I NAVIGLI. MILANO DA SAPERE e AnB ospitalita’ a regola d’arte

I NAVIGLI. MILANO DA SAPERE e AnB ospitalita’ a regola d’arte

I NAVIGLI. MILANO DA SAPERE e AnB ospitalita’ a regola d’arte

Milano in agosto e’ davvero speciale e per pochi. Una città  così stressante per i ritmi serrati di tutti i giorni, da meta’ luglio in poi, pian piano si svuota riportando la città ad una calma d’altri tempi il cui privilegio e’ assaggiare questa atmosfera di calma. La zona C abolita e fior di posti dove parcheggiare, anzi si può anche scegliere di lasciare la macchina all’ombra! E’ il momento ideale per qualche giorno di vacanza.

Ospitalita’ a regola d’Arte

I NAVIGLI. MILANO DA SAPERE e AnB ospitalita’ a regola d’arte

Visita il Bed and Breakfast

In questa casa ospitalità e’ un piacere, un divertimento e una scoperta di ogni singolo ospite che poi lascia il suo commento sul Guest Book piu’ che soddisfatto.

Monica della Giustina e’ la padrona di casa, discreta e conoscitrice di Milano, competente in storia dell’arte, parla due lingue e sa consigliare dove fare shopping.  Con lei puoi approfittare, durante il tuo soggiorno, per fare un vero e proprio colloquio di counseling, utile nella vita e nel lavoro.

Per gli ospiti di AnB, Milano è un libro aperto: arte, negozi, attrazioni, eventi sono a portata di mano.

Oggi ti segnalo: I NAVIGLI

Milano  era una città fluviale e i navigli ne sono la testimonianza più evidente. Il Duomo di Milano è stato costruito proprio grazie ai navigli!

Sono cinque i navigli lombardi: Bereguardo, Grande, Martesana, Paderno e Pavese e la loro storia è molto antica. I navigli di Milano sono infatti stati costruiti a partire dal XII secolo e collegavano Milano al Lago Maggiore, al Lago di Como, a Pavia e al fiume Po. I navigli a Milano venivano chiamati “Vie d’Acqua“, consentendo  il trasporto di merci, cibo e perfino interi eserciti, permettendo a Milano di crescere e svilupparsi sempre di più, grazie al commercio con le zone limitrofe. Alla loro navigazione, lavorò anche Leonardo da Vinci, che nel ‘400 fu incaricato da Ludovico il Moro di progettare un sistema per permettere di raggiungere via fiume il Lago di Como partendo da Milano.

Furono utilizzati fino all’800 quando andarono in disuso con l’arrivo di altri mezzi di trasporto per merci e persone più veloci, furono abbandonati e, alcuni, interrati. Dopo quasi un secolo di abbandono, dimenticati dagli stessi cittadini, le antiche vie fluviali furono riscoperte e si iniziò ridargli il giusto valore storico  con percorsi didattici e culturali, di natura e di navigazione turistica, ma anche di una nuova anima più trendy  che la città di Milano pare aver riscoperto anche grazie ai suoi navigli.

I NAVIGLI. MILANO DA SAPERE e AnB ospitalita’ a regola d’arte

Si trovano, lungo le “Vie d’Acqua” piccoli ristorantini che si alternano a mercatini etnici e botteghe casual chic; gallerie d’arte dove il padrone di casa e’ l’artista che adora intrattenersi con gli ospiti e raccontare le sue opere; gli artigiani  mentre dietro antichi portoni si aprono cortili fioriti che rendono i navigli milanesi una passeggiata piacevole e rilassante anche in piena estate.

La Nuova Darsena di Milano.

Di recentissima ristrutturazione per Expo 2015 è in realtà l’antico porto di Milano, il punto in cui il Naviglio Pavese e il Naviglio Grande si incontrano. Qui nel ‘600 fu organizzato un grande porto di attracco delle imbarcazioni che percorrevano i navigli di Milano; oggi e’ uno dei luoghi più frequentati di Milano e sede di eventi e spettacoli.

