LA MIA ELEGANZA : UNA FORMA DI APERTURA DELL’ANIMA.
di Michelle Kling Hannover
In un mondo di perpetuo cambiamento, folle e supersonico, l’eleganza può costituire una soluzione per sentirsi più sicuri.
L’elegante porta in se la propria stabilità, in ambienti dove è sempre più complicato superare la fragilità che alle volte deriva da aspetti poco soddisfacenti della propria vita .
Per proteggerci, basta mettere il pilota automatico, mantenere una rotta e una velocità costante, da poter modificare in qualsiasi momento se compaiono elementi nuovi .
Volendo superare il mitico concetto di Mademoiselle Chanel, ” La semplicità è la nota fondamentale di ogni vera eleganza”, forse la storia ci può aiutare a chiarire questa nozione soggettiva che varia con le diverse epoche .
Fino al ‘600 si parla di eleganza degli oggetti, in quel periodo è ancora associato al modo di muoversi e di comportarsi , quello che Saint Simon chiamava “il non so che ”
Siamo ancora nell’era delle leggi sontuarie che rendevano obbligatorio mettere un determinato costume secondo il proprio ceto sociale di appartenenza.
La rivoluzione francese , permette una libertà di ogni genere, e consente di trasgredire , Les incroyables e le merveilleuses ne sono l’esempio stilistico.
Dopo Lord Brummel e i dandy , bisogna aspettare l’800 con “il trattato della vita elegante” di Balzac, per cominciare a vedere l’aspetto fisico nell’eleganza.
Oggi quello che si vede all’esterno, deve rivelare tutto, ma non basta, perché questa stessa attenzione ai dettagli, deve essere tinta di disinvoltura, è cosi che nasce il termine “cool”. Il colore di una scarpa , l’outfit insolito di una tennista, o una clutch particolarmente originale catturano la nostra attenzione con la densità dell’apparenza, che permette a quelli che guardano di proiettarsi in attori o sportivi e imitarli. Non si vive più senza corsi di portamento , bonton , etiquette , strategia comportamentale, gli influencer hanno sostituito i blogger !
E cosi che il celebrity marketing diventa una manovra mediatica per imporre, attraverso l’immagine dominante, lo stile di un VIP, senza verificare se corrisponde veramente alla sua personalità.
Purtroppo il flusso informatico ha sostituito il flusso energetico, la parola d’ordine è sfoggiare , ostentare, con la massima libertà di scelta, senza una minima parte di mistero poetico che l’eleganza dovrebbe veicolare.
Questa possibilità di poter scegliere sempre, alle volte destabilizzante, raggiunge il significato etimologico della parola elegantia derivata da elegans, che sa scegliere, ex ligere, arriviamo cosi a nozioni di disponibilità mentale.
L’elegante, se è di alto livello, è quello che sa decidere se e come far passare un messaggio e far scoprire, a chi ne troverà la chiave, qualche aspetto del suo giardino segreto.
Scelta spontanea, poco calcolata per quadrare con i principi della sua personalità ma che passa per i meandri della seduzione.
Michelle M. Kling Hannover
LA MIA ELEGANZA : UNA FORMA DI APERTURA DELL’ANIMA.
Michelle M. Kling Hannover
fashion&communication
michellemkling3@gmail.com
+39.3313194466