AIDS E’ DI MODA…”cattivo gusto” per STUPIRE

AIDS E’ DI MODA…"cattivo gusto" per STUPIRE

 AIDS E’ DI MODA…”cattivo gusto” per STUPIRE

AGGHIACCIANTE polemica ovunque, MA L’OBIETTIVO e’ fare….BINGO!

Convivio NASCE DA UN’IDEA di Gianni Versace nel 1992 la solidarietà sostenuta  dalla moda e dello spettacolo per raccogliere fondi  per la ricerca sull’ HIV in Italia dove non esistono fondi governativi dedicati. in Italia, infatti, ogni anno 120.000 persone vengono infettate dall’HIV, 10 nuove infezioni al giorno, soprattutto tra i più giovani.

Andrea Gori, direttore dell’Unità operativa di malattie infettive dell’ospedale San Gerardo di Monza, università degli Studi di Milano-Bicocca e membro del direttivo Anlaids Lombardia- sostiene che Oggi se ne parla sempre meno, ma l’AIDS continua a colpire e uccidere.

Alcuni numeri, giusto per rendersi conto che il problema e’ attualissimo, drammatico e in crescita

  • 3695 nuove diagnosi di HIV ogni anno.
  • 1 nuovo caso ogni 100.000 residenti.
  • Fenomeno in crescita tra i giovani  tra i 25 e i 29 anni tramite contatti eterosessuali.
  • 120.000 persone sieropositive,
  • l’Italia si colloca al 12° posto, tre le nazioni europee, in termini di incidenza HIV.

I dati sono tratti dal Notiziario della Istituto Superiore della Sanità che dipingono una situazione drammatica, una costante “emergenza” sanitaria che va affrontata con le due armi realmente efficaci: l’informazione e la ricerca.

Dall’8 al 12 giugno “Convivio”, oltre 170 brand hanno  donato i loro capi di abbigliamento, accessori e oggetti di design vendendoli al pubblico a metà prezzo per contribuire a sostenere la ricerca nella lotta all’AIDS

In un’area dedicata si e’potuto  fare  l’Easy Test in forma anonima e gratuita attraverso un tampone orale  , rapido e indolore, che rivela in pochi minuti  l’eventuale presenza di anticorpi HIV e HCV.

Inoltre sono stati distribuiti durante l’evento profilattici griffati con l’intento di specificare quanto la moda sia impegnata nella prevenzione.

Quest’anno per Convivio, Ego of White, Red & Green  ha creato  una campagna pubblicitaria di grande impatto e risonanza sui social dove polemiche e commenti  negativi si sono davvero sprecati. Un deciso e potente cazzotto allo stomaco, ma molto efficace visto che la parola AIDS  e’ ritornata alla ribalta  non rinchiudendosi di nuovo solo negli ospedali.

UN CLAIM FORTE E CHIARO

AIDS E’ DI MODA…"cattivo gusto" per STUPIRE
Direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani

 

«“L’Aids è di moda” è un messaggio che va molto oltre lo stigma della malattia, vuole portare allo scoperto un problema -. La malattia esiste». necessario non abbassare la guardia…..MEGLIO FASHION VICTIM CHE AIDS VICTIM

Sui social succede di tutto!!!!!

AIDS E’ DI MODA…"cattivo gusto" per STUPIRE

La locandina dell’evento mostrava, in origine,  i volti delle due testimonial – due ‘icone’ della moda come la direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani e la stilista Donatella Versace.

AIDS E’ DI MODA…"cattivo gusto" per STUPIRE
Donatella Versace

Il messaggio pubblicitario finisce nel mirino di commenti  e polemiche  tanto che la Versace si dissocia e dichiara che non ha mai autorizzato l’utilizzo della sua immagine per questa campagna,  continuerà  la sua lotta contro l’AIDS con impegno e con mezzi e parole più idonei ( non so se i mezzi idonei e soft possono essere sufficienti a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica).

Ho apprezzato molto la Sozzani  che al contrario, oltre a rimanere  testimonial della campagna, ha rinnovato l’importanza del messaggio e l’obiettivo che con tanto clamore e’ stato raggiunto.

E’ innegabile che la campagna Convivio abbia raggiunto l’obiettivo di far parlare dell’evento, scegliendo un modo non tradizionale utilizzando la provocazione come “arma” e i social network come “campo di battaglia”.

