IL REGNO DELLA PANTERA

IL REGNO DELLA PANTERA

IL REGNO DELLA PANTERA

di  Michelle Kling Hannover  

La pantera, simbolo della Maison Cartier e la sua storia

Vi è mai  capitato di  vedere, almeno in fotografia, una signora elegante che porta a passeggio una pantera ?

IL REGNO DELLA PANTERA

La Marchesa Casati, e il regno della pantera

nobildonna stravagante e collezionista d’arte che diventerà un’icona dei surrealisti ne portava due al guinzaglio a Venezia.

Siamo nei  primi anni del ‘900 , l’animale è di moda.

Nel 1914,  Cartier  fa realizzare un dipinto ad acquarello dal pittore Georges Barbier “la dame à la panthère”, che rappresenta una signora elegante con ai suoi piedi una pantera nera come invito a una mostra di gioielli.

IL REGNO DELLA PANTERA

Jeanne Toussaint e le sue pantere

Il suo regno comincia rue de la paix nel 1933 , Jeanne Toussaint che conosce molto bene Louis Cartier da dieci anni, è nominata direttrice artistica della famosa maison di Parigi fondata nel 1847, è amica di  Mademoiselle Chanel, ha creato per la stilista, una collezione di borse.

IL REGNO DELLA PANTERA
Jeanne Toussaint

 

Lei non è sposata, Louis Cartier, separato dalla moglie Andrée Caroline Worth nipote del genio della moda del Second Empire, intimidito dalla sua bellezza, è conquistato dal suo gusto, e dal suo intuito femminile .

Lei porta un po’ di colore e di fantasia  nel mondo del nipote del fondatore, che è già una leggenda nel campo della gioielleria, amatore di pietre preziose, ha creato lo stile “guirlande”, poi art decò. Il loro legame sentimentale durerà fino alla morte di Louis nel 1942 .

Questa donna indipendente , non proprio demi mondaine ma un po’ emarginata perché ha rifiutato un destino di borghese, è ricca, i divani di casa sua sono ricoperti di pellicce di pantera, avrà sicuramente incrociato la Marchesa Casati Stampa di Soncino .

Nel 1917 è solo cliente, ordina un beauty case e ci fa mettere una pantera appoggiata sul coperchio.

Ci vorranno vent’anni prima che l’animale diventi un’ icona.

IL MOTIVO E IL REGNO DELLA PANTERA

Il motivo della pantera continua ad affermarsi nel corso degli anni nelle creazioni della Maison, le  placche che vanno ad impreziosire borsette da sera si allargano e appaiono le macchie dell’animale  sui gioielli.

Non è un caso se , nel 1914 e nel 1915 la tecnica di pavage quando si aggiunge l’onice al diamante viene  usata per decorare due orologi, evoca il pelo del felino.

Ma come mai il team di orefici è in grado di realizzare felini così realistici?

Uno dei disegnatori della Maison Peter Lemarchand arrivato nel 1927, lavora in stretta collaborazione con Jeanne Toussaint , si reca regolarmente allo zoo di Vincennes per osservare la muscolatura e i movimenti della pantera .

IL REGNO DELLA PANTERA
Jeanne Toussaint
LA DUCHESSA DI WINDSOR

Nel 1947, è una celebrity che contatta la direttrice artistica , la Duchessa di Windsor, moglie di Edoardo VIII, che per lei ha rinunciato al trono d’Inghilterra, e che fa incidere un messaggio d’amore nei regali a Wallis , adora i gioielli al punto che ogni sua mise è studiata per far risaltare un pezzo importante, un modo per mettere a tacere le critiche. Grazie a lei diventa possibile portare gioielli anche di mattina .

Wallis Simpson  possiede uno smeraldo cabochon rettangolare  di  116,75 carati , diventa una spilla in oro, con una maestosa pantera dal pelo tempestato di macchie in  smalto nero seduta sulla gemma.

