Sono rimasti tutti attoniti, come il resto del mondo, di fronte al vuoto del tempo sospeso, ma si sono ripresi, e con un ‘energia creativa trasformata, non hanno mai abbandonato la nave della moda.
accredito Vogue
Un intervallo cosi forzato non si era mai verificato nella storia, ma i naviganti del fashion, dopo una breve pausa a marzo al primo confinamento, hanno proseguito la loro rotta a vista.
Hanno avviato una profonda riflessione sui desideri del mondo di oggi, ridefinito gli obiettivi poi, piano piano, è tornata la primavera.
Hanno visto dalle finestre della loro immaginazione volare gli uccellini dagli alberi in fiore sotto un cielo sempre più azzurro, sotto un sole ancora più mediterraneo. Invece di rallentare la corsa, hanno preferito rimboccarsi le maniche, radunare in multischermi le loro squadre, pronti a risvegliare il mondo della fabbricazione artigianale, avviare tutti insieme per la bella stagione, colori dolci, motivi floreali e riprogrammare la bellezza.
Con il telelavoro, hanno abolito le distanze, rinnovato le strategie, si sono inventato nuovi format sul digitale, hanno fatto giochi di prestigio e tirato fuori nuovi modi di presentare le collezioni senza sfilate in presenza.
Ma non è finito qui, hanno dovuto far fronte alle battaglie dell’ambiente, e per non fermarsi nel mondo di prima, si sono uniti tutti, giovani stilisti e grandi couturiers per contrastare i tempi tenebrosi con forza e determinazione e riuscire a tirar fuori questa “stagione floreale”. Le energie si sono sommate per far germogliare ancora più ottimismo e arrivare a ricreare il mondo del fashion.
Le loro preferenze si sono concentrate sulla rosa, hanno declinato sfumature di ogni genere, motivi artistici, evocato il soffio della natura, per arrivare alla rinascita, forse inventando una nuova versione del Rinascimento
Questa primavera che spunta, l’hanno colta al volo così bene, che è stato come voler far arrivare un messaggio di speranza e di fiducia anche al mondo dell’Arte e della Cultura.
di Michelle Kling Hannover – 10.03.2021
Michelle e’ una donna dall’eleganza raffinata e ha la passione dei fiori e del loro significato. Ne apprezza la bellezza e la delicatezza e le infinite sfumature cromatiche. Nelle forme e composizioni di fiori ama la raffinatezza degli accostamenti e ne parla con grande fascino. 50annieround
Si e’ inaugurata l’8 giugno un’estate di arte e lusso easy a Milano, sognando una principessa contemporanea e irriverente. MAD Zone®, il concept store di via Brera 2, nato per dare spazio ai nuovi talenti con un mix inedito di moda, arte e design.
Un evento speciale, per inaugurare la presenza presso lo store MAD Zone® del marchio pregiato di accessori Leu Locati, firma di vere e proprie opere d’arte.
Un’occasione rara in cui la collezione di borse si mostra al di fuori dello storico laboratorio milanese, dove da oltre cento anni viene realizzata una pelletteria intramontabile che ha conquistato e tutt’ora affascina, generazioni di regine e principesse, da Grace Kelly, Carolina di Monaco a Diana Spencer e la Regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Feeling like a Princess
‘Feeling Like a Princess – La quotidianità del lusso’: per dare uno sguardo al mondo del lusso contemporaneo con la gioia di scegliere la qualità e la bellezza e raccontare una storia attraverso gli oggetti..
Seguendo l’asse Milano-Roma i protagonisti sono il marchio di accessori milaneseLeu Locati, che ha creato dalla fine dell’Ottocento borse scelte da principesse e regine, attrici di ieri e di oggi in tutto il mondo, e le opere del ritrattista e illustratore romano Roberto Di Costanzo con la sua collezione ‘La Belle Societé’.
Entrambi sono l’emblema del passato calato nell’oggi. Di Costanzo ci riporta all’usanza di una volta dei ritratti che sembra così lontana nel tempo e nella tradizione, ma il tratto e’ moderno e i suoi racconti per ogni soggetto sono così vivaci e appassionati da renderlo odierno e fresco. I ritratti ad inchiostro di china e dipinti ad olio viaggiano tra Milano, Roma e Parigi modernizzando il codice del ritratto signorile d’altri tempi, cogliendo la personalità di ogni soggetto.
Roberto Di Costanzo
Catch Michelle, la collezione di abiti fantasiosi e surreali disegnati dalla stilista londinese Michelle Teleaga, arricchirà con un tocco di raffinata irriverenza il mondo MAD Zone®
Gli abiti della stilista londinese Michelle Teleaga
Tania Mazzoleni con le modelle
MAD Zone® diventa il nuovo store di riferimento per tracciare le tendenze più attuali.
I ritratti di Roberto Di Costanzo arrivano per la prima volta a Milano, dopo il successo a Roma e Parigi e le borse di Leu Locati sono per la prima volta, dopo oltre vent’anni, disponibili al pubblico in una vetrina al di fuori del misterioso e affascinante laboratorio di via Cosimo del Fante.
