio mi massaggio il braccio. Mi sono addormentata con il bracciale che mi ha regalato la signora, lo accarezzo, tocco ogni ciondolo, ripasso con le dita tutte le scanalature, le accarezzo e vedo nel buio notturno quei colori rosso e bianco dei ciondoli e mi riaddormento sorridendo.

TI RACCONTO UNA FIABA CHE DIVENTA FAVOLA

Dal giorno di natale sembra che l’aurea che mi circonda abbia ripreso un po’ di energia e colore. Porto quel bracciale giorno e notte e penso a lei in continuazione come se stesse con me dal mattino alla sera. So che mi sta guidando nella giusta direzione fuori dal tunnel e dal buio.

Natale 2016 

 

 So che darò fastidio ad alcuni con questo scritto ma, francamente, me ne infischio. Anzi, il motto per il 2017 sara’ proprio questo!

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E’ ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI

E’ ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI

24 DICEMBRE 2015 si passa da Memi come ogni anno.

Nonostante l’eta’, ben 82 anni, energia e profondo amore, conditi con tradizioni partenopee di generazioni e tutta la casa e’ allestita e addobbata  in ogni angolo, anche  la cappa della cucina riporta un simbolo natalizio.

La tavola, che resta segreta fino all’ultimo momento, e’ il centro di tutta la serata e non solo per il ricco menu.

E' ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI
Vigilia di Natale da Memi

E’ abitudine darle un colpo di telefono una ventina di minuti prima di raggiungerla affinché  lei abbia il tempo di accendere tutte le candele, i lumini, le lanterne, le luminarie esterne e l’albero.

La tavola e i suoi dettagli

 

La ricca galleria fotografica con descrizioni e menu.

E' ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI
taralli napoletani con mandorle…..nell’attesa

E poi….via alle danze

 

Un attimo di pausa intanto che si fa una trenetta sciue’ sciue’ alle vongole……

 

E' ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI
trenette vongole e pomodorini

E poi si passa ai secondi che in questo caso non comprendono le meravigliose fritture all’italiana di verdure e pesce tipiche della vigilia ma, francamente, per fortuna perché già gli spazi tendono ad esaurirsi e ancora c’e’ tanto da gustare.

 

E' ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI
torta di scarola
E' ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI
lingua e pollo su un letto di sedano con champignon e vinagrette alla senape
E' ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI
insalata di rinforzo

Sembrerebbe giunti alla fine, ma non e’ così.

Ci sono tutti i dolciiiiiiiiiiiii.

E' ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI
raffiolli bianche e neri e roccoco’
E' ARRIVATA LA VIGILIA. NATALE DA MEMI
gli struffoli di Memi su ricetta di Monsu’

Non e’ ancora finita la cena….sorbetto di limone, panettone e pandoro piu’ cioccolatini di ogni genere.

Tutto ottimo e squisito come sempre……..ma io sto a posto fino alla Befana.

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I LUNEDì DEL BELLEZZA 21 DICEMBRE – UN NATALE COI BRIVIDI

I LUNEDì DEL BELLEZZA 21 DICEMBRE – UN NATALE COI BRIVIDI

lunedì 21 dicembre i Lunedì del Bellezza festeggiano un Natale senza lustrini e buoni sentimenti.

Il nostro antidoto al Natale classico e a volte un po’ stucchevole è una lunga maratona cinematografica “da urlo” (in senso letterale…), accompagnata da apericena.

“Natale coi brividi”

  • alle 17 proiezione del film “Lo squalo” di Steven Spielberg (non storcete il naso, come ve lo facciamo vedere noi l’avete visto solo al cinema…)
I LUNEDì DEL BELLEZZA 21 DICEMBRE - UN NATALE COI BRIVIDI
Lo Squalo di Steve Spielberg

a seguire

“aperibrivido”

  • formaggi, affettati, patatine, focaccia bianca e rossa e lasagne, al prezzo di €13  (che ovviamente comprende anche i film “non proprio natalizi”…)
  • Alle 20 ripartiamo con “Rosemary’s Baby” di Roman Polanski (se non l’avete mai visto venite a vederlo da noi a Natale!) e a seguire
I LUNEDì DEL BELLEZZA 21 DICEMBRE - UN NATALE COI BRIVIDI
Rosemary’s Baby di Roman Polnsky
  • un terzo film a sorpresa, che non deluderà gli amanti della pelle d’oca e del batticuore.
I LUNEDì DEL BELLEZZA 21 DICEMBRE - UN NATALE COI BRIVIDI
Il terzo film a sorpresa

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GLI ASTRI DI SUSY GROSSI #12: PREVISIONI NATALIZIE

GLI ASTRI DI SUSY GROSSI 12: PREVISIONI NATALIZIE

GLI ASTRI DI SUSY GROSSI #12: PREVISIONI NATALIZIE

Settimana dal 21 al 27 di Dicembre 2015

1) ARIETE

FESTIVITÀ  AFFETTUOSE.  La settimana natalizia inizia in maniera un poco affaccendata perché la lista di cose da fare prima delle date fatidiche sono più numerose del previsto. E’ vero che Urano nel Segno dovrebbe velocizzare i tuoi tempi, ma dato che sia Marte e sia Plutone giocano a darti infiniti compiti e costellano le tue giornate di situazioni un poco affannose, la tranquillità verrà raggiunta solo all’ultimo, quando comunque i giochi saranno fatti… Aspettati dunque un Natale in cui molte cose potrebbero presentare un aspetto un tantino abborracciato ed approssimativo, ma non per questo saranno meno teneramente dolci e meno affettuose.