IL REGNO DELLA PANTERA

 

Un anno dopo  la duchessa si reca di nuovo da Cartier, questa volta le due donne si mettono d’accordo per far montare  uno zaffiro Kashmir, cabochon di 152,35 carati,  grande come una palla di ping pong,  la duchessa vuole un’altra pantera interamente coperta di pietre preziose.

IL REGNO DELLA PANTERA

Il risultato è strepitoso, questo capolavoro che scelse di portare  durante un evento dove era presente la famiglia reale ebbe un significato politico e estetico, fu per lei come una dichiarazione d’indipendenza.

Ordinerà altre due felini, il primo è a forma di bracciale, morbido, si arrotola intorno al polso , la seconda pantera è una spilla , i due modelli sono coperti di  onice e diamanti.

Altre signore eleganti s’innamorano presto del felino nato nell’immaginazione di Jeanne Toussaint.

IL SUPERGATTO, la pantera di Jeanne Toussaint

Il Supergatto esercita sempre più fascino sull’alta  società.

Dalla messicana Maria Felix, a Daisy Fellowes , mondana e direttrice di Harper’s Bazar , che si fa realizzare il felino nella posizione della pecora, simbolo dell’ordine cavalleresco della Toison d’or, la ricca ereditiera e filantropa Barbara Hutton  passando per Nina Dyer,  principessa e moglie dell’Aga Khan che nel 1958 commissiona il primo bracciale rigido con 2 teste di pantera in diamanti zaffiri e smeraldi e una broche progettata con elementi che si possono trasformare in orecchini.

IL REGNO DELLA PANTERA

 

L’animale iconico perenne, non finisce d’ispirare i creatori, alle volte è presente sul bracciale di un orologio dove è attaccato  o si vede sul quadrante dipinto come una miniatura elegante e colorata. Ma la pantera è anche presente in una preziosa collezione di occhiali .

LA MAISON E IL SIMBOLO DELLA PANTERA

Spesso la Maison crea dei capolavori, nel 2018  fu realizzato un prezioso orologio in edizione limitata,  in oro rosa e diamanti, sul quadrante, a ogni movimento del polso si riversa una pioggia di sfere d’oro lasciando apparire una testa di pantera , è derivato dalla tecnica antica della clessidra  e frutto di 5 anni di lavoro.

 

Ma per segnare l’ingresso nel XXI esimo secolo, nel 2014,  viene creato una forma stilizzata, sfaccettata della pantera che ritroviamo in eleganti anelli e bracciali .

E’ quello che i curatori della mostra fotografica a Milano, aperta in via Gesù, hanno voluto rappresentare  con un modello fosforescente, strutturato in una mega statua  dell’animale esotico.

Il visitatore è subito colpito all’ingresso da questo modello tridimensionale, maestosamente futuristico,  che si stacca dal fondo rosso tradizionale della famosa Maison.

IL REGNO DELLA PANTERA

Quella che nella mitologia greca allattò Dioniso, portatrice di luce e nel medioevo,  guardiana del mistero, simbolo di coraggio valore e potere ha sempre rappresentato la femminilità in tutti i suoi aspetti.

E se la donna è un enigma di cui non si ha la chiave, il panorama mediatico ha contribuito a diffondere questo mito.

Non solo nella gioielleria, ma anche nella moda, da Versace a Krizia ( chiamata la pantera del made in Italy), a Dolce e Gabbana, passando per Gucci e Cavalli, l’identità della donna e il suo stile sono strettamente connessi.

Sul catwalk, nella sua definizione felina, non finiremo mai di vedere sfilare la donna pantera , sinuosa, dal look animalier, che si distingue e combatte per i propri ideali.

 

Michelle M. Kling Hannover

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LA MODA AIUTA IL DUOMO: L’ASTA PER UN DONO FATTO DI BELLEZZA

LA MODA AIUTA IL DUOMO: L’ASTA PER UN DONO FATTO DI BELLEZZA

#lamodaiutailduomo: le donazioni di questo appuntamento milanese

Per 50annieround la design week si e’ conclusa ieri sera ,19 aprile, con  l’asta charity  nella splendida Sala delle Colonne del Grande Museo del Duomo.Ultimo appuntamento di questo incredibile evento che ha visto due grandi protagonisti milanesi: la Moda e il Duomo.

