VENDITTI, UN TUFFO AL CUORE AD EXPERIENCE
8 ottobre Expoexperience, ex area Expo: concerto di Antonello Venditti ingresso libero.
Ma nell’attesa mentre in lontananza si sentivano i richiami delle canzoni storiche c’era chi ballava tra la folla.
Tutta la musica, di ogni genere e epoca, perchè la musica e’ vita e circonda e accompagna ognuno di noi
VENDITTI, UN TUFFO AL CUORE AD EXPERIENCE
8 ottobre Expoexperience, ex area Expo: concerto di Antonello Venditti ingresso libero.
Ma nell’attesa mentre in lontananza si sentivano i richiami delle canzoni storiche c’era chi ballava tra la folla.
IL GUSTO DELLA MUSICA.PRESENTA: MUSICA SENZA CONFINI
Il gusto della musica e’ un’amica. Un’amica in tutti i sensi, presente in ogni dove.
Sonia Vettorato ha contribuito a 50annieround scrivendo piu’ volte articoli meravigliosi sulla musica. Il suo obiettivo, derivato dalla grande passione che ha verso la musica, e’ quello di avvicinare tutti alla sua passione, compagna di vita. La poliedricità la rende attiva su tutti i generi musicali pur venendo da un percorso classico e di conservatorio.
Ci ha raccontato di Madame Butterfly, di Over The Rimbow, di Mia Martini, di Malafemmena e oggi presenta in anteprima un progetto bellissimo e assai ambizioso.
“Una Piattaforma” nata dall’incontro di diversi professionisti nel campo della musica che hanno voglia di unire le loro competenze e i loro rispettivi strumenti e generi per accostare le persone al grande linguaggio musicale.
La Piattaforma virtuale per questi artisti e’ il luogo dell’incontro dell’arte musicale.
Ognuno ha capacità e competenze diverse e il loro trovarsi insieme nell’obiettivo unico di fare musica, incontra le esigenze di qualsiasi pubblico.
Qual’e’ il loro plus, o quello di un singolo?
Costruire gli eventi secondo tutte le esigenze e i gusti, studiare una serata e creare musica unendo strumenti e voci o stili.
Sono musicisti e compositori, con anni di esperienza in concerti e registrazioni, conoscono il pubblico di ogni genere ed età.
Amano insegnare e sono coinvolti in progetti culturali e didattici. Fanno “musicaterapia” ogni volta che toccano i loro strumenti, per se stessi in primis e per chi li ascolta. Sta in questa caratteristica la loro principale vivacità.
La versatilità dei componenti e dei generi permette loro di offrire una larga scelta di eventi dal pubblico al privato, accompagnando meeting e congressi o la presentazione di un libro.
Fanno musica in spazi grandi e piccoli o all’aperto. Li ho visti ed ascoltati rimanendo incantata dalla profonda passione per la musica che li coinvolge emotivamente trascinando anche chi ascolta
Organizzano corsi d’ascolto!
Cos’è?
Una delle esperienze più importanti che si può vivere. Chi e’ in grado di prestare ascolto ad un pezzo musicale, presterà ascolto a quanto lo circonda e a chi lo circonda. Terapia dell’ascolto migliora qualsiasi tipo di relazione e arricchisce interiormente.
Il progetto ambizioso de “IL GUSTO DELLA MUSICA” parte dalla passione per la musica di qualità perché’ si basa sulla collaborazione di musicisti affermati e apprezzati che hanno gran cura dei particolari e della ricerca stilistica.
Il repertorio spazia dalla musica classica, allo Swing contemporaneo fino alle più famose hit del momento.
Tutte le proposte musicali sono eseguite rigorosamente dal vivo evitando l’uso di basi preregistrate, in modo da rendere al meglio la magia dell’intreccio tra melodia e armonia.
La musica resta per tutti loro un mezzo terapeutico per sentirsi bene e far star bene chi e’ in ascolto.
Con questi concetti di base, “IL GUSTO DELLA MUSICA” realizza spettacoli, concerti, eventi, progetti culturali e didattici con scuole, comuni ed enti culturali.
Oltre ai concerti in teatri, chiese e ville, offre intrattenimenti musicali per meeting, conventions, feste pubbliche e private.
L’idea nuova e’ quella di portare la musica anche nelle case, come si usava nei secoli scorsi, con la formula
“Concertiamo da te!”
