La trevisana e’ verdura tipica di questo periodo e la si puo’ usare in tanti modi. Io ho fatto una frittata al forno e l’ho servita come aperitivo finger food.
La ricetta originale di Ugo Tognazzi ha un colore pazzesco, fuxia di brutto!!!
Racconta il figlio Gianmarco che l’ha riproposta nella trasmissione di Benedetta Parodi, che il padre utilizzava gli amici come cavie per sperimentare la sua enorme creatività e passione culinaria. Quando gli esperimenti non riuscivano erano risate e parolacce. Racconta anche che tutti i prodotti delle ricette erano coltivati direttamente da Ugo….anche la barbabietola!!!!
Ero in ascolto e la ricetta mi ha incuriosito da morire, così ho preso nota e fatto mente locale degli ingredienti nel mio frigo e….avevo barbabietola acquistata proprio l’altro ieri e cipolle di montagna coltivate da un amico di mio figlio.
La panna c’e’ sempre in dispensa, la pasta pure.
Non resta che provare!
Non solo e’ buffa nel piatto per il suo colore da frullato di fragola, ma e’ anche ottima.
Ho avuto timore di usare tanta barbabietola per cui ne ho dimezzato la dose proposta da Ugo, ma l’ingrediente e’ interessante da sperimentare.
LA RICETTA CLASSICA PER PKHALI DI SPINACI di Davit
Ricetta #Amici50annieround
Pkhali – non è un piatto specifico, ma un gruppo di piatti della Cucina Georgiana.
Ottimi snack nutrienti che possono essere preparati da tutto ciò che è in frigorifero. Di solito a base di ripieno piccante e qualsiasi componente: fagioli, spinaci, riso, melanzane, cavoli, bietole da foglia e asparagi. La composizione del composto deve includere noci, erbe e peperoncino.
A prima vista Pkhali di spinaci può sembrare semplice e lineare, tuttavia, nella cucina georgiana è necessario seguire rigorosamente le regole e rispettare le proporzioni. E’ un piatto vegetariano che può essere utilizzato durante la dieta e, di conseguenza, nel mantenimento. Ottimo contorno con pesce e carne o come antipasto con pane ai 5 cereli, di segale o con noci.
Ingredienti:
Spinaci freschi – 500 grammi;
Noci sbucciate – 100 grammi;
Aglio – 2 spicchi;
Cipolla – 1;
Zafferano – 1 bustina;
Prezzemolo verde – 20 grammi;
Cilantro (coriandolo) verde – 20 grammi;
Foglie di sedano – 5 pezzi;
Succo di limone o aceto di vino bianco – 1 cucchiaio;
½ cucchiaino di luppolo – suneli (condimento è proprietà di cucina georgiana ed è una polvere di erbe secche e spezie);
Mettete i pezzetti di capriolo in una pirofila che li contenga tutti in un solo strato, bagnateli con il vino e con metà del brandy, rivoltandoli dopo un’oretta.
“Mentre si prepara e si cucina e si iniziano a sentire i profumi della macerazione e poi della cottura, non e’ male accompagnare il tutto sorseggiando un bel bicchiere di Barolo. Io adoro coccolarmi in questo modo mentre cucino.”
Dopo due ore, in maniera che siano marinate un’ora da ambo le parti, distribuirete sopra le fettine di capriolo un battuto fine di cipolla, aglio, dragoncello, maggiorana, sale. pepe. Lasciate macerare almeno 4 ore, trascorse le quali sgocciolerete i pezzetti di carne, asciugandoli con un pezzo di scottex.
Lasciate fondere a fuoco moderatissimo il burro in una pirofila larga, spolverizzandolo di sale e pepe. Adagiatevi i tocchetti di capriolo e quando la carne risulterà ben dorata da ambi i lati li porrete sul piatto di portata, che verrà messo al caldo su una pentola d’acqua in ebollizione.
Nel tegame ove sia avvenuta la cottura del capriolo stemperate un cucchiaio di farina bianca, il resto del brandy, il brodo vegetale e cuocete rimestando continuamente per 5 o 6 minuti.
Disponete con un cucchiaio la salsa addensata sui tocchetti di capriolo e serviteli immediatamente.
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