Indubbiamente il Museo  e’  un luogo magico dove si respira tutta la bellezza e il valore che il NOSTRO DUOMO emana in ogni suo angolo, in ogni suo pezzo esposto e, in ogni guglia. Gli abiti e gli accessori di  Giorgio Armani, Brunello Cucinelli, Cividini, Corneliani, Costume National, Diesel, Etro, Salvatore Ferragamo, Genny, Gucci, Isaia, Krizia, Loriblu, Martino Midali, Missoni, Moncler, Moreschi, Prada, Emilio Pucci, Roberto Cavalli, Tod’s, Trussardi, Vicini, Vivienne Westwood hanno completato lo scenario da sogno del Duomo di Milano. Una storia di emozioni e di generosità, uno straordinario monumento figlio della creatività milanese.

Io e Michelle abbiamo seguito questo evento con grande entusiasmo e partecipazione fino alla fine, rapite dal valore che questo momento ha avuto per la nostra citta’.

Moda in supporto del simbolo per eccellenza di Milano. Arte e storia, design e bellezza in un’unica direzione e per un unico obiettivo.

L’iniziativa “La Moda aiuta il Duomo” ha raccolto fondi a sostegno dei restauri del Duomo con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, la collaborazione di Christie’s e con il sostegno di Tiffany & Co. che ha donato il collier Mesh Scarf in argento disegnato da Elsa Peretti per la gioielleria americana.

Circa 200 persone per una raccolta fondi di poco piu’ di € 18.000. Soddisfatto Monsignor Gianantonio Borgonovo, presidente della Veneranda Fabbrica, ci dice che  la campagna e’ partita nel 2012 e la strada e’ ancora lunga per raggiungere le cifre necessarie,  arrivate ad oggi a € 6.000.000 una cifra a meta’ strada per iniziare le opere di restauro necessarie. Ma fondamentale e’ anche preservare la cava di marmo di Candoglia, in provincia di Verbania, per assicurare che i restauri delle guglie ne mantengano intatti tono e splendore.

LA MODA AIUTA IL DUOMO: L'ASTA PER UN DONO FATTO DI BELLEZZA
Direttore di Christie’s Italia la Sig.ra Clarice Pecori Giraldi

Inizia l’asta e cala il silenzio in sala . Battitrice e direttore di Christie’s Italia la Sig.ra Clarice Pecori Giraldi  , gia’ protagonista di altre aste in cui la moda ha sostenuto un progetto di solidarietà come per esempio “Bags for Africa” a favore delle donne della Sierra Leone.

Inizia il primo lotto con  voce sicura

  • “Lotto 22 Krizia, tuta nera in tessuto tecnico, abbottonata sul davanti con automatici a calamita- tg. 40. Parto da  350€, 350€, 350, 400, 400€ e’ piaciuto il tessuto? 400 – lo ripete  5 volte – aggiudico” – e batte il martello
  • “Lotto 25 Prada borsa Sound in struzzo parto da 500€, 550, 600, al signore 600€ lo aggiudico a 650, 650, 650 la prossima e’ 700…la aggiudico a 650€ al signore al centro” e chiude
  • “Lotto 26 Tiffany collana Mesh a sciarpa in argento base d’asta 2000€ , 2100 online, 2200 online, 2300 online lo aggiudico 2300, lo aggiudico a 2300” e batte il martello
  • “Lotto 27 Cavalli abito lungo nero costruito su bustier, ricamato con cannette su georgette di seta nera. Base d’asta 1000€, 1000 alla mia destra, 1200, 1200, 1200 aggiudico grazie”- e chiude.
  • “Lotto 28 Abito lungo da sera in velluto stampa Sherazad collezione Vivienne WestwoodRed Label tg. 40.  Parto da 500, 600, 700, ripete tre volte, 800 in sala , 800€ in sala lo aggiudico in sala” – e batte il martello decisa.

