“LA GUERRA TOTALE”. COSA HA FATTO QUEST’UOMO

Casa di Vetro in via Sanfelice, 3 a Milano,

 Progetto History & Photography

“LA GUERRA TOTALE”

COSA HA FATTO QUEST’UOMO

Cosa ha visto quest’uomo, cosa ha fatto, cosa e’ stato costretto o ha voluto o dovuto fare? Si è difeso, e’ stato aggredito? E’ sporco di fango o di sangue…

E’ un uomo morto, morto dentro e per il resto dei suoi giorni, da qualsiasi parte stia, ovunque vada e se avrà un futuro, moglie, figli. E’ comunque morto!

“LA GUERRA TOTALE”. COSA HA FATTO QUEST’UOMO
“Soldati tedeschi dopo uno scontro in strada. In mano uno ha una pistola Luger e un’accetta usata per il combattimento corpo a corpo” gennaio – febbraio 1943 Novorossijsk, URSS (Russia) Autore sconosciuto Archivio sconosciuto Fonte Reddit.com

 

LA MOSTRA

Bellissima e coinvolgente questa mostra che racconta la seconda guerra mondiale, curata da Alessandro Luigi Perna e prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose, si inserisce all’interno del progetto History & Photography.

Il secondo conflitto nelle più belle e iconiche fotografie del National Archives and Records Administration e della Library of Congress, che a loro volta conservano immagini delle collezioni della US Navy, dell’US Marines Corp, dell’US Army e altri.

E’ rivolta a tutti, a scuole e università, le immagini sono visibili via web (anche una volta terminata l’esposizione) sia ai professori per fare lezione in classe in autonomia che ai privati per l’home vision –  due nuovi servizi che rendono il progetto H&P all’avanguardia in Italia.

E’ una mostra raccontata attraverso gli occhi umani di chi guarda, chi ricorda, chi ha approfondito studiando immagini e fatti.

L’essere umano in tutte le sue sfaccettature compresa la crudeltà che ha coinvolto interi popoli e nazioni. Alcune immagini possono essere simili ma solo a significare che l’eccidio non e’ avvenuto in un sol luogo, in un solo campo, in un sol ghetto, su un solo treno. Ovunque e non solo in Germania e non solo tra gli ebrei.

 

“LA GUERRA TOTALE”. COSA HA FATTO QUEST’UOMO
“Questo bambino terrorizzato era quasi l’unico essere umano rimasto vivo nella Stazione Sud di Shanghai dopo i brutali bombardamenti giapponesi”
28 agosto 1937 Shanghai, Cina Autore H. S. Wong (1900–1981) © courtesy U.S. National Archives and Records Administration

Lo scempio umano è reso tangibile dalla scelta delle immagini dove si coglie, attraverso lo sguardo di un uomo, un bambino, una donna anziana, il vuoto, la paura o il nulla totale in occhi vitrei. Persone annientate nell’anima, nel corpo, nella dignità.

“LA GUERRA TOTALE”. COSA HA FATTO QUEST’UOMO
“Due sconcertate signore anziane si trovano tra le rovine spianate dell’ospizio che era stato casa loro fino a quando Jerry (*) non ha lasciato cadere le sue bombe. La guerra totale non conosce limiti. L’ospizio è stato bombardato il 10 febbraio a Newbury, Berkshire, in Inghilterra” (*) Soprannome utilizzato nei paesi anglosassoni per i Tedeschi 11 febbraio 1943 Newbury, Berkshire, Inghilterra, Gran Bretagna Autore sconosciuto o non fornito © courtesy Franklin D. Roosevelt Library Public Domain Photographs, 1882 – 1962 Collection/ U.S. National Archives and Records Administration.

DOMANDE ESISTENZIALI

Splendida la descrizione e introduzione di Alessandro Luigi Perna, curatore della mostra, che pone alcune domande scatenate dallo studio , dalla ricerca e dalla scelta delle immagini, ma domande sull’animo umano che tutti dovremmo porci, oggi più che mai.

“È stato moralmente giustificabile l’utilizzo da parte degli Americani della bomba atomica contro il Giappone? È stato eticamente corretto processare nazisti e fascisti (gli sconfitti) per i loro crimini? E poi condannarli a morte uccidendoli per impiccagione e fucilazione? E a che fine avere memoria oggi dei fatti criminali di allora? Solo per ricordarsi quanto il mondo può essere violento? Oppure per trarne una qualche forma di lezione? E quale lezione si può trarne? La violenza dei totalitarismi fascisti e nazisti è stata sconfitta con le armi: c’è un’altra via possibile se la cultura e l’educazione ai principi dei diritti umani non bastano? Tutte domande oggi terribilmente di attualità che attendono ancora non solo delle risposte definitive ma anche un sistema morale ed etico coerente che sia in grado di produrle.” Alessandro Luigi Perna

