SELF EMPOWERMENT, MATERIA OBBLIGATORIA A SCUOLA. Utopia?

SELF EMPOWERMENT, MATERIA OBBLIGATORIA A SCUOLA. Utopia?

Sono stata ieri al seminario di Self Empowerment che si e’ tenuto presso Sistema Eduzione a Milano, Via Luisa Sanfelice, 3.

con

-Massimo Bruscaglioni laureato in Ingegneria e in Psicologia applicativa, ha sviluppato in Italia l’approccio del SELF EMPOWERMENT per il potenziamento personal-professionale e lo sviluppo delle competenze e della vitalità nella cultura e micro cultura organizzativa delle aziende (2 lauree e meticolosità matematica nel metodo)

– Riccardo Bettiga 33 anni  presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.

– Maria Cristina Koch, epistemologa, psicoterapeuta, saggista, referente lombarda della Società Italiana di Counseling S.I.Co.

– Cristina Cavalieri, Psicologa del lavoro e delle organizzazioni e counselor empowerment oriented

SELF EMPOWERMENT, MATERIA OBBLIGATORIA A SCUOLA. Utopia?
Riccardo Bettiga, Massimo Bruscaglioni e maria Cristina Koch

Interessante, molto interessante.

Empowerment vuol dire processo di crescita dell’individuo e del gruppo, basato sull’incremento della stima di sé, dell’auto efficacia e dell’autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare l’individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale.

Divertente il professor Bruscaglioni, Guru dell’Empowerment che se chiudi gli occhi sembra Maurizio Costanzo.

Pubblico numerosissimo e attento grazie ai continui cambi di registro del professore, che un po’ spiega, un po’ scherza, un po’ provoca ed ironizza. E’ un toscano doc!!!!

Dalle 11 del mattino fino alle 18, con una pausa di 1 ora, ha tenuto banco con questo sistema di pause e battute.

Ha dato sempre il tu al pubblico perché il parterre era fatto dalle persona, che non e’ un errore, ma un po’ un “Sarchiapone” alla Walter Chiari, così lo ha definito,  volendo rivolgersi al singolo rafforzando di continuo il concetto di persona. E di ora in ora consolidando in tutti noi l’identità di ognuno.

SELF EMPOWERMENT, MATERIA OBBLIGATORIA A SCUOLA. Utopia?

Concettualmente il metodo si basa sull’Ottimismo, il Pensiero Positivo, il Bicchiere mezzo pieno, l’essere Propositivi.

Il potere e’ interiore e la potenza, che e’ lo spostamento attraverso una forza, sta dentro la persona.

SE SEI UNA PERSONA!

Più volte Bruscaglione ci ha chiesto singolarmente se eravamo 1 persona. Significativo!!!

Sembra banale ma in realtà questa domanda accresce il Sentimento di protagonismo sulla propria vita attraverso le Risorse Interne alla ricerca di Opportunità (nella vita, nel lavoro, nella famiglia, nella società).

Detto ciò, abbiamo iniziato a fare qualche esercizio.

Su 4 aree abbiamo scritto, ognuno per se stesso, gli aspetti speciali visibili, gli aspetti speciali che ognuno di noi ha dentro di sé, quali avvenimenti ci hanno reso speciali nella nostra vita , e quali attività abbiamo svolto ritenendoci unici perché abbiamo fatto fatica a fare, sopportare, superare quella tal cosa.

Vedendolo scritto, logicamente l’autostima cresce, e ci si rende conto di quanto si e’ fatto nella vita e ci si sente orgogliosi di sentirsi una persona vera e non un niente…anche se attualmente le cose non vanno bene e ti senti uno schifo.

Poi siamo stati invitati a fare la Margherita delle Possibilità, ossia immaginiamo d’incontrare Bruscaglione tra 3 anni e gli raccontiamo da qui ad allora cosa si e’ avverato dei nostri desideri.

In ogni petalo scriveremo un desiderio/sogno che si e’ avverato, ma uno lo lasceremo libero per pensarci stanotte!!!