Incredibile come in realtà un dialogo, monotono e ripetitivo invece venga animato dal tono, dal chiedere se il signore in fondo alla sala e’ convinto, perché alla destra c’e’ un’altra offerta. Un rialzo al centro . Quando l’offerta non riceve più richieste di rialzo , l’ultima cifra raggiunta viene ripetuta almeno 3 volte e poi viene battuta e aggiudicata. Si muovono le assistenti della battitrice, anche loro attentissime al pubblico,  per le firme dell’acquirente. La Signora Pecori Giraldi, ha tutta la sala sotto controllo attenta ad un minimo cenno per il rialzo che spesso incalza quando vede e sente l’interesse in sala, altrettanto non insiste quando al primo rialzo, dopo il prezzo di partenza intuisce che quel valore non cresce. Incredibile, la velocità, l’attenzione, la vivacità. Sempre un grazie finale e non ci si annoia affatto.

Il capo che più ha fatto innalzare  le offerte è stato l’abito nero di Roberto Cavalli, aggiudicato per 1200 euro dopo una lunga gara al rialzo. Ha spopolato invece, il gioiello di Tiffany, ceduto a 2300 euro; l’asta resta aperta e disponibile ancora per due settimane sulla piattaforma Charitystars dove si possono vedere i lotti rimasti e, in totale anonimato, acquistare o fare le proprie offerte.

Pubblico elegante e tra i nomi noti presidente onorario della Camera della moda Mario Boselli. E poi l’imprenditore Arturo Artom, il critico d’arte Philippe Daverio ( tra i sostenitori del progetto), Umberto e Marinella Di Capua. Ancora il generale Settimo Caputo, Katia Noventa, Raffaella d’Angelo, Maria Mantero e rappresentanti di Christie’s, partner dell’iniziativa.

Il critico d’arte Philippe Daverio intervistato  da noi , alla domanda se era soddisfatto dei risultati e dell’iniziativa, dichiara: “Evento simpatico, chi ha comprato ha fatto davvero affari! Anche io ho comprato per me. Mi sono divertito, ma i milanesi devono imparare a rompere una certa timidezza perché  e’ più divertente spendere che guadagnare, non e’ crisi, ma una questione di cultura. I milanesi sono un po’ ankylosée.”

Monsignor Gianantonio Borgonovo, presidente della Veneranda Fabbrica  dichiara : “ durante questo evento abbiamo avuto coscienza di contemplare la bellezza che ci circonda e la moda ci ha sostenuto per questo “incominciamento” perché  s’impone per la sua altrettanta bellezza. Sala delle Colonne ricomincerà a vivere con  iniziative e concerti. La nostra Sala delle Colonne appartiene e assomiglia ad un dono fatto di bellezza. La Camera Nazionale della Moda italiana con il presidente Carlo Capasa e  con Raffaella Banchero amministratore delegato Tiffany&Co.  ci hanno sostenuto dalla ideazione alla realizzazione e ci hanno  accompagnato in questa bellissima avventura. Noi adottiamo una guglia, la moda adotta noi, insieme adottiamo il Duomo . Grazie a Morino Studio per l’organizzazione dell’evento, e  a Laura Morino, impegnata in prima persona in associazioni benefiche, e sempre presente in appuntamenti dove la moda e’ al servizio della solidarietà. ” Appuntamento a New York come anticipato durante la conferenza stampa del 14 aprile.

 

LA MODA AIUTA IL DUOMO: L'ASTA PER UN DONO FATTO DI BELLEZZA
Il Duomo, ieri sera a fine evento. Per ammirarne ancora una volta, tutto il fascino

clicca sulle foto per ingrandirle ( fatte con un cellulare)

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“La Moda aiuta il Duomo un’asta per salvare il simbolo di Milano nel mondo”con il sostegno di Tiffany & Co. e la collaborazione di Christie’s,

in programma Martedì 19 Aprile 2016 alle ore 19.30 presso la Sala delle Colonne del Grande Museo del Duomo.