Una campagna choc ma non trovo  di cattivo gusto. La trovo forte, pungente, polemica, controversa, potente e significativa.

L’obiettivo era stupire e pare dal clamore, che sia riuscita nell’intento, ma hanno dovuto apportare una modifica……………………..un bel punto di domanda!!!!

convivio franca-sozzani-aids-moda CORRETTO

Ci sono così tante pessime e brutte campagne pubblicitarie  senza un fine che la meta’ basta, a volte provocatorie e di cattivo gusto veramente.

Altre invece, il cui precursore e’ stato Oliviero Toscani, che ha  toccato spesso temi difficili con campagne pubblicitarie  sempre molto forti e di cui si  e’ parlato e chiacchierato tanto, ma con il chiaro intento di SENSIBILIZZARE anche se in modo polemico e provocatorio.

 

 

La comunicazione e’ sempre un fatto delicato, soprattutto se i temi sono caldi come quello dell’Aids. Tempo fa non si parlava d’altro, era attuale e di moda. Campagne, associazioni, manifestazioni e di tutto di più. Noti personaggi  dello spettacolo vittime di HIV hanno fatto coming out, sono morti  e se ne parlava.

Poi, d’un tratto, non se ne e’ più parlato.

A dir la verità, io stessa ero convinta che col passare degli anni si fossero trovate cure e vaccini, visto che non sembrava più un argomento attuale.

Ecco quindi, una campagna pubblicitaria scioccante e provocatoria , ma efficace, che riporta alla ribalta il problema. E tanto più ha fatto scalpore e fatto parlare e discutere, tanto più ha raccolto visibilità e fondi per la ricerca.

L’AIDS E’ ancora, purtroppo, DI MODA.

Repubblica  Corriere Vogue

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MAD Zone®, RACCONTA STORIE DI MODA, ARTE E DESIGN

MAD Zone®, RACCONTA STORIE DI MODA, ARTE E DESIGN

Si e’ inaugurata l’8 giugno  un’estate di arte e lusso easy a Milano, sognando una principessa contemporanea e irriverente. MAD Zone®, il concept store di via Brera 2, nato per dare spazio ai nuovi talenti  con un mix inedito di moda, arte e design.

MAD Zone®,RACCONTA STORIE DI MODA, ARTE E DESIGN

 

Un evento speciale, per inaugurare la presenza presso lo store MAD Zone® del marchio pregiato di accessori Leu Locati, firma di vere e proprie opere d’arte.

 

Un’occasione rara  in cui la collezione di borse si mostra al di fuori dello storico laboratorio milanese, dove da oltre cento anni viene realizzata una pelletteria intramontabile che ha conquistato e tutt’ora affascina, generazioni di regine e principesse, da Grace Kelly, Carolina di Monaco a Diana Spencer e la Regina Elisabetta II d’Inghilterra.

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Feeling like a Princess

‘Feeling Like a Princess – La quotidianità del lusso’: per dare uno sguardo al mondo del lusso contemporaneo con la gioia di scegliere la qualità e la bellezza e raccontare una storia attraverso gli oggetti..

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Seguendo l’asse Milano-Roma i protagonisti sono il marchio di accessori milanese Leu Locati, che ha creato dalla fine dell’Ottocento borse scelte da principesse e regine, attrici di ieri e di oggi  in tutto il mondo, e le opere del ritrattista e illustratore romano Roberto Di Costanzo con la sua collezione ‘La Belle Societé’.

 

Entrambi sono l’emblema del passato calato nell’oggi. Di Costanzo ci riporta all’usanza di una volta dei ritratti che sembra così lontana nel tempo e nella tradizione, ma il tratto e’ moderno e i suoi racconti per ogni soggetto sono così vivaci e appassionati da renderlo odierno e fresco. I ritratti ad inchiostro di china e dipinti ad olio viaggiano tra  Milano, Roma e Parigi modernizzando il codice del ritratto signorile d’altri tempi, cogliendo la personalità di ogni soggetto.

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Roberto Di Costanzo

 Catch Michelle, la collezione di abiti fantasiosi e surreali disegnati dalla stilista londinese Michelle Teleaga, arricchirà con un tocco di raffinata irriverenza il mondo MAD Zone®

MAD Zone® diventa il nuovo store di riferimento per tracciare le tendenze più attuali.