2) TORO

CONTENTEZZA  E  GIOIA.  Bene con Giove e bene con Plutone, cioè con i due ospiti celesti degli altri due Segni di Terra com’è il tuo, per una settimana natalizia piena di verve, di occasioni sociali più che simpatiche, di opportunità che si presentano quasi da sole al tuo uscio… Devi solo attendere ai programmi che hai in mente da tempo, senza accellerazioni e senza patemi d’animo perché l’organizzazione che hai orchestrato accortamente e da lunga pezza risponderà alla perfezione in ogni frangente. Tutto “a giro di valzer” per te, tutto adatto a farti felice e a dare spumeggiante contentezza ai membri del tuo nutrito clan, tutto in grado di darti tanta sommessa gioia…

 3) GEMELLI

COORDINAMENTO FAMILIARE…  Un ruolo così centrale nell’economia delle parentele, amicizie, conoscenze e nuove frequentazioni forse non te lo saresti  aspettato, ma Saturno in Sagittario ti ha fatto assumere una posizione assolutamente centrale e decisamente eminente all’interno della famiglia allargata di cui fai parte. Il tuo compito natalizio pare centrarsi sul coordinamento dei singoli gruppi, sulla possibilità di una buona integrazione anche fra persone di diversa estrazione, di diversa collocazione, di diversa età  nel rinnovato universo familiare.  E chi può riuscirci meglio di te e della tua infinita verve,  e della tua famosissima abilità comunicativa?

 4) CANCRO

PROGRAMMI QUASI ULTIMATI.  Dunque, facciamo il punto della situazione! Regali fatti, pacchetti incartati a dovere, menù ben chiaro in testa, provviste ordinate e di prossima consegna. Location studiata a fondo e corretta quel tanto che che basta perché sia consona ai tuoi programmi natalizi. Mancano le quisquilie: le ultime telefonate per gli auguri, il pacchettino rimediato all’ultimo per una persona che non avevi conteggiato, una possibile portata in più per rendere davvero sontuosa la tua tavola. Ma non dimenticare di aggiungere un pensierino buffo e tenero che sorprenda la persona cara, che al di là del regalo canonico gli faccia capire tutto il tuo amore!

 5) LEONE

EVITA  SPESE  ECCESSIVE…  Le aggiunte dell’ultima ora rischiano di essere un tantino troppo dispendiose e di conseguenza sarebbe bene tu evitassi di ricorrere alle spese dell’ultimo minuto, decisamente costose e non della qualità superba alla quale di solito ti affidi. Le situazioni raffazzonate nelle quali rischi di incorrere sono da evitare: per le persone che sono comparse quasi all’improvviso nella tua lista meglio far dono di un  bel libro piuttosto che un oggetto che non corrisponde al tuo solito e altissimo standard. E qualche volta peccare di una più minimalista sobrietà e attenersi a livelli di maggior controllata  modestia non sarebbe affatto controindicato…

6) VERGINE

INVESTI CON LUNGIMIRANZA.  Fare cocciuti “distinguo” nella lista degli invitati alle Festività Natalizie o nella solita sfilza di personaggi da ricordare con un pensierino sarebbe una tentazione per la tua solitamente oculata misura, ma di quelle che è meglio ignorare… Giove nel Segno, in positivo rapporto con Plutone capricornino è del parere che potresti, agendo in maniera intelligente e quindi agendo bene, accumulare benefit e riconoscenze che potresti riscuotere poi al momento giusto e con una montagna di interessi positivi… Dunque considera la fase attuale come un momento di investimento: sulla tua persona, sul tuo futuro e sul modo di rapportarti con gli altri.

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TAVOLE LUCCICOSE. STA ARRIVANDO, SI AVVICINA.

TAVOLE LUCCICOSE. STA ARRIVANDO, SI AVVICINA.

 TAVOLE LUCCICOSE. STA ARRIVANDO, SI AVVICINA.

TAVOLE LUCCICOSE. STA ARRIVANDO, SI AVVICINA.
rosso e oro, un classico!

Come ogni anno inizia il fermento degli addobbi, delle decorazioni, i regali, le luminarie i cenoni.

Anche quest’anno si avvicina. Se ci sono bimbi l’atmosfera e’ magica anche per i grandi che tutto s’inventano per creare l’attesa. Le letterine dei desideri e i genitori che si fiondano a cercar di far contenti tutti.

Se i bimbi son cresciuti, inizia il fermento dei giorni di festa e dell’organizzazione degli inviti, gli auguri a tutti i parenti ( guai a dimenticarne uno, non sia mai) , le cene.

Se ci sono ragazzi grandi e animali in casa diventa tutto un po’ diverso a partire dall’albero di Natale, ghiotto obiettivo per cani e gatti; soprattutto gatti che lo utilizzano come liana e le cui palline sono un boomerang contro le pareti.

Ma in ogni caso grandi e piccoli, ai primi di dicembre, entrano nell’atmosfera delle lucine e candele. Se non hai fatto l’albero per il 7 di dicembre ti senti in colpa e corri ai ripari addobbando tutta la casa, comprese le presine in cucina.

Bene! Allora cercheremo di mettere una foto al giorno, vecchi e nuovi addobbi; recenti e originali idee; tradizioni e “fai da te” che hanno impegnato lunghe serate dopo lavoro per un regalo o una stella o un porta candele con materiale di riciclo.

C’e’ da sbizzarrirsi fino alla fine dell’anno!

E allora si aprano le danze.

La candela e’ stata realizzata a mano da me medesima

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