‪#‎ LaModaiutailDuomo

Si e’ tenuta stamattina la conferenza stampa relativa a questa incredibile iniziativa  anticipata  ieri. Le aspettative sono state ampiamente rispettate, tanto da arrivare in anticipo per la curiosità e ritardare l’ascolto dei relatori, perché immerse nel fantastico mondo del Museo del  Duomo, tra guglie e statue, croci e candelabri, vetrate e bozzetti di terracotta che riportano  fedelmente i pezzi più belli e artistici che risiedono all’interno del nostro Duomo di Milano considerato una delle meraviglie del Mondo secondo solo a San Pietro. Discutiamone!

Più di VI secoli di creatività’ milanese  scolpita nel marmo plasmano tutta la Cattedrale

Nel 1847 F. Lewald si espresse riguardo al Duomo di Milano, pensando ad un’immagine femminile , come se fosse un tessuto di merletto gigantesco ma delicato, pietrificato dalla mano di un mago.

E’ per questo motivo che il matrimonio Moda e Duomo sembra essere perfetto e indissolubile. Entrambi sono i simboli dell’eccellenza milanese riconosciuta in tutto il mondo. “Il Duomo rappresenta al meglio, la bellezza, la creatività e l’arte, valori che appartengono anche alla Moda.   È stato quindi naturale per la Camera della Moda,   da sempre impegnata in attività solidali,  accogliere con entusiasmo l’invito dalla Veneranda Fabbrica del Duomo per sostenere  un pilastro del patrimonio culturale italiano.

Giorgio Armani, Brunello Cucinelli, Cividini, Corneliani, Costume National, Diesel, Etro, Salvatore Ferragamo, Genny, Gucci, Isaia, Krizia, Loriblu, Martino Midali, Missoni, Moncler, Moreschi, Prada, Emilio Pucci, Roberto Cavalli, Tod’s, Trussardi, Vicini, Vivienne Westwood: sono questi i prestigiosi marchi che sostengono l’iniziativa perche’ “Preservare la bellezza è una via per costruire il futuro” .

Mons. Gianantonio Borgonovo, Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano Ringrazia il Prof. Philippe Daverio per la sensibilità con la quale ha accolto questa iniziativa , sottolineando che il Duomo non e’  solo il simbolo di Milano nel mondo, ma rappresenta al meglio, la bellezza, la creatività e l’arte, valori fondanti del nostro paese che vanno preservati con iniziative simili.

Il cavalier Mario Boselli, presente alla conferenza stampa di stamattina, di rientro solo ieri da un lungo viaggio in Cina ( 1000 km)  sostiene il concetto del bello dell’arte e che la Moda non poteva farsi sfuggire per la grande generosità che la contraddistingue. Milano e’ il cuore delle 3F ( food, fashion & furniture = vestirsi, abitare e nutrirsi) nutrirsi anche di cultura e storia; abitare e’ architettura, la  moda e’ design.

Altrettanto Raffaella Banchero, Managing Director Tiffany & Co. Italia si lega al medesimo discorso in cui  “I simboli della Bellezza si svelano in una messa in scena inedita e internazionale: tra storia, arte, eleganza e stile” Tiffany “illumina” il progetto con  generosità e rispetto per la nostra storia e i nostri valori”.

  • Mons. Gianantonio Borgonovo, Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
  • James Carolan, Presidente del Board di International Patrons of Duomo di Milano
  • Raffaella Banchero, Managing Director Italy & Spain, Tiffany & Co.
  • Philippe Daverio
  • Cavalier Mario Boselli

La scelta dei gioielli da abbinare agli abiti in mostra e’ stata studiata per valorizzare l’abito,  per far brillare i  dettagli, svelando e arricchendo il fascino della sapienza sartoriale attraverso la maestria artigianale; design e eleganza radicate nella  leggenda della maison newyorkese in tutto il mondo.

Raffaella Banchero, chiacchierando con noi, sottolinea come basterebbe avere per tutti i momenti un semplice tubino nero al quale abbinare gioielli diversi per ogni occasione.