I ritratti di Roberto Di Costanzo arrivano per la prima volta a Milano, dopo il successo a Roma e Parigi e le borse di Leu Locati sono per la prima volta, dopo oltre vent’anni, disponibili al pubblico in una vetrina al di fuori del misterioso e affascinante laboratorio di via Cosimo del Fante.

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I ritratti di Roberto Di Costanzo

 

Il marchio Leu Locati e’ stato celebrato da un video prodotto da MAD Zone® per la regia di Marco Missano, classe 1984, che e’ stato proiettato per la prima volta durante l’inaugurazione dell’altra sera.

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Il video per celebrare Leu Locati

Per chi ama il design sorprendenti  e scultoree le lampade dell’architetto Marcello Albini, entrambe impreziosite da cristalli Swarovski: Medusa de La Murrina e Heidi prodotta da Italamp, indimenticabili riflessi di luce perfetti per entrare nel mood MAD Zone® .

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MAD Zone® si forma di evento in evento. Ogni volta, e’ un episodio nuovo. Diventa salotto culturale creato  per scoprire e acquistare pezzi unici e originali di  nuovi talenti emergenti provenienti dal mondo dell’arte, della moda e del design che cercano la bellezza nelle sue varie forme. L’idea di uno spazio strano, camaleontico e coinvolgente nasce da Tania Mazzoleni, giornalista, imprenditrice e cool hunter, fulcro creativo di MAD Zone® capace di dare un senso alle tantissime storie in esso contenute e, a costruire progetti importanti e unici.

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“Diventa quello che sei”

Tania crede ciecamente nellestro creativo e afferma  “Credo fermamente che la creatività non faccia errori: produce idee, più o meno apprezzate, che nascono da un processo che va comunque premiato per la propria originalità.”

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Tania Mazzoleni con Stefano Ferri

Il segreto di MAD Zone® e’ quello di essere un Concept Store che perde il valore di spazio per lo shopping e diventa un luogo dove tutto può succedere.

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L’allestimento e’ volto alla sensorialita’, ed entrando si ha la sensazione di entrare  nel Paese di Alice, ci si rende conto che tutto quello che circonda va osservato con attenzione perché  ha un fil rouge che in qualche modo conduce tutta l’atmosfera in un avvolgimento sensoriale e visivo. Colori, prodotti, piante, oggetti.  Una vasca di pesci rossi si accompagna ad una borsa di struzzo Orangine. In effetti ci si domanda che c’entra ma quella borsa, la sua forma,  a fianco alla trasparenza del vetro, col richiamo di colore dei pesci sta d’incanto in quel contesto.

 

Design e artisti stanziano in questo spazio, chiacchierano e incontrano il pubblico come se fosse assolutamente normale in un continuo dialogo tra moda, arte e design, oggetti, autori, creazioni e creativi.

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Non può  quindi stupire che sia presente un brand del lusso come Leu Locati, meno ancora può stupirmi l’unione di questa meravigliosa famiglia, dove per lusso intendo la preziosità della lavorazione artigianale di un tempo, realizzata come allora, fatta con lo stesso amore e passione di allora.

 

‘Feeling Like a Princess – La quotidianità del lusso’: e’ l’occasione per far conoscere l’avventura di Leu Locati , raccontata direttamente con gran cuore Daniele Amato, figlio di Paolo e Flavia Amato eredi Locati:

“Luigi Locati, più di un secolo fa, apre una piccola attività artigianale di decorazione delle copertine in pelle di libri sacri. È un artigiano attento a tutto ciò che lo circonda e con una spiccata sensibilità artistica e imprenditoriale. Fa  coesistere mondi apparentemente diversi: la bellezza del decoro delle copertine dei libri, la realizzazione a mano delle cartelle per il clero, e i preziosi sacchettini di piccolo punto ricamati per le dame della nobiltà di quel tempo.”

Luigi, poi,  abbandona il decoro dei libri per dedicarsi esclusivamente a lavorare la pelle e i tessuti per creare  “contenitori” raffinatissimi e molto eleganti per le dame dell’epoca.

