SAMSUNG E FB CONTRO APPLE DENTRO LE OLIMPIADI DI RIO A 360°
( chissa’ se Steve Jobs l’avrebbe permesso; indubbiamente Zuckerberg e’ stato un razzo ad acquisire l’alleanza!)
APPUNTAMENTO VIRTUALE A PALAZZO ITALIA, EXPO EXPERIENCErESTATEaMilano, PER LA FULL IMMERSION IN TOTALE ANTEPRIMA MONDIALE NELLO SPORT. OLIMPIADI DI RIO 2016 IN DIRETTA A 360°
Il supporto di Samsung Electronics, sponsor ufficiale di RIO 2016, rende disponibili con Samsung GEAR VR contenuti esclusivi per la tecnologia a 360°, cioe’ sei dentro le Olimpiadi, ma per davvero.
Il team di SPORT VR EXPERIENCE realizza una sperimentazione senza precedenti, trasmettera’ in diretta reportage sportivi delle Olimpiadi a partire dal 6 agosto alle 15,00 e Palazzo Italia viene teletrasportato a Rio.
I canali tecnologici sono collegati in realtà virtuale all’evento Olimpico con Youtube e Facebook che supportano il video 360°, e le APP VR ufficiali del Comitato Olimpico, dei team partecipanti e dei Media.
LE TECNOLOGIE E I CANALI
L’iniziativa SPORT VR EXPERIENCE offre diverse tecnologie e canali:
- I visori di realtà virtuale Samsung GEAR VR, installati nella mostra, che rappresentano la più intensa e completa esperienza immersiva.
- Applicazioni specializzate sullo sport
- Una proiezione a 360 gradi, che consente di fruire di contenuti in gruppo
- Un Magazine OnLine, accessibile su web e mobile, che permette di scoprire il mondo dello sport in realtà virtuale, grazie ai contenuti disponibili in rete su Youtube e Facebook. Per prepararsi alla esperienza della mostra
Roberto Carraro, docente all’Accademia di Brera con il corso “LA RIVOLUZIONE IMMERSIVA” Linguaggi Multimediali, interpreta queste nuove tecnologie come un nuovo rinascimento in cui si ridefinisce la realta’.
«Steve Jobs aveva preannunciato l’era post pc, e pur essendosi concentrato sugli ultimi, piccoli device bidimensionali, lo smartphone e il tablet, aveva delineato nella mobilità un percorso che avrebbe aperto un nuovo, inesplorato universo per le tecnologie dell’informazione. Nel 2011, di fronte alla tecnologia italiana Bubble viewer, che spostava il tablet verso l’eversività, Jobs aveva notato una “larger canvas”, una “tela più ampia”, che era un primo passo verso il superamento dei limiti dello schermo, il “quadro digitale”.»
Sta arrivando il momento di una nuova avanguardia culturale, cambiano i termini della narrativa perché questa tecnologia permette di stare dentro alle cose, quasi di poterle raccontare da protagonisti, vivendole.
Sono rimasta davvero molto impressionata a vedere, oggi, in totale anteprima, come la proiezione a 360° sia coinvolgente. La forma sferica avvolge totalmente, se ci fosse anche l’esperienza olfattiva e tattile potrei essere a Rio in contemporanea pur essendo al piano terra di Palazzo Italia a Milano.
In questa zona del padiglione due enormi schermi tondi a formare un cerchio sul cui diametro giusto lo spazio per entrare e porsi al centro dove si viene “attraversati” dalle immagini. Da un lato si vedono scendere gli sciatori partiti dalla vetta della montagna, al lato opposto si vedono sfrecciare come se ti avessero travolto e ti domandi cosa ci facessi ai primi di agosto con i piedi sul suolo milanese e il resto del corpo in alta montagna, per giunta in mezzo ad una pista da sci.(Alcuni video che si potranno vedere a Palazzo italia)
Inforchi gli ”Oculus 3d” per la realtà virtuale che sembra una maschera da sub per immersioni di notevole profondità ed entri, come d’incanto, in una dimensione differente. Un teletrasporto immediato che sorpassa, in termini spaziotemporali, un jet di ultima generazione che supera la velocità del suono e ti proietta in Brasile o su un aereo dal quale, da li a poco, ti butti col paracadute senza mai aver fatto un lancio.