Ed infine un ultimo esercizio: Intervista Bisognosa Desiderante

Concettualmente intervistando il vicino bisogna cercar di far emergere, con adeguate domande, i desideri. Solitamente e’ automatico che l’intervistato, nel raccontarsi, faccia emergere più i bisogni  che i desideri. Riuscire a scoprire invece i desideri e’ capacita’ di chi intervista e delle domande costruite adeguatamente andando a scavare nel passato, nell’infanzia, nel futuro. Nel costruire un presente fantastico e positivo e nel portare il pensiero dell’intervistato su fatti belli finché non gli si accende lo sguardo, finché non si scorge un lampo di gioia, anche piccolissimo. Lì, in quel lampo sta il desiderio. A volte capita che non soffermandosi a sufficienza sui propri sogni e desideri, ci si dimentica di averli. Oppure nemmeno si sanno. Questo e’ un allenamento per andarli a scovare e a riconoscere….e perseguirli.

Secondo la metodologia del Self-Empowerment l’innovazione, in senso globale,  e’ la necessità di energia superiore desiderante.

Ovviamente quanto fin qui descritto e’ un’infarinatura di un metodo studiato e sperimentato da esperti psicologi  e che viene applicato come  metodologia formativa innovativa aziendale e delle persone con approfondimenti adeguati e seguendo i corsi.

SELF EMPOWERMENT, MATERIA OBBLIGATORIA A SCUOLA. Utopia?

Sono tornata verso casa, soddisfatta dell’esperienza e riflessiva. Bloccata nel traffico per la partita di Champions League ho iniziato a vedere nella mente in quante e quali occasioni, istintivamente ho adottato questa metodologia nella mia quotidianità. Non so se per carattere, insegnamenti o altro ma ho la fortuna, nonostante la vita, di avere dentro di me questo atteggiamento, che in fondo mi ha permesso di essere qui a raccontarvelo.

Quando mia figlia si e’ ammalata di anoressia ho passato tanto tempo a fianco a lei cercando di risvegliare i suoi sogni. L’anoressia brucia una parte del cervello non alimentandolo che e’ proprio la parte dei desideri, quella che nei giovani e’ quella voglia che dà la sensazione di poter spaccare il mondo in un delirio di onnipotenza e che, a lei, si era spento. Mi guardava con lo sguardo perso nel vuoto senza reagire, ma pian piano a furia di stimolarla, a furia di portarla a destra e a sinistra dove sapevo che risvegliavo alcuni interessi, continuando a sottolinearle quanto c’era di bello attorno a lei, qualcosa si e’ attivato. Non riceverò mai un riconoscimento per questo, probabilmente nemmeno lo ricorda appannata dal “suo Dittatore nella testa” che le parlava in continuazione soffocando le mie parole nei continui diktat del digiuno, ma non importa. Importa che pian piano lo sguardo vitreo si sia acceso e abbia preso colore, abbia ricominciato a mangiare, a studiare a comunicare e a vivere.

Oggi e’ sulla strada giusta per uscire dal tunnel.

Nel traffico, tra una sirena e l’altra, sempre bloccata,  pensavo al fatto che tutta la violenza sulle donne dovrebbe essere fermata, ma troppo difficile riuscire ad entrare nella mente contorta della vittima e, in quella ancor più contorta del suo carnefice.

Spesso le donne vittima di violenza, rimangono incastrate in situazioni dove addirittura si sentono colpevoli e causa delle violenze subite. Altre volte sono imprigionate in casa e senza una indipendenza economica che le permetterebbe autonomia.

Ancora, altre volte, non sanno che la legge non le ritiene colpevoli se abbandonano il tetto coniugale per scappare dalle violenze.

E ancora, a volte, ci lasciano la pelle perché incapaci di difendersi, di ribellarsi, di rendersi consapevoli di essere delle PERSONA.

Troppo spesso spente dalle botte e dalle violenze, troppe volte mortificate e rese senza più desideri e sogni, o ambizioni perché quotidianamente vengono insultate, ricattate,sminuite nel loro ruolo di donne, mogli e madri.

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Potrebbero mai frequentare un corso di EMPOWERMENT? Non ce la farebbero mai, troppo tardi, troppo ormai più morte che vive dentro loro stesse, imprigionate nelle quattro mura di casa, senza libertà e senza soldi e , più grave, senza possibilità di scegliere, di volere, di chiedere, di desiderare.