 

“LA GUERRA TOTALE”. COSA HA FATTO QUEST’UOMO
“Una donna tedesca esce da un edificio in fiamme a Siegburg, in Germania, trasportando con sé alcuni dei suoi beni. Il fuoco è stato acceso da un sabotatore nazista” 13 aprile 1945 Siegburg, Germania Autore sconosciuto o non fornito © courtesy U.S. National Archives and Records Administration

 

“LA GUERRA TOTALE”. COSA HA FATTO QUEST’UOMO
“Con l’immagine lacerata del Führer accanto al suo pugno chiuso, un generale della Truppe d’Assalto Popolari giace morto sul pavimento del municipio. Si è suicidato piuttosto che affrontare le truppe dell’esercito americano che hanno conquistato la città il 19 aprile 1945″ 19 aprile 1945 Lipsia, Germania Autore sconosciuto o non fornito © courtesy U.S. National Archives and Records Administration

Sarebbe d’obbligo portare classi intere a sentir raccontare la storia attraverso queste immagini e, ancor più, sentirla narrare da un appassionato Alessandro Luigi Perna, curatore,  e Federica Candela, produttrice,  della mostra. Quando accoglie i visitatori introduce  con enfasi e coinvolgimento emotivo incredibile per quanto sia stato rivelatorio e sconvolgente studiare e creare la mostra stessa. Mai il suo tono, il suo atteggiamento scende di tono, di ora in ora, di visitatore in visitatore.

LA MOSTRA NELLA MOSTRA

Alla mostra si aggiunge un’altra mostra, riservata e offerta solo a chi decide di vedere immagini più crude raccolte in un album a parte.

Ecco, guardando quell’album, molto ben realizzato, benché abbiamo già visto tanto, son rimasta incredula e sconvolta  a quanto ancora di crudele si potesse fare a bambini, uomini, donne e anziani. Non riesco a togliermi dalla mente quegli occhi, la mancanza di reattività.

Follia della crudeltà e poi qualcuno ancora sostiene che tutto ciò non e’ mai esistito.

Assolutamente da vedere.

“LA GUERRA TOTALE”

COSA HA FATTO QUEST’UOMO

Geniale l’organizzazione che permette di pagare il biglietto (€ 5,00) una sola volta e tornare a godere della storia e delle immagini ogni volta che si vuole fino al  27 giugno 2020

Gli argomenti, gli episodi son talmente tanti che non basta una visita sola. Inoltre e’ un periodo storico poco approfondito nelle scuole o indirizzi di studio, ed avere la possibilità di tornare, e tornare ancora, permette di poter studiare a fondo un periodo storico contemporaneo ed importante per la società’ umana e politica di oggi e comprenderlo attraverso la fotografia e’ molto più incisivo.

UN RACCONTO FOTO PER FOTO

Ogni fotografia e’ accompagnata da un numero riportato  sul libretto integrativo consegnato all’ingresso  ricchissimo di  didascalie che spiegano più dettagliatamente le foto e il relativo episodio, ma non solo.

Riporto la descrizione completa della foto 34 poiché penso  sia  il lavoro più prezioso della mostra; c’e’ storia, letteratura, approfondimento.

“LA GUERRA TOTALE”. COSA HA FATTO QUEST’UOMO

34. “Bambini a Napoli. Un ragazzino aiuta il compagno con una gamba sola ad attraversare la strada ”
agosto 1944 Napoli, Italia Autore sconosciuto o non fornito © courtesy U.S. Navy / U.S. National Archives and Records Administration
“Children in Naples. Little boy helps one-legged companion across street”
August, 1944 Naple, Italy Author unknown or not provided © courtesy U.S. Navy / U.S. National Archives and Records Administration

da “La Pelle” di Curzio Malaparte

“Erano i giorni della «peste» di Napoli. Ogni pomeriggio alle cinque, dopo mezz’ora di punching-ball e una doccia calda nella palestra della P.B.S., Peninsular Base Section, il Colonnello Jack Hamilton ed io scendevamo
a piedi verso San Ferdinando, aprendoci il varco a gomitate nella folla che, dall’alba all’ora del coprifuoco, si accalcava tumultuando in via Toledo. Eravamo puliti, lavati, ben nutriti, Jack ed io, in mezzo alla terribile folla napoletana squallida, sporca, affamata, vestita di stracci, che torme di soldati degli eserciti liberatori, composti di tutte le razze della terra, urtavano e ingiuriavano in tutte le lingue e in tutti i dialetti del mondo. L’onore di essere liberato per primo era toccato in sorte, fra tutti i popoli d’Europa, al popolo napoletano (…) dopo tre anni di fame, di epidemie, di feroci bombardamenti, avevano accettato di buona grazia, per carità di patria, l’agognata e invidiata gloria di recitare la parte di un popolo vinto…” da “La Pelle” di Curzio Malaparte

