NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

Un campione e un talento del calcio italiano vestito da uomo normale con sentimenti veri

NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

Ho visto l’addio di Totti al calcio, commossa e ammirata da quest’uomo che pur giovane lascia il pallone. Io non so se e’ stata una sua decisione o degli allenatori, presidenti ecc. ma non mi e’ parso che la scelta sia stata serena, anzi mi sembra obbligata per raggiungimento di eta’, o pressione di altri. Non sono una sportiva e quindi parlo in modo semplice, sentimentale e per niente tecnico.

Il lungo giro del campo accompagnato da moglie e figli mi ha colpito per l’intensità degli sguardi tra loro, l’intesa della tensione del momento e della tristezza dell’abbandono; gli sguardi e le lacrime dei primi due figli e, ogni tanto, quelle piccole mani ad accarezzare il padre comprendendo il momento, capendo “ l’eroe” e l’uomo oltre che padre.

Mi e’ sempre piaciuto Totti, mi ha sempre fatto ridere questo personaggio scanzonato, ingenuo, finto tonto. Dalle barzellette alle pubblicità a cui mai ho fatto zapping per evitarle

Buffo! Ha creato quest’immagine di leggerezza che fa sorridere. Ha l’aria dell’uomo buono, del papa’ che gioca con i propri figli. Durante quel giro di campo più volte ha preso in braccio la piccola Isabel con una tenerezza di un gesto abituale e non costruito per l’occasione.

NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

Lo speaker ha spesso sottolineato, durante la diretta, come l’immagine di Totti fosse legata alla famiglia a partire dai genitori e, in sordina, tutti sanno quanta beneficenza ha fatto in questi anni.

Certo non e’ uomo da preoccuparsi, ha guadagnato talmente tanti soldi che non sarà questo il suo problema. Penso però che si senta solissimo in questo passaggio e in questa crescita come lui stesso l’ha definita. Bello il concetto che adesso deve abbandonare i pantaloni corti e le scarpette e crescere, come se il calcio fosse stato per lui un meraviglioso gioco spensierato. Del resto ammette beatamente che la capacità istintiva che ha nei piedi, il suo talento, e’ certo molto più facile di tutto ciò che lo aspetta anche perché e’ ignoto. E forse pensa di non saper far altro che tirare calci al pallone.

Altrettanto unico il concetto di rimanere fedele alla sua maglia e squadra sempre e comunque. Nonostante strepitose offerte in altri lidi.

Mentre sentivo la diretta pensavo a quanto un atleta, di evidente talento e generosità, possa nel mondo di oggi essere un esempio per tanti giovani.

NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

Oggi che abbiamo una società così complessa e complicata in cui, dove ti giri vedi e ascolti disastri, avere un uomo in cui credere, da prendere ad esempio, da imitare e’ certo più efficace di qualsiasi altra terapia.

Bravo Totti, con gli occhi lucidi, le mani nei capelli, quasi non volessi viverla quella giornata di addio. Bello lo sguardo tra te e i tuoi splendidi bambini; quante frasi non dette ho visto in quei momenti mentre accarezzavi moglie e figli.

NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

 

NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

Chi sarà Totti domani? Un allenatore? Il presidente di una grande squadra? Un tecnico?

E chi lo sa, anche se sono certa abbia già proposte di ogni genere da vagliare, ma nulla, credo, potrà mai accostarsi alla passione per il campo, le partite, i goal.

La lettera ai suoi tifosi?  E’ stata onesta, letta mentre solcava il prato verde del campo, scritta con sincerità e raccontata col naso che tirava su, come fanno i bimbi dopo il pianto, e chiedendo aiuto e supporto per la paura di affrontare il futuro senza la palla tra i piedi.

 

«Grazie Roma, ai miei parenti e agli amici. Grazie a mia moglie e ai miei tre figli. Ho voluto iniziare dai saluti perché non so se riuscirò a leggere queste righe. Penso sia impossibile raccontare 28 anni in poche frasi, vorrei farlo con canzoni e poesie e so esprimermi attraverso i miei piedi, mi viene tutto più semplice. A un certo punto della vita si diventa grandi, maledetto tempo! È lo stesso tempo che quel 17 giugno 2001 avremmo voluto passare in fretta, non vedevamo l’ora di sentire il triplice fischio e ho ancora la pelle d’oca.