Con questa tipologia si possono creare cene con percorsi musicali ed enogastronomici , lezioni, concerto, corsi d’ascolto e di strumento musicale, ottenendo serate uniche ed esclusive.
Tale la preparazione artistico musicale che possono rispondere alle richiese piu’ diverse con stili e generi di musica classica, classica napoletana , pop, etnica, lirica, jazz, operistica, easy listening, new age, ballads, evergreen, , rock, country, irish, folk, swing, tango, liscio, movie songs.
Musicisti singoli, duo, trio, quartetto, ensemble, orchestre, band, e cantanti anch’essi esperti di tutti i generi. Al loro team si aggiungono competenti DJ, animatori, e bravi attori cabarettisti.
Una squadra al completo in grado di soddisfare qualsiasi tipologia di evento con estrema professionalità e passione.
Per saperne di piu su “IL GUSTO DELLA MUSICA”
Referente:
PILAR, AL BLUE NOTE, SINUOSA COME UNA SIRENA
Milano 24 aprile 2016 alle 21,00
Per noi c’era Michelle Kling:
“E’ una ragazza molto semplice un po’ acqua e sapone un altro po’ sofisticata , splendida, dal viso di Madonna moderna , si muove con la naturalezza di un attrice sport chic. La sua voce, dalle molteplici sfaccettature, ci prende per mano verso i blues, passa alla canzone romantica, per finire con la scenetta cabaret rivisitato che farebbe recitare a una di noi.
Ogni sua opera è una storia che interpreta con grinta e intelligenza emozionale e comunicativa.
Il suo team è parte integrante di se stessa un magnifico cocktail di intesa musicale perfetta e persuasione collettiva .
Ma chi sa interpretare e creare la sua immagine e fondere le sfumature di un look in una star che brilla nel firmamento della musica ?
Il nero da energia , giocare con il diagonale di una spalla è smart chic. Ha saputo tirar fuori il gioiello che è racchiuso in questa bellezza regale, sinuosa come una sirena .
Pilar interpreta l’amore , quello che sogniamo, anche quando siamo in partenza con un bicchiere di nettare degli dei; crea un collage di 73 vini declinati con un’ eleganza enologica tutta italiana da far brindare il mondo .
I messaggi volano come rondini che annunciano la primavera.
Nessuno ha mai impartito lezioni di saper vivere , seduzione , disinvoltura in musica come Ilaria.
Versa l’acqua sul fuoco del cuore ci fa sentire che il coraggio, frutto della verità è dentro di noi, la porta della gioia ..
Grazie per esserci, l’entourage di Calliope, Erato, e Euterpe ti deve ancora regalare tutto , ma non riuscirà mai a ricambiare la magia che regali al mondo “.
Scritto da Michelle Kling
“OVER THE RAINBOW”, SIMBOLO DEL RISCATTO OMOSESSUALE.
Canzone immortale e simbolo raccontata da Sonia Vettorato
Chi non ha ascoltato almeno una volta questo dolcissimo brano? Nato per il film “Il mago di Oz” ha visto la luce del 1939 e da allora ha avuto un crescente successo. Prova ne è che centinaia di cantanti e band ne hanno dato la loro versione. E’ stata utilizzata per film, spot pubblicitari, sigle di serie televisive…ha preso l’Oscar.
Molti non sanno però che ha rischiato di essere scartata dal film per il suo messaggio di speranza diventato un simbolo del movimento omosessuale nel mondo. E ‘ stata portata al successo da Judy Garland, lei stessa icona del movimento omosessuale.
Dotata di talento, eccelleva come attrice e cantante e ballerina. Grazie al suo fascino che potrebbe competere con quello di Marylin Monroe, alla sua voce sensuale, alle sue abilità da ballerina e anche al suo aspetto fisico, fu una delle artiste più importanti del XX secolo.
La sua grande occasione arrivò proprio quando le venne offerto di interpretare Dorothy nel musical “Il mago di Oz”. In questo musical cantò “Somewhere over the rainbow”, la canzone di cui vi parlero’ questa volta. Il pubblico fu conquistato e fu l’inizio di una lunga e brillante carriera. Ma Judy cominciò ad assumere farmaci contro lo stress dei quali rimase dipendente per tutta la vita e diventandone la causa di morte 46 anni fa. Successe pochi giorni prima che con i moti di Stonewall la comunità LGBT americana segnasse il punto di partenza e di non ritorno del proprio movimento di liberazione.