Facciamoci rapire da questa incredibile mostra allestita con grande rispetto della storia, attenta unione di stili tra abiti, mattoni a vista, guglie e statue, tesori dell’architettura d’un tempo e gioielli contemporanei.

Una sfilata di abiti  che sembrano usciti da sfere eteree e di altri tempi , pronti ad essere indossati da fate moderne in cerca di libertà e felicità .

Cavalli: Inizia il percorso con un abito da sera nero illuminato da ricami che scorrono  sapientemente sulle linee del corpo , una sirena moderna che fosse attratta dai brillanti discreti e sottili lo abbinerebbe alla collana   dal design moderno per sentirsi l’angelo del paradiso.

Vivienne Westwood: un vestito quasi da camera, in velluto leggerissimo dai drappeggi sottili che sottolinea un bariole cromatico ricco di luce che farebbe apparire luminosa qualsiasi donna lo portasse , reso magnificamente moderno da un pendente in lacca oro su legno duro di Tiffany.

Etro: un camaieu di rosa in stampa cashmere su una abito leggero come una farfalla strutturato con una trina che ne forma il corpetto.

Missoni: una versione della maison tutta sottile e sofisticata dalle onde sfumate  per perdersi nell’infinito dei  toni bianco nero deviati verso una palette pastel,  la collana rivière sottile ne sottolinea , la geometria.

 

Etro: un floreale appoggiato su un fondo rosso  sdrammatizza  il motivo artistico  di questo drappeggiato semplice ma costruito, la sciarpa gioiello fa da accessorio e ne completa la linearità

Krizia: la chiave del successo di questa tuta nera è nella massima convertibilità portato con i pendenti key , ne allunga la linea e sparge la luce dei diamanti.

Jenny 1- siamo quasi nello stile Charleston asimmetrico di un color ghiaccio , abito  molto chic indossato con la collana a fiocco di perle sottili vero stile Tiffany.

2- un magnifico bustier impreziosito da giochi di luci in lurex cangianti , la collana in oro bianco, ne affina la ricchezza.

3- un bel mono-spalla drappeggiato rosa cipria con pieghe diagonali , la collana ad anelli di Tiffany gioca con le sfumature dei ricami in plexiglass.

 LA MODA AIUTA IL DUOMO: arte e la moda si uniscono in un sogno

Mentre usciamo dal Museo del Duomo in una giornata quasi estiva, e in una Piazza del Duomo piena di gente Michelle  mi dice: “Io sono nata nelle stoffe , mio padre era un industriale tessile  e trovarmi un quest’ambiente sacro venerabile e artistico, mi emoziona molto; che tour de force averci esibito abiti meravigliosi che si inseriscono  in un’oggettistica preziosa e  antica dell’ambiente della cattedrale del Duomo di Milano, ogni outfit sembra far parte dell’ambiente che ci circonda. Ci fa vivere un sogno e salire nel regno dei cieli , in fondo costruire una cattedrale  nel Medioevo mirava a portare i fedeli verso il regno di Dio”.

Io ho risposto: ” E’ incredibile la coincidenza che ci vede insieme per un’iniziativa che ci tocca nel profondo delle nostre origine. Io son figlia dell’ingegnere  che ha progettato la Cattedrale di Abidjan. La prima volta che ci sono entrata, un raggio di sole ha colpito le vetrate dei campanili formando un cono di luce proprio sull’altare……che sensazione di beatitudine ho provato!”

35 lotti in vendita tra abiti e gioielli e altri accessori saranno messi all’asta il 19 aprile ma poiche’ l’evento ricco di tradizione e’ attualissimo e si ripeterà in futuro, si parla di New York come prossima tappa, non poteva mancare una piattaforma digitale sulla quale si può già iniziare a fare le offerte.

CharityStars è la prima piattaforma digitale che mette all’incanto oggetti, esperienze e incontri esclusivi con personaggi famosi e aziende, devolvendo in beneficenza i proventi raccolti. Un’idea di finanziamento del terzo settore unica nel suo genere, scaturita dalla mente di tre giovani imprenditori under 30, Francesco Nazari Fusetti, Manuela Ravalli e Domenico Gravagno.