Ora il tempo mi ha detto di togliermi gli scarpini e che sono un uomo, non posso sentire più l’odore del campo e l’adrenalina di giocare. Mi sono chiesto in questi mesi perché mi stiano svegliando da questo sogno. Voglio dedicare questa lettera a tutti i tifosi, siano essi bambini o grandi. Mi piace pensare che la mia carriera sia una favola da raccontare per voi.

Ora è finita veramente, mi levo la maglia per l’ultima volta, la piego per bene anche se non sono pronto per dire basta e forse non lo sarò mai. Scusatemi se non ho chiarito i miei pensieri ultimamente ma spegnere la luce non è facile, ho paura e non è come tirare un calcio di rigore. Stavolta non posso vedere cosa ci sarà dopo, concedetemi un po’ di paura perché non so che ci sarà, ho bisogno dei miei tifosi e del loro calore. Col vostro affetto potrò iniziare una nuova avventura, ora voglio dire grazie a chi ha lavorato accanto a me in questi anni e ai tifosi e alla Curva Sud.

Nascere romani e romanisti è un privilegio, fare il capitano è stato un onore. Siete e sarete sempre nella mia vita, smetterò di emozionarvi con i piedi ma il mio cuore sarà sempre lì con voi. Scendo le scale, vado nello spogliatoio che mi ha accolto bambino e che ora da uomo lascerò. Sono orgoglioso e felice di avervi dato ventotto anni di amore. Vi amo».

Poi ha raggiunto un ragazzino di 11 anni delle giovanili della Roma e gli ha consegnato la fascia da capitano. Un passaggio di consegne di sogni.

NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

 

Ciao Campione, spero proprio di vederti presto in qualcosa che ti entusiasmi tanto quanto il pallone.

 

NON SONO TIFOSA E NEANCHE ROMANISTA, MA TOTTI E’ TOTTI.

Lettere d’amore di 6 giornalisti al Capitano…..una piu’ bella dell’altra

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ITALIA – SPAGNA, GIRAMENTO DI PALLA

ITALIA - SPAGNA, GIRAMENTO DI PALLA

ITALIA – SPAGNA, GIRAMENTO DI PALLA

Intervento di Gianluca Tizi su un passaggio durante la partita di ieri

La parola “giramento” è di uso corrente, nella lingua italiana, soprattutto nelle espressioni “giramento di testa” o (meno comune) “giramento di capo”.

Ma ieri sera, nella telecronaca diretta di RaiUno dell’incontro di calcio Italia-Spagna, l’amico (lo saluto affettuosamente!) Alberto Zaccheroni l’ha usata, per sottolineare la maestria nel palleggio dei calciatori spagnoli, nell’accezione “giramento di palla”.

Alzi la mano chi non ha pensato male, fra l’altro vedendo gli evidenti effetti che il suddetto “giramento” stava provocando ai disorientati giocatori in maglia azzurra.

Caro Zac, forse un meno fraintendibile “circolazione di palla” sarebbe stato più appropriato: qualche solerte collega RAI accanto a te durante la telecronaca (uno a scelta fra il telecronista Alberto Rimedio, il regista e i cameramen) avrebbe potuto suggerirtelo tramite un semplice biglietto passato sotto il banco, come a scuola.

E invece niente. Evidentemente nessuno se n’è accorto (possibile?) oppure nessuno ti ha voluto bene al punto di evitarti un simpatico “scivolone” degno di Blob.

E non saprei dire, fra le due opzioni, qual è la peggiore.

ITALIA - SPAGNA, GIRAMENTO DI PALLA

 Gianluca Tizi

la sua pagina FB

Pagelle della partita

NESPOLE IN CORTILE

NESPOLE IN CORTILE

NESPOLE IN CORTILE

In un cortile, qui vicino, c‘e’ un meraviglioso albero di nespole.