I ritratti di Roberto Di Costanzo
Il marchio Leu Locati e’ stato celebrato da un video prodotto da MAD Zone® per la regia di Marco Missano, classe 1984, che e’ stato proiettato per la prima volta durante l’inaugurazione dell’altra sera.
Il video per celebrare Leu Locati
Per chi ama il design sorprendenti e scultoree le lampade dell’architetto Marcello Albini, entrambe impreziosite da cristalli Swarovski: Medusa de La Murrina e Heidi prodotta da Italamp, indimenticabili riflessi di luce perfetti per entrare nel mood MAD Zone® .
MAD Zone® si forma di evento in evento. Ogni volta, e’ un episodio nuovo. Diventa salotto culturale creato per scoprire e acquistare pezzi unici e originali di nuovi talenti emergenti provenienti dal mondo dell’arte, della moda e del design che cercano la bellezza nelle sue varie forme. L’idea di uno spazio strano, camaleontico e coinvolgente nasce da Tania Mazzoleni, giornalista, imprenditrice e cool hunter, fulcro creativo di MAD Zone®capace di dare un senso alle tantissime storie in esso contenute e, a costruire progetti importanti e unici.
“Diventa quello che sei”
Tania crede ciecamente nell’estro creativo e afferma “Credo fermamente che la creatività non faccia errori: produce idee, più o meno apprezzate, che nascono da un processo che va comunque premiato per la propria originalità.”
Tania Mazzoleni con Stefano Ferri
Il segreto di MAD Zone® e’ quello di essere un Concept Store che perde il valore di spazio per lo shopping e diventa un luogo dove tutto può succedere.
L’allestimento e’ volto alla sensorialita’, ed entrando si ha la sensazione di entrare nel Paese di Alice, ci si rende conto che tutto quello che circonda va osservato con attenzione perché ha un fil rouge che in qualche modo conduce tutta l’atmosfera in un avvolgimento sensoriale e visivo. Colori, prodotti, piante, oggetti. Una vasca di pesci rossi si accompagna ad una borsa di struzzo Orangine. In effetti ci si domanda che c’entra ma quella borsa, la sua forma, a fianco alla trasparenza del vetro, col richiamo di colore dei pesci sta d’incanto in quel contesto.
Design e artisti stanziano in questo spazio, chiacchierano e incontrano il pubblico come se fosse assolutamente normale in un continuo dialogo tra moda, arte e design, oggetti, autori, creazioni e creativi.
Non può quindi stupire che sia presente un brand del lusso come Leu Locati, meno ancora può stupirmi l’unione di questa meravigliosa famiglia, dove per lusso intendo la preziosità della lavorazione artigianale di un tempo, realizzata come allora, fatta con lo stesso amore e passione di allora.
‘Feeling Like a Princess – La quotidianità del lusso’: e’ l’occasione per far conoscerel’avventura di Leu Locati , raccontata direttamente con gran cuore Daniele Amato, figlio di Paolo e Flavia Amato eredi Locati:
“Luigi Locati, più di un secolo fa, apre una piccola attività artigianale di decorazione delle copertine in pelle di libri sacri. È un artigiano attento a tutto ciò che lo circonda e con una spiccata sensibilità artistica e imprenditoriale. Fa coesistere mondi apparentemente diversi: la bellezza del decoro delle copertine dei libri, la realizzazione a mano delle cartelle per il clero, e i preziosi sacchettini di piccolo punto ricamati per le dame della nobiltà di quel tempo.”
Luigi, poi, abbandona il decoro dei libri per dedicarsi esclusivamente a lavorare la pelle e i tessuti per creare “contenitori” raffinatissimi e molto eleganti per le dame dell’epoca.
“Princess” a piccolo punto
Nel 1988 Paolo Amato chiamato dal suocero Gianni Fumagalli all’epoca presidente e titolare della società, sacrifica i suoi libri di matematica per fargli da spalla e iniziare a studiare il mestiere collaborando con gli operai, osservando tutte le fasi lavorative e le scelte commerciali del suocero.
Le pochette della regina Elisabetta II
“Paolo cerca di memorizzare tutto ciò che Gianni e gli operai gli spiegano, lavorano insieme in azienda, a casa, sempre . ogni momento e’ un arricchimento….. Ma in realtà viene programmato il futuro.”
A tutt’oggi, quando si entra in Leu Locati, vige un’energia e un’entusiasmo collaborativo che deriva, a parer mio, dall’unione familiare, dalla tradizione, dalla mano d’opera spesso cresciuta in quella realtà’, dall’onesta’ di una volta, dalla professionalità e dall’etica per cui una stretta di mano e’ come un patto firmato.
Daniele e Paolo Amato
Si aggiunge alla squadra , nel 2002, Flavia Fumagalli, la voce storica dell’azienda. Ancora mostra con malinconia e fierezza, tenerezza e commozione i registri dove ci sono modelli, appunti, modifiche, cerniere e conteggi scritti a matita dal padre, e guai, giustamente, a toccarli. E nel 2003 si aggiunge anche la figlia Fulvia, che passa ore in azienda e al banco ad imparare l’arte della pelletteria.
L’ultimo che raggiunge i banchi di lavoro in ditta e’ Daniele, che fin da piccolino ha respirato e masticato il mestiere che risale a più di un secolo fa.
I Leu Locati al completo: Fulvia con marito e figli, Daniele con Ilaria, Paolo e Flavia Amato
Aveva solo 7 anni quando ha disegnato i primi modelli di scarpe e detiene il titolo di designer di calzature più giovane al mondo. Da quattro anni partecipa al MICAM e il suo marchio A.D. Amato Daniele ha già guadagnato il suo spazio nel mercato.
Modello di Daniele per Leu Locati
Daniele, seppur giovanissimo, conferma la tradizione artigianale della Leu Locati appartenente agli ultimi “maestri” pellettieri della scuola milanese, nel cuore della vecchia Milano.
Non è un’onda che spazza via tutte le altre tendenze, ma una rivisitazione in omaggio alla società occidentale che invecchia.
Granny Chic
Oramai è un dato di fatto, un fenomeno venuto dall’Italia , dove ” old is beautiful “perché nel nostro paese c’è il culto delle nonne.
Sarà il leggendario rispetto per le opere d’arte, ma in Italia, il codice ” est -etico “, è anche una Signora di una certa età che ha tutto il diritto di continuare a essere chic e fashion, curando la propria immagine .
E se si trattasse di indiscrezione collettiva che traduce il desiderio di vivere bene insieme ? Basta guardare la pubblicità di Dolce & Gabbana nelle classiche foto di famiglia dove troneggiano le generazioni over 50.
No, non è per contrastare le silhouettes filiforme, ma anche se non si ha ancora l’età della nonna, per la Italian Lady è bene adottare il suo modo di essere…
Si traduce cosi la nostalgia di uno stile di vita perso con la vita frenetica delle donne di oggi costrette a gestire famiglia, lavoro e vita privata.
Tanto che le più giovani si tingono i capelli di grigio, indossano gonne a pieghe con golf e camicetta e applicano colletti di pizzo su vestiti ispirandosi alle ultime collezioni .
stile Granny Chic
Gli stilisti hanno fatto sfilare cappottini a fiori con Mary Jane a tacchi quadrati che sembrano usciti dal guardaroba di Harold & Maud
Granny Chic
Harold & Maud
Il Granny Glam è per tutte, non è solo una visione vintage della Signora che si avvicina alla pensione, le tradizioni fanno bene e questo nuovo look old school che potrebbe diventare il nuovo sexy trend.
Viso giovane e capelli bianchi
Vi consiglio di fare il seguente test
Se rispondete affermativamente almeno a due di queste domande .
avete nel vostro guardaroba almeno due pezzi messi da parte che provengono dalle generazioni precedenti vuol dire che siete sulla strada del GRANNY CHIC
nei vostri arredi di casa ci sono alcuni pezzi old fashioned
guardate films e video di più di 20 anni fa
frequentate locali un po’ démodé
vi siete iscritte a corsi di balli retrò
vi siete iscritte a un corso di ricamo, patchwork o altri lavori femminili
se sentite parlare del passato , la vostra curiosità viene subito sollevata
avete nostalgia dei piatti della nonna e rivisitate le vostre abitudini alimentari
Potete lasciare il risultato delle vostre risposte al test nei commenti
articolo di Michelle Kling Hannover
Image Consultant , esperta in camouflage e stylist , giornalista di moda
Chi ha detto che la tecnologia non può sposare l’eleganza, la raffinatezza e lo stile ?
Un sogno che diventa realtà. Grazie al lavoro del jewellery designer italiano Marco dal Maso e dell’ ingegnere informatico cinese Wang Jieming si può indossare un bellissimo ciondolo o braccialetto creato con servizi multipli incorporati per renderci la vita più facile e smart. MOLTO SMART!
La piccolissima batteria a forma di cuore collocata dentro il gioiello racchiude un device caricabile via bluetooth che si lega con la app, e offre una serie di modalità per metterci in contatto con il mondo esterno in maniera rivoluzionaria.
Michelle Kling e il gioiello smart “We Bloom”
Indossare un oggetto di valore di questa portata è magico. Possiamo esprimere le nostre emozioni con chi vogliamo; possiamo attivare il gadget per la nostra salute e la nostra sicurezza come lanciare un’allarme; possiamo controllare il nostro benessere come in estate misurare l’intensità del sole e scegliere una protezione solare; o possiamo farci ricordare una ricorrenza.
Un gioiello che come un fiore barocco, impreziosisce la più semplice delle mise, è declinato in diversi colori fashion, esprime un’ altra dimensione mentale caricandoci di energia comunicativa, e ci fa raggiungere una filosofia di vita. Non è un caso se è stato inventato nel paese orientale del Tai Chi Chuan .
ciondoli smart dalla collezione We Bloom
“We Bloom”, sarà disponibile in pre-order dal 26 ottobre sul sito www.totwoo.com
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