Quelle che sopravvivono, potrebbero essere recuperate con questo metodo e possono ricostruirsi.

A questo punto nasce dentro di me un’ipotesi e l’ipotesi sta nella mia Margherita delle Possibilita’ scritta durante il seminario, in uno dei petali della quale, c’era il desiderio di giustizia che cerco da anni, 16 per la verità, in cui chiedo che finisca la guerra legale, la violenza psicologica quotidiana, mensile. Il ricatto continuo, le botte ci son state a suo tempo, oggi c’e’ la strumentalizzazioni dei figli.

SELF EMPOWERMENT, MATERIA OBBLIGATORIA A SCUOLA. Utopia?

Come evitare tutto ciò per me oggi…..

Prima o poi finirà, il mio self-empowerment e’ ciò  che mi ha permesso di sopravvivere ad una separazione terribile ancora in atto, alla malattia di mia figlia, alla morte di mio padre  e a tanto altro.

Come evitare ciò in futuro?

Insegnare a scuola il Self Empowerment come disciplina, insieme alle altre materie necessarie alla crescita per raggiungere la maturità, capire le regole, inserirsi nella società.

Insegnare ad amarsi, educare di anno in anno, modificando la metodologia nella crescita creerebbe una società migliore.

I valori di ognuno, la ricerca del benessere nella vita, nel lavoro, nella società, nelle aziende, comporterebbe una sana rivoluzione delle persone.

Maggior rispetto per se stessi e per gli altri.

SELF EMPOWERMENT, MATERIA OBBLIGATORIA A SCUOLA. Utopia?

 

Aiuterebbe le famiglie, il rapporto con i figli.

Ieri Bruscaglioni diceva: non chiedere mai ad un figlio cosa vuol fare da grande, impone una sola risposta. E se poi il figlio cambia idea e decide, strada facendo, che vuol fare altro? Potrebbe sentirsi in difetto perché ha dichiarato altro in passato.

Chiedetegli, invece,   una rosa di possibilità di cosa vuol fare da grande perché questo lo farà sperimentare, aprirà più possibilità dentro di sé; aiutatelo a sognare, a desiderare, a raggiungere un obiettivo che lo renda consapevole di sé e, soprattutto, lo renda felice.

Se il bambino e la bambina imparano il rispetto per se stessi e per gli altri, imparano una consapevolezza del sé, non potranno esserci in futuro azioni di violenza. La donna non permetterà a se stessa di ricevere violenza e soprusi, ricatti e botte.

L’uomo altrettanto avrà imparato il rispetto verso la donna, e verso se stesso e non potrà diventare ed essere un animale.

Una ragazzina in età adolescenziale, se avrà dentro di sé l’amore e il rispetto per se stessa, una consapevolezza di sé, riuscirà a darsi un valore di PERSONA, la potenza dentro se stessa la utilizzerà non contro se stessa ma per se stessa evitando patologie e dipendenze, non si farà influenzare dall’esteriorità, dalle mode, ma dalla sua ricca interiorità.

Il benessere interiore e’ fondamentale per una società migliore.

Se il Self- Empowerment si insegna nelle aziende si può insegnare in modo adeguato anche a scuola.

SELF EMPOWERMENT, MATERIA OBBLIGATORIA A SCUOLA. Utopia?

Dalla rassegna stampa del sito Eduzione

“Abbiamo scritto, abbiamo ascoltato, abbiamo pensato, ci siamo emozionati in risonanza con la passione scientifica e umana di Bruscaglioni, ora a noi spetta il passo vero dove Massimo e Cristina Cavalieri ci hanno voluto e saputo condurre: mettersi in azione.

La mappa l’abbiamo, facciamone esercizio, apprendiamone ogni aspetto, lavoriamolo assieme a psicologi, professionisti, medici, giornalisti, educatori, il self empowerment, è una possente speranza di vita che saprà creare anche un salutare contagio civile.”

Eduzione  vuol dire: Tirar fuori l’acqua dalla roccia!!!!

Significativo no?

Riccardo Bettiga

Maria Cristina Koch

Massimo Bruscaglioni

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