NESPOLE IN CORTILE

I residenti del condominio, scendono in cortile col cestino e raccolgono le nespole che copiosamente l’albero elargisce.

Quelli del primo piano si affacciano al balcone e direttamente prendono i frutti e li mettono in tavola a pranzo e a cena.

Va di moda l’orto sul balcone e sui terrazzi e chi ci riesce mangia prodotti che ha curato personalmente.

Certo Milano non e’ il massimo per l’aria, anzi e’ parecchio inquinata, ma non credo che frutta e verdura comperate in un qualsiasi mercato siano prodotti diversi dalle nespole dell’albero in cortile.

NESPOLE IN CORTILE

Trovo invece unico, proprio a Milano, avere il privilegio di raccogliere la frutta direttamente da un albero i cui rami ombreggiano casa.   E’ bello il fatto che in questo condominio, con un grande e godibile cortile interno  il Nespolo sia stato rispettato, nessuno ha osato abbatterlo e le macchine parcheggiate sono a debita distanza. Attrae l’attenzione, in questa stagione, in cui i frutti pendono e si fan toccare e raccogliere. E nessuno fa man bassa affinche’ tutti possano goderne i succosi prodotti ricchi di proprietà e benefici.

NESPOLE IN CORTILE

Le nespole sono costituite soprattutto da acqua, contengono pochissimi carboidrati, grassi proteine e fibre vegetali. 100 grammi di nespole, per il valore nutrizionale, forniscono all’organismo solo 28 calorie, inoltre contengono vitamina A, vitamine del gruppo B e sali minerali.

Le nespole hanno proprietà diuretiche ed astringenti. Regolano l’intestino, in particolar modo in caso di diarrea, enterite e dissenteria, quando il frutto non e’ ancora maturo.

Al contrario, quando e’ maturo diventa lassativo e utile come antipiretico.

Le nespole saziano e contengono parecchia Vitamina C; per questo motivo,  insieme al loro scarso apporto calorico, sono ottime come alimento di un regime dietetico dimagrante.

Oltre al frutto, anche le foglie del nespolo hanno proprietà benefiche.

Sono espettoranti: il loro estratto agisce da mucolitico, in fitoterapia è usato come rimedio per la tosse.

Il decotto si può usare nel trattamento della tosse e come collutorio.

Le nespole si conservano bene in frigorifero per circa una settimana.

Mangiate dopo i pasti o come spuntino, per il loro basso indice glicemico, non provocano rialzi eccessivi.

Possono essere utilizzate come  salse dolci per gelati o dessert oppure marmellate.


Contenuto Calorico per 100 g 28 kcal / 117 kj così suddivise:

  • Acqua 85,30g
  • Carboidrati 6,10g
  • Zuccheri 6,10g
  • Proteine 0,40g
  • Grassi 0,40g
  • Fibra 2,10g
  • Sodio 6mg
  • Potassio 250mg
  • Ferro 0,30mg
  • Calcio 16mg
  • Fosforo 11mg
  • Vitamina B1 0,04mg
  • Vitamina B2 0,05mg
  • Vitamina B3 0,40mg
  • Vitamina A 170µg
  • Vitamina C 1mg

 

Il significato delle nespole come dono insolito ma…..secondo la tradizione questi frutti rappresentano la donna virtuosa.

NESPOLE IN CORTILE
Cherubino Alberti “Le virtu’ cardinali” (1553-1615)

Ricetta gustosa:

  • 5 nespole
  • 1  cipollotto
  • coriandolo o prezzemolo
  • peperoncino fresco
  • 1 lime

Sbucciate le nespole e rimuovete i noccioli. Tagliatele a cubetti piccoli e tenete da parte in una ciotola grande. Affettate il cipollotto molto finemente, tritate il coriandolo (o prezzemolo) e il peperoncino fresco, e aggiungete il tutto alla ciotola con le nespole. Spruzzate di lime e un pizzico di sale. Si puo’ utilizzare tagliata finissima o frullata

Base per tartare di pesce NESPOLE IN CORTILE

 

 

 

Fonti:

La frutta di stagione Mangiare sano  Proprieta’ delle nespole

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