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Articolo e’ scritto in collaborazione, per la parte moda, con l’esperta Michelle Kling.

‪La Moda aiuta il Duomo‬. Anteprima

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Tutto è pronto per ‪#‎LaModaiutailDuomo e la grande esposizione che aprirà domani all’interno del Museo del Duomo…

LA MODA AIUTA IL DUOMO
UNASTA PER SALVARE IL SIMBOLO DI MILANO NEL MONDO
MARTEDÌ 19 APRILE 2016
ORE 19.30
SALA DELLE COLONNE DEL GRANDE MUSEO DEL DUOMO DI MILANO
(INGRESSO CON VISITA IN MUSEO DA PIAZZA DEL DUOMO, 12)

illumina la moda a favore del Duomo di Milano

 Il Duomo di Milano: l’emozioni dell’eccellenza creativa milanese 

La Veneranda Fabbrica, con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, con il sostegno di Tiffany & Co. e la collaborazione di Christie’s, scrive un altro capitolo del progetto di raccolta fondi a sostegno dei restauri del Duomo “Adotta una Guglia”, nel segno della forma artistica che è segno di forza e di eccellenza di Milano nel mondo: la moda.

Giorgio Armani, Brunello Cucinelli, Cividini, Corneliani, Costume National, Etro, Salvatore Ferragamo, Genny, Gucci, Isaia, Krizia, Loriblu, Martino Midali, Missoni, Moncler, Moreschi, OTB Diesel, Prada, Emilio Pucci, Roberto Cavalli, Tod’s, Trussardi, Vicini, Vivienne Westwood: i protagonisti che sostengono l’iniziativa insieme ad un meraviglioso gioiello di Tiffany & Co.

La Moda aiuta il Duomo‬. Anteprima
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Sono centotrentacinque le guglie del Duomo di Milano. Sono l’elemento tipico dell’architettura gotica, ricche  di spiritualità nello svettamento verso l’alto. Le guglie sono ricche di ornati e di statuaria d’ogni misura con più di  milleottocento statue, di nicchie e  trafori, che le rivestono di giochi di luce e, ombre nel riflettere lo specchio del cielo, alte all’incirca una ventina di centimetri.

A partire da giovedì 14 aprile, dopo la conferenza stampa di presentazione delle ore 11.30, tutti coloro che entreranno all’interno del Grande Museo del Duomo, tra le sale del palazzo visconteo, avranno la sorpresa di vedere dieci abiti destinati all’asta, loro stessi opere d’arte dei piu’ grandi stilisti italiani, impreziositi dai gioielli  di Tiffany & Co., scelti con cura per un connubio perfetto storico e artistico

L’iniziativa si inserisce tra gli eventi del FuoriSalone 2016 e, per l’occasione, nelle giornate del 14 e del 16 aprile, il Museo resterà aperto fino alle ore 22.00.

Con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana
Con il sostegno di Tiffany & Co.
Con la collaborazione di Christie’s
Si ringrazia
Beatrice Mosca
Morino Studio
La Rosa Manichini
D’Uva Workshop
Giuseppina Russo

La Moda aiuta il Duomo‬. Anteprima
Le Guglie del Duomo di Milano

CONFERENZA STAMPA
Giovedì 14 aprile 2016, ore 11.30
Grande Museo del Duomo di Milano |Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12
ESPOSIZIONE APERTA AL PUBBLICO
14 aprile 2016, dalle ore 13.00 alle ore 22.00
16 aprile 2016, dalle ore 10.00 alle ore 22.00
15-17-18 aprile 2016, dalle ore 10.00 alle ore 18.00
19 aprile 2016, dalle ore 10.00 alle ore 13.00
Ultimo accesso un’ora prima della chiusura
Grande Museo del Duomo di Milano |Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12
ASTA (su inviti)
Martedì 19 aprile 2016, ore 19.30
Sala delle Colonne del Grande Museo del Duomo di Milano
Ingresso con visita in Museo da Piazza del Duomo, 12

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