NAPOLI
Il brano, ambientato a Napoli nel periodo dell’occupazione alleata, è tratto”, dal romanzo dello scrittore e giornalista italiano, ufficiale di collegamento del Regio Esercito Italiano aggregato agli Americani. Il suo è uno sconvolgente racconto delle condizioni disperate, morali e materiali, in cui vivevano gli strati sociali più poveri della città campana durante la guerra. E dell’impressione inquietante che fece agli Alleati quella folla stracciona, apparentemente allo sbando civile e senza dignità, dedita a ogni sorta di traffico illegale e illegittimo pur di sopravvivere. L’Italia veniva fuori per quella che era e aveva fatto finta di non essere. Una nazione povera e popolana, guidata da uomini non all’altezza, che avevano giocato a un gioco più grande di loro e per di più dalla parte sbagliata. Eppure, quello stesso popolo che aveva riposto fiducia convintamente nelle persone sbagliate e stava ancora dando il peggio di sé perché non era ancora passato tutto contro il nazifascismo sembrava capace di risorgere e dimostrare onore. La stessa Napoli, con le sue Quattro Giornate di settembre di insurrezione in cui si era liberata quasi tutta da sola dei Tedeschi grazie all’aiuto di soldati italiani allo sbando, ne era stata un esempio. Dopo la liberazione del Capoluogo campano, gli Alleati procedono verso Roma facendo a gara per chi arriva prima. Gli Inglesi, guidati da Montgomery, risalendo dall’Adriatico, gli Americani, guidati da Clark, dal Tirreno. A Monte Cassino (nel Lazio) passa la Linea Gustav in cui si sono attestati i Tedeschi dopo lo sbarco americano in Campania. Da lì bisogna passare per arrivare a Roma ed è lì che un pugno di paracadutisti tedeschi impegna gli Alleati dal gennaio al maggio 1944 in una delle battaglie più lunghe e dure (e famose) di tutta la Campagna d’Italia. Superato faticosamente e sanguinosamente lo scoglio (e distruggendo la secolare Abbazia) gli Americani vanno all’attacco delle guarnigioni tedesche di Roma. In un anno le truppe del Führer sono riuscite a farsi odiare in tutti i modi possibili, facendo strage di civili e a deportando nei campi di sterminio le famiglie ebree in città. Quando vincono gli Alleati ed in giugno entrano in città, gli Americani sono accolti da folle festanti e salutati come liberatori. Churchill convince Alexander, Comandante in Capo degli eserciti alleati in Italia, a stare dalla sua parte. Entrambi vorrebbero inseguire subito i Tedeschi e arrivare il prima possibile in Austria per bloccare i Sovietici, ma l’Invasione della Normandia e della Francia del Sud toglie loro le truppe necessarie per l’impresa. Ci riproveranno in autunno. Ma per allora i Tedeschi si saranno già ritirati sulla Linea Gotica che dalla Toscana arriva al confine tra Emilia-Romagna e Marche, dando del filo da torcere alle truppe alleate per mesi.

Per come e’ allestito lo spazio più che una mostra e’ un’immersione nella storia, la più crudele  e violenta che tocca la dignità dell’essere umano.

VISITE

Sono previste visite guidate e foto proiezioni per le scuole di Milano, ma e’ interessante e innovativo che le scuole di tutta Italia possono utilizzare in classe le fotografie  della mostra, anche quando la mostra chiuderà i suoi battenti per mettere in pista un altro progetto, visionandole in Slide-show su lavagne digitali attraverso una connessione web, un link riservato e una password.

La scuola diventa digitale e connessa e il progetto History & Photography  diviene un unicum in Italia e forse nel mondo.

 

Fotogallery da cellulare: 

“LA GUERRA TOTALE”

COSA HA FATTO QUEST’UOMO

 

“LA GUERRA TOTALE”

History and photography

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Eff&Ci-Facciamo cose

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La Casa di Vetro

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INFORMAZIONI

Apertura al pubblico:

lunedì-mercoledì-venerdì-sabato 15:30/19:30 (ultimo ingresso 19:00)
martedì 15:30/22:00 (ultimo ingresso 21:30)
giovedì e domenica chiusa
ingresso € 5,00 (valido per tutta la durata della mostra presentando la ricevuta)
una produzione Eff&Ci Facciamo Cose
a cura di @Alessandro Luigi Perna per History & Photography
#laCasadiVetro

 Come arrivare

  • MM3 – fermata piazzale Lodi + filobus 91,92
  • Passante ferroviario – fermata Porta Vittoria
  • Filobus 90/91, 93 – fermata viale Molise
  • Filobus 92 – fermata via Costanza Arconati

Un buon libro e’ sempre un’ottima idea

 

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