E’ pazzesco! Vedi le corde del paracadute con la coda dell’occhio perché l’ombrello di nylon e’ sopra di te, per cui ti piglia un mal di stomaco immediato misto a paura e incredulità per dove ti trovi senza averlo chiesto.
Buffo, perché chi indossa questi Oculus si estrania da chi lo circonda, il corpo si muove e reagisce seguendo le immagini che solo lui vede. Gira la testa, la alza e la abbassa perché vive il video, ci manca che riesca ad afferrare qualcosa ed il virtuale diventa reale.
A breve questa tecnologia mangerà tutto cio’ che c’e’ oggi. Nel giro di un anno hanno migliorato la tecnica passando da 6 piccole video camere poste su un cubo alla forma sferica utilizzando 2 camere con fish-eye grandangolare estremo a creare una calotta completa di visibilità e nulla più scappa alla vista, neanche alla coda dell’occhio!!!
Continua il Prof. Carraro nella sua spiegazione entusiasta….
“E’ davvero l’inizio di una nuova era, un salto antropologico in grado di modificare la relazione tra gli uomini e tra l’uomo e la realtà, cambiando il modo in cui vediamo.
Nel Rinascimento nacque la prospettiva, i quadri non erano più piatti e tra linee prospettiche, ombre e punti luce le figure prendevano corpo .
Adesso si esce dallo spazio bidimensionale rettangolare dei mass media e si torna in quello sferico della percezione naturale con “i media immersivi”, fenomeno del digitale attuale.
Tutto e’ incentrato sul riquadro, come l’inquadratura cinematografica teorizzata da Eisenstein, fulcro del mondo audiovisivo del XX secolo.
E quindi ecco la rivoluzione: dall’inquadratura ( intesa come riquadro) alla sfera.
Se ci si pensa, infatti, il riquadro e’ una cornice che delimita lo spazio dentro il quale sta un’immagine, mentre la forma sferica da’ una sensazione molto più ampia. Del resto la stessa geometria elementare ci spiega la diversità. Un cerchio e’ infinito, un quadrato e’ fatto da pezzi.
Il dipinto, la pagina, la fotografia, il cinema, la televisione, il computer, lo smartphone, il tablet, riconducono i contenuti ad un rettangolo, un riquadro isolato dalla realtà. Tutta l’umanità oggi fruisce il cinema, la televisione, il web in quadri tecnologici. Con la rivoluzione immersiva si passa dal quadro alla sfera, dal bidimensionale al tridimensionale. Ecco il nuovo rinascimento dell’era digitale.
La sfera immersiva, rispetto all’inquadratura, spinge all’esperienza attiva .
Il virtuale diventa soggettivo, si e’ li’ in prima persona, si e’ coinvolti e immersi.
Being Leonardo è stata la prima biografia immersiva; realizzata l’anno scorso per Expo 2015 a Palazzo Reale a Milano, la App proponeva all’utente di “diventare Leonardo”, rivivere i luoghi della sua vita, entrare nelle sue opere e nella sua mente, esplorare il suo immaginario ricostruito in 3d. Fantastico!!!
Appuntamento a Palazzo Italia per le dirette da Rio 2016 e per l’esperienza “immersiva” progettata da Roberto Carraro e il suo team.
Esplora e mentre guardi i video a tutto schermo spostati a 360°:
Visit Hamilton Island in 360˚ Virtual Reality with Qantas
Rio 2016 Olympics in 360 – Brazil’s Athletes Welcome the World to Rio de Janeiro