 

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“Princess” a piccolo punto

Nel 1988 Paolo Amato chiamato dal suocero Gianni Fumagalli all’epoca presidente e titolare della società, sacrifica i suoi libri di matematica per fargli da spalla e iniziare a studiare il mestiere collaborando con gli operai, osservando tutte le fasi lavorative e le scelte commerciali del suocero.

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Le pochette della regina Elisabetta II

“Paolo cerca di memorizzare tutto ciò che Gianni e gli operai gli spiegano, lavorano insieme in azienda, a casa, sempre . ogni momento e’ un arricchimento….. Ma in realtà viene programmato il futuro.”

A tutt’oggi, quando si entra in Leu Locati, vige un’energia e un’entusiasmo collaborativo che deriva, a parer mio, dall’unione familiare, dalla tradizione, dalla mano d’opera spesso cresciuta in quella realtà’, dall’onesta’ di una volta, dalla professionalità e dall’etica per cui una stretta di mano e’ come un patto firmato.

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Daniele e Paolo Amato

Si aggiunge alla squadra , nel 2002, Flavia Fumagalli, la voce storica dell’azienda. Ancora mostra con malinconia e fierezza, tenerezza e commozione i registri dove ci sono modelli, appunti, modifiche, cerniere e conteggi scritti a matita dal padre, e guai, giustamente,  a toccarli. E nel 2003 si aggiunge anche la figlia Fulvia, che passa ore in azienda e al banco ad imparare l’arte della pelletteria.

L’ultimo che raggiunge i banchi di lavoro in ditta e’ Daniele, che fin da piccolino ha respirato e masticato il mestiere che risale a più  di un secolo fa.

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I Leu Locati al completo: Fulvia con marito e figli, Daniele con Ilaria, Paolo e Flavia Amato

Aveva solo 7 anni quando ha disegnato i primi modelli di scarpe e detiene il titolo di designer di calzature più giovane al mondo. Da quattro anni partecipa al MICAM e il suo marchio A.D. Amato Daniele ha già  guadagnato il suo spazio nel mercato.

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Modello di Daniele per Leu Locati

Daniele, seppur giovanissimo, conferma la tradizione  artigianale della  Leu Locati appartenente agli ultimi “maestri” pellettieri della scuola milanese, nel cuore della vecchia Milano.

Gallery

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roberto Di Costanzo.

MAD Zone®

Leu Locati

A.D. Daniele Amato

Tania Mazzoleni

Arch. Marcello Albini

 

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FUORISALONE: TISSOT NEWS 2 aprile 2016

FUORISALONE: TISSOT NEWS 1/4/2016

FUORISALONE: TISSOT NEWS  2 aprile 2016

TISSOT OFFICIAL TIMEKEEPER

DI  FUORISALONE.IT E BRERA DESIGN DISTRICT

 

TISSOT “Innovators by Tradition” dal 1853
Tissot, marchio orologiero svizzero “Innovators by tradition” dal 1853, è fiero di essere anche quest’anno Official Timekeeper di Fuorisalone.it e Brera Design District. Essere innovatore per tradizione è per la Brand espressione del proprio DNA e del suo costante impegno nella ricerca di materiali innovativi, di funzionalità avanzate e nello studio dei dettagli attraverso una meticolosa attenzione per il design che si riflette in tutte le collezioni di orologi, dando vita ad un lusso accessibile.

FUORISALONE: TISSOT NEWS 1/4/2016

TISSOT “This is Your Time”. Questo è il tempo degli e.Reporter
Per TISSOT il 2016 è il tempo dell’azione, quello in cui incontri te stesso e inizia una nuova sfida. Grazie al claim “This is your time”, Tissot si rivolge al pubblico con un messaggio diretto, personale, ricordando l’importanza e il valore cruciale che può assumere ogni singolo secondo.

“This is your time”. Questo è il tempo degli e.Reporters, ambasciatori di Fuorisalone.it che, attraverso i loro scatti fotografici, saranno chiamati da TISSOT a immortalare il momento più significativo della Milano Design Week, in base al proprio spirito creativo

Al termine della settimana, una giuria composta da membri di Fuorisalone.it e di TISSOT selezionerà le foto migliori e premierà colui che avrà saputo cogliere con creatività l’istante più rappresentativo della kermesse.

Un connubio tra arte e design

La Svizzera, da sempre sinonimo di massima qualità nel settore orologiero, ogni anno è meta ambita anche degli appassionati di arte contemporanea di tutto il mondo. TISSOT ha così il piacere di offrire all’e.Reporter vincitore, l’opportunità di visitare “Art Basel”, il principale Salone internazionale nel campo della ricerca artistica che si terrà il prossimo giugno a Basilea. Un connubio perfetto per espandere la propria esperienza all’insegna del design e dell’arte in ogni sua forma ed espressione. Tissot “This is your time”.

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FUORISALONE MAGAZINE

Fuorisalone Magazine

Fuorisalone.it  online con il nuovo format 

Quest’anno fuorisalone.it si arricchisce di una nuovo format: Fuorisalone Magazine.

FUORISALONE MAGAZINE
FuoriSalone Magazine

Attraverso un percorso di riflessione e scoperta che prende il via due mesi prima della settimana che tutti aspettiamo con un misto di entusiasmo, attesa e trepidazione, Fuorisalone Magazine ci accompagnerà fino all’inizio della Design Week, quando – come di consueto – entreranno in gioco la guida e i racconti dal vivo dei nostri reporter.

 

Fuorisalone Magazine è un racconto che anticipa la prossima Design Week grazie alle voci e le testimonianze dei suoi protagonisti. Per la prima volta maestri del design, designer emergenti, aziende, curatori, influencer di tutto il mondo raccontano in esclusiva le loro esperienze passate e la loro visione del Fuorisalone.ee

Interviste, anteprime e testimonianze, ma anche storie personali e aneddoti, Fuorisalone Magazine non parlerà soltanto di prodotti ed eventi, ma offrirà un punto di vista unico e originale sulla Design Week. Due mesi prima dell’avvio ufficiale dell’evento milanese.

Paolo Ferrarini, ricercatore, docente universitario e corrispondente italiano di Cool Hunting, è il coordinatore del Magazine: grazie al suo prezioso contributo verrà garantito un piano editoriale strutturato e trasversale rispetto ai diversi linguaggi e temi che nutrono il Fuorisalone.

Fuorisalone Magazine è organizzato in quattro sezioni:

FOCUS (on things that matter)

Questa sezione vede la pubblicazione di articoli estesi con approfondimenti corredati da gallerie immagini, video e contenuti speciali, dedicati a temi ed eventi più interessanti del prossimo Fuorisalone .
DISCOVER (before the others)

Questa sezione vede anteprime, interviste ai talenti emergenti del design e anticipazioni su quello che accadrà a Milano durante la Design Week.
PEOPLE (who made design week)

Questa sezione da voce alle persone che hanno contribuito in maniera attiva alla crescita del Fuorisalone: designer, curatori, critici, artisti, giornalisti, influencer che da tutto il mondo guardano Milano quale punto di riferimento irrinunciabile per il design.
STORIES (about the essentials of design week)

Spazio alle grandi aziende che, tra Salone e Fuorisalone, hanno fatto e definito il miglior design. Si comporrà così una raccolta unica di punti di vista sulla kermesse milanese, raccolti per capire in profondità il rapporto che lega la Design Week alle aziende.

Il sito web la pagina Fb del Fuorisalone

Twitter Instagram

Hashtag: #fuorisalone2016

 

IL VENTAGLIO DIVENTA DESIGN

IL VENTAGLIO DIVENTA DESIGN

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IL VENTAGLIO SUPERMODERNO

Ventaglio Cado’ è il progetto di Dorina Camusso. Oltre ai cappelli, Dorina ha prodotto questa linea di ventagli in plexiglass tagliato al laser. L’impugnatura è stata realizzata incollando insieme due pezzi di acrilico tagliato

IL VENTAGLIO COME CENTROTAVOLA

I ventagli centrotavola fan di Maximilian Tora sono costituiti da fogli sottili di metallo, tagliati su un lato in innumerevoli lame che si sovrappongono e sono fissate insieme con un rivetto di rame. Ciò si traduce in una struttura concava capace di esprimere una tensione formale interessante. “Il ventaglio da tavola” dai mille usi: porta pane, porta fiori, porta candele e altro secondo la creativita’

IL VENTAGLIO DIVENTA DESIGN

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