Molti legano la morte di Judy a quella rivolta che l’ha seguita, come l’arcobaleno dopo la pioggia, del 28 giugno 1969 con un’arcobaleno sulla bandiera. “Over the Rainbow” e’ una combinazione unica di vulnerabilità e forza, come lo era lei.
Legato alla sua carriera artistica è anche uno dei primi meeting della gay community: il concerto del 1960 al Carnegie Hall di New York. Nei campus americani dai tardi anni 40, definirsi “amici di Doroty” era una chiara dichiarazione di omosessualità, un modo per riconoscersi e farsi riconoscere nelle piccole comunità semi clandestine.
Judy Garland fu sposata per sei anni con il regista Vincente Minnelli, dalla quale unione nacque Liza Minnelli, altra indiscussa icona. Vincente la tradiva in continuazione e con chiunque.
Judy adorava il padre Frank Gumm, anche lui omosessuale e spudorato. Si parla di una presunta bisessualità della stessa Garland, legata ad una giovane caratterista del musical.
Sfortunata in amore, dedita all’abuso di alcool e farmaci, la sua vita tormentata diventa specchio di altre vite tormentate e in cerca di riscatto, e le sue canzoni saranno colonne sonore di intere generazioni di gay. Questa è una sua celebre affermazione:”Ho sempre preso ‘Il mago di Oz’ molto sul serio, sai. Credo nell’idea dell’arcobaleno. E ho trascorso la mia intera vita cercando di superarlo.”Over the Rainbow” scritta da Harold Arlen con testi di E.Y. Harburg. significa infatti letteralmente “Oltre l’arcobaleno”.
Il brano nel 1981 ha vinto il Grammy Hall of Fame Award. I discografici statunitensi l’hanno eletta “miglior canzone del XX secolo”. Eppure rischiò di essere scartata dalla produzione de ” Il Mago di Oz” , il film del 1939 che l’avrebbe resa immortale grazie anche ai consigli del celebre Ira Gershwin autore di “But not For Me” che suggeriva a Harburg di semplificare l’armonia e i versi per avvicinarla al personaggio del plot.
Nel Libro la piccola Dorothy e’ immersa in uno scenario di completa desolazione; sconsolato panorama magistralmente restituito da uno squallore mono-cromatico che avvolge luoghi e persone. Il termine ‘gray’ drammaticamente reiterato senza mai un sinonimo (che ne avrebbe indebolito l’effetto), non ci lascia dubbi: tutto, lì intorno è grigio. Grigia è la prateria del Kansas, grigia la terra arata, grigio il sole, grigia la casa, grigio il cielo, grigi gli occhi e le labbra della zia Em, grigio lo zio Henry. Non a caso la prima parte del film sarà girata seppia (destinando lo sfavillante technicolor per l’ingresso di Dorothy nei luoghi fiabeschi).
Gli unici colori che Dorothy avrebbe potuto vedere in quel brullo scorcio sarebbero stati quelli dell’arcobaleno. E scegliendo con cura le parole che una bimba avrebbe potuto cantare per esprimere le suggestioni di quell’incanto, il paroliere scrive “Over the Rainbow”. […]
l team è rappacificato: la musica e il testo di “Over the Rainbow” hanno trovato la loro collocazione nel plot di The Wizard of Oz, uno dei primi musical integrated nella storia del genere. Ma i guai per la song non sono ancora finiti.
Alcuni della produzione sono convinti che la canzone rallenti il racconto; altri ancora adducono strampalate giustificazioni come quella che ritiene «disdicevole per una star della MGM esibirsi nel cortile di una fattoria!». Freed allora fa la voce grossa e, con insospettabile autorevolezza per un produttore al suo primo incarico, salva la canzone. Se non lo avesse fatto, avremmo perso una delle piu’ belle melodie di tutti i tempi.
E’ curioso che il tema di Over the Rainbow presenti una spiccatissima somiglianza sia armonica che melodica con il tema dell’intermezzo (noto come Sogno di Ratcliff) dell’opera Guglielmo Ratcliff di Pietro Mascagni, composto nel 1895 e durante la seconda guerra mondiale furono le truppe americane che combattevano sul fronte europeo contro il nazifascismo ad adottarla come inno e simbolo stesso degli Stati Uniti
Tantissimi sono i cantanti che si sono cimentati nell’esecuzione di versioni strumentali e cantate : tra i tanti Eva Cassidy, Keith Jarrett , Chet Baker, Joe Satriani, i Deep Purple, i Jerry Lee Lewis, Glenn Miller, Nick Cave, Aretha Franklin, Tom Waits, Celine Dion, , Mina, Sarah Vaughan, Mariah Carey, Kylie Minogue, Ray Charles, Malika Ayane, Tori Amos, Amanda Lear, Milva Barbra Streisand . E ‘ diventato tra l’altro uno standard jazz tra i piu’ eseguiti, partendo dalla bellissima versione di Art Tatum si cimentarono tra gli altri Bud Powell ,Erroll Garner,André Previn Keith Jarrett .
Questa bellissima canzone e’ stata cantata da tantissimi cantanti anche italiani e di seguito la traduzione del testo
Cos’è l’arcobaleno? Vi emoziona, vi incanta?
Da sempre ha suscitato stupore : affascinante e misterioso, fenomeno durevole ed insieme effimero, l’arcobaleno è stato sempre collegato alle divinità da molte culture del mondo.
Per i Cinesi l’arcobaleno era una fessura nel cielo sigillata da una divinità con pietre di sette diversi colori. I Greci credevano fosse il sentiero percorso da un messaggero che gli dei inviavano agli uomini. Per i Vichinghi l’arcobaleno era invece un ponte, che collegava la dimora degli dei e la terra degli uomini. Per gli Indù è l’arco di Indra, il dio del fulmine e del tuono.
C’è anche una curiosa leggenda che lega l’arcobaleno ai folletti.
In particolare in Irlanda si crede che un particolare folletto irlandese (il leprechaun) nasconda il suo prezioso pentolone pieno d’oro proprio alla fine di un arcobaleno.
Questa luce multicolore è anche un simbolo di speranza, dopo l’oscurità e i pericoli della tempesta.Secondo un antico racconto biblico, quando smise di piovere e le acque cominciarono a ritirarsi, Dio stesso pose il proprio arco sulla terra per suggellare la promessa di non inviare più il Diluvio sulla Terra.
Godiamoci la versione di questo bellissimo brano eseguito da Sonia Vettorato.
Sonia Vettorato
Il Sito di Sonia e la sua pagina FB
e-mail concerto@fastwebnet.it
Cellulare 339-1379800
ROLLING STONES, TRIBUTE BAND DONKEYS FOREVER STASERA 9 APRILE COLONNE DI SAN LORENZO
Stasera sabato 9 Aprile, nella splendida cornice del Teatro alle Colonne sito alle Colonne di San Lorenzo ancora una volta un grande evento dei Donkeys Forever, rock e Rolling Stones.
Nel cuore di Milano, I Tribute Band Donkeys Forever insieme a Mauro Zambellini, redattore dello storico giornale musicale ”Buscadero” ripercorreranno il periodo piu’ significativo della lunga carriera dei Rolling Stones.
Rolling Stones Italia e la compagnia scheriANIMAndelli presentano una serata di puro Rock, con le canzoni eseguite dal vivo dai “donkeys forever”, band capace di restituire la forza elettrizzante dei Rolling Stones. I Donkeys hanno avuto l’onore di aprire i concerti di grandi musicisti che da 25 anni suonano live con gli Stones. Artisti del calibro di Darryl Jones, Bernard Fowler, Tim Ries, Michael Davis. A loro si affiancherà Mauro Zambellini che racconterà momenti della vita artistica e privata del gruppo attraverso aneddoti e curiosità. Un viaggio musicale per creare un arazzo sonoro e trasportare gli spettatori nel mondo dei Rolling Stones”, rivivere l’epopea della band che con il suo rock’n’roll ruvido e stradaiolo, tra trionfi, tragedie e resurrezioni, ha incarnato il modus vivendi , la frenesia e gli eccessi del rock. Sono passati più di 50 anni dal lontano 1962, anno di debutto della band in uno dei templi del rock: il Marquee di Londra; e fin da subito è stata affibbiata ai Rolling Stones l’etichetta di “più grande rock and roll band del mondo”. Fortunatamente sono stati in grado di confermarla a più riprese. Già nel 1969, un anno cruciale nella storia della musica, sfoggiavano l’aura e l’identità di miglior gruppo dal vivo. La loro trionfale tournée negli Stati Uniti in quello stesso anno scatenò un’ondata che li proiettò oltre gli anni Ottanta. Per decenni hanno passato la maggior parte del tempo a esibirsi in tutto il mondo, rafforzando la loro posizione nell’empireo musicale. E non va certamente dimenticato il catalogo degli album e delle incisioni in studio: “Beggars Banquet”, “Aftermath”, “Exile On Main Street” e “Some Girls” sono solo alcuni esempi di un lavoro instancabile, ciascuno dei quali è una realizzazione che vale una carriera discografica.
intero € 15 _ ridotto € 13_10
prenotazioni e info cell_320.6757853
Per non perdere i prossimi eventi ……..
“ON THE WAY OF MINGUS” con Daniele Tortora
Mercoledì alle ore 21:00 Bachelite CLab Milano Via Vertoiba, 3, 20137 Milano
Mingus Live e il sito ufficiale
MIMI’ “ALMENO TU NELL’UNIVERSO” raccontata da Sonia Vettorato
Mia Martini a quasi 21 anni dalla sua scomparsa del 15 maggio 1995 rimane senza dubbio una delle migliori interpreti della canzone italiana . I suoi successi sono numerosissimi e tutti apprezzati non solo dal pubblico ma anche dalla critica. La sua voce, intensa e struggente colorata di mille sfumature, ci ha accompagnato per molti anni. Spesso l’abbiamo vista scomparire per lunghi periodi, poi l’ennesima risalita. Silenzi a volte voluti e a volte no. Testarda, professionista, diffidente verso il suo ambiente, sola. La sua vita era la musica. Nel suo canto la passione sanguigna del sud. Il percorso artistico di Mia Martini non è stato dei più facili. Il proprio successo lo ha costruito caparbiamente senza forzature, senza quei compromessi tipici di chi si adegua all’industria discografica, sempre coerente con le proprie idee, al punto di rinunciare alla celebrità facile , a stare sulla cresta dell’onda , anche alla vita.
Oggi vi propongo un brano che è stato reinterpretato da tanti altri artisti e tra tutti mi piace ricordare le versioni di Mina e di Elisa.
Il brano che vi propongo e'”Almeno tu nell’universo” che Mimì (come veniva chiamata) presentò al Festival di Sanremo del1989.
Un pezzo che a mio parere e’un vero e proprio capolavoro.
Fu scritto da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972 e lasciato
da parte per ben 17 anni perchè ritenuto troppo avanti per quegli anni, ma quando fu rispolverato contribuì in maniera determinante al rilancio della grande interprete che da un po’ era in disparte.
Il testo può essere interpretato come una canzone d’amore rivolta all’unico uomo che si distingue in una massa di esseri poco significativi e scarsamente meritevoli, ma più che altro sembra essere un’accusa alla società contemporanea.
Non tanto quindi una lettera d’amore per un destinatario non specificato, ma un modo per mettere a fuoco alcuni aspetti negativi della società di allora e che forse permangono anche in quella attuale.
Mia Martini parla di gente incoerente, ipocrita, che segue le mode e si lascia influenzare e comandare, di gente che passa indifferentemente dall’odio all’amore e viceversa, che non sa essere sincera e non vuole confrontarsi con la realtà.
Se non conoscessimo l’anno in cui è stata scritta potremmo pensare che questa sia una canzone dei nostri giorni.
Dobbiamo tristemente ammettere che le accuse della cantante colpiscono nel segno anche oggi.
Per questo, se accanto a noi esiste una persona che si distacca dalla massa ed è capace di essere un punto di riferimento dice bene Mia, è proprio preziosa come un diamante, è il nostro Sole, la nostra guida…e a lei possono andare le nostre parole di ammirazione e gratitudine.
12 maggio 1995 sono gia’ passati 21 anni…………..
“Nessuno risponde. Il campanello non smette di suonare, ma nessuno risponde. Nando Sepe, il suo manager, tiene il dito incollato sul citofono, ma nulla. Eppure la Citroën verde di Mimì è parcheggiata lì fuori, all’esterno di quella palazzina a Cardano del Campo, vicino a Varese. E in quella mattina del 14 maggio di venti anni fa, Sepe chiama la padrona di casa, si fa dare le chiavi di riserva. Ma la porta è chiusa dall’interno. Quando poche ore dopo i pompieri la sfondano, Mia Martini è stesa sul letto, le cuffie del walkman sulle orecchie. “L’espressione serena”, diranno. È morta da quarantotto ore. La notizia sbriciola i palinsesti televisivi. Renato Zero chiama Loredana Berté, la sorella di Mimì: “Spegni tutto, sto arrivando”. I cronisti appostati sotto casa della Bertè ricordano ancora le urla. E, di ricordo in ricordo, dopo vent’anni nessuno ha dimenticato quella voce magnetica, dolce, scura, emozionante e quelle melodie che Mia Martini ha regalato alla musica italiana.”
Vi propongo l’interpretazione di “Almeno tu nell’universo” di Mimì, canta Patrizia Camnasio, una cantante intensa ed emozionante accompagnata da me al piano.
Alla prossima…………….di Sonia Vettorato
clicca in Home Page sul Logo “Il Gusto della Musica” e rimani aggiornato sugli eventi di Sonia e i suoi fantastici colleghi musicisti.
“FESTA CONDIVISA” CON SONIA VETTORATO per Explorabile
“Insieme contro i pregiudizi”
Sonia Vettorato, artista dalla versatilità davvero incredibile, che più volte ci ha raccontato la musica attraverso la storia passando dalla lirica alla canzone napoletana, e facendoci apprezzare la sua stessa passione con l’intento di avvicinarci alla musica non solo culturalmente ma anche “terapeuticamente”, e’ impegnata anche nel sociale. A maggior ragione per questo evento di cui e’ protagonista insieme ai suoi colleghi musicisti.
Sappiamo bene quanto la musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e para fisiologiche.
La musica non e’ solo intrattenimento ma un mezzo per star bene!
Sabato 19 Marzo al Centro Socio Culturale di via Manzoni a Trezzano sul Naviglio alle ore 17,00 musica dal vivo con The taste of Music . info 3404549618
Musica pop con voce pianoforte chitarra e clarinetto , poesia , buffet e karaoke finale .
Con Sonia Vettorato , Nello Berlangieri, Fabio De Nicolo e Teresa Galioto .
Ingresso libero .
L’evento e’ organizzato dal Gruppo del Progetto EXPLORABILE
Il progetto “Explorabile – Insieme contro i pregiudizi” nasce a seguito della realizzazione di diversi tavoli tecnici – organizzati dall’Assessorato alle Politiche sociali, pari opportunità, politiche giovanili, associazionismo e volontariato del Comune di Trezzano – cui hanno partecipato associazioni e cooperative sociali che si occupano dello sviluppo di attività rivolte a ragazzi con disabilità. Dai diversi incontri sono emerse azioni e obiettivi comuni e, allo stesso tempo, problematiche e difficoltà che le associazioni si trovano ad affrontare spesso in maniera autonoma. La necessità di avviare un percorso di rete è quindi risultato indispensabile per unire gli sforzi nel raggiungimento di azioni comuni, soprattutto nell’ambito di sensibilizzazione della comunità di Trezzano al tema della disabilità.
La “Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità” delle Nazioni Unite riconosce, infatti, che le persone con disabilità sono discriminate e che vivono una mancanza di pari opportunità causata da trattamenti differenziati, da pregiudizi, da ostacoli e da barriere che la società frappone loro. Oggi le persone con disabilità si pongono infatti nella società come “cittadini invisibili”. Si deve quindi lavorare insieme, unire gli sforzi per ideare e promuovere percorsi di inclusione sociale che coinvolgano, oltre alla persona con disabilità, la stessa società civile. Si deve sviluppare un percorso di informazione e di sensibilizzazione che coinvolga tutte le parti sociali che esprima un concetto diverso dalla semplice integrazione.
Cooperativa Sociale Anita Onlus
MALAFEMMENA RACCONTATA DA SONIA VETTORATO
Malafemmena, un successo di tutti i tempi che nasconde una storia curiosa, Sonia Vettorato non solo la racconta ma la suona accompagnando la splendida voce di Cristina Di Mauro.
Malafemmena è una canzone famosa in tutto il mondo ed è cantata, ancora oggi, dai più grandi cantanti italiani nonostante sia stata scritta nel 1951 e’ ancora presente in recital , concerti, feste. Fu scritta e musicata dal grande Toto’ in napoletano.
Lui non la canto’ mai: fu data a Mario Abbate che la incise e in seguito fu portata al successo da Giacomo Rondinella.
Ne ebbe un grande successo anche l’interpretazione di Teddy Reno nel film Totò, Peppino e la… malafemmina di Camillo Mastrocinque del 1956.
Di cosa parla ? Racconta in termini drammatici, nonostante la melodia sia serena, dell