Leonardo da Vinci e i Navigli di Milano

 

I NAVIGLI. MILANO DA SAPERE e AnB ospitalita’ a regola d’arte

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COCA-COLA, DAL PADIGLIONE EXPO A CAMPO DA BASKET

COCA-COLA, DAL PADIGLIONE EXPO A CAMPO DA BASKET

COCA-COLA, DAL PADIGLIONE EXPO A CAMPO DA BASKET

Un nuovo playground in Zona 6

 

Milano, 2 maggio 2016 – È stata posata oggi al Parco Robinson (Parco La Spezia-Famagosta) la prima pietra del nuovo ‘playground’ in Zona 6, il primo e unico campo di basket al coperto della città. Il campo verrà realizzato grazie al riutilizzo del padiglione Expo di Coca-Cola che, durante l’Esposizione, ha accolto 400mila visitatori.

Accanto al playground coperto ne verrà realizzato un secondo, anch’esso dono di Coca Cola alla città.  Chiara Bisconti, assessore al Benessere, sport e tempo libero della città dichiara «Un campo di basket coperto a Milano è un sogno che si realizza».

La seconda vita del Padiglione, spiegano dall’azienda «è la sintesi dei valori che Coca-Cola ha voluto raccontare durante i sei mesi di Expo: la donazione alla città di Milano rappresenta il legame dell’azienda con il territorio, la sua riconversione in un campo da basket sottolinea l’impegno nella promozione di stili di vita attivi e la scelta dei materiali eco-compatibili utilizzati per realizzare il Padiglione (legno, vetro e acqua), riflette gli sforzi che Coca-Cola compie in termini di sostenibilità ambientale».

COCA-COLA, DAL PADIGLIONE EXPO A CAMPO DA BASKET
Dal padiglione al campo coperto di basket

L’area verrà consegnata alla Zona 6 nel mese di luglio, consentendo così agli oltre 140mila abitanti della zona di misurarsi con uno sport che fa parte della storia della città. I lavori, gestiti dall’impresa di costruzioni ‘Floreani e Fornari’, avranno un impatto contenuto per il parco e per la vita del quartiere, grazie all’utilizzo di materiali sostenibili provenienti dal ‘ciclo del riciclo’. Mapei – una tra le eccellenze imprenditoriali italiane più conosciute al mondo e da sempre vicina allo sport – fornirà la pavimentazione che utilizza una tecnologia ideata specificamente per ‘riportare a nuova vita’ strutture sportive esistenti.

Il parallelepipedo misura 35 metri per 20 ed è alto 12 metri, con una superficie complessiva di 1000 metri quadrati, composto da 142,38 tonnellate di legno.

Un po’ di numeri per riassumere Coca-Cola Pavillon:

  • durante Expo Coca-Cola ha investito  13 milioni di euro
  • il Padiglione  ha accolto 400mila visitatori,  l’85% Italiani
  • 400mila bicchieri
  • 200mila le bottigliette in vetro distribuite e riciclate
  • 40mila le lattine personalizzate
  • Coca-Cola ha organizzato 52 eventi dentro e fuori dal Padiglione
  • ha  fatto ballare i visitatori per 850 ore, pari a oltre un mese di danze
  • 60 i giovani che hanno animato per 6 mesi il Padiglione, coordinati dall’agenzia Louder
COCA-COLA, DAL PADIGLIONE EXPO A CAMPO DA BASKET
Coca-Cola Alu Bottle

ma non e’ finita

200mila tappi raccolti, saranno invece inviati in Turchia per sostenere l’attività di Çöp Madam, una cooperativa di 70 artigiane che trasforma oggetti di scarto in accessori eco-chic e divertenti. Il progetto rientra nell’ambito di 5by20, un insieme di iniziative di The Coca-Cola Company con l’obiettivo di emancipare 5 milioni di donne nei Paesi in via di sviluppo entro il 2020. Gli oggetti prodotti dalle artigiane coinvolte in 5by20, in vendita presso lo shop del Padiglione Coca-Cola, sono stati fra i più richiesti dai visitatori e hanno consentito di raccogliere più di 40mila euro che saranno reinvestiti nel progetto.

Second life per Coca-Cola pavillon

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Coca-Cola Company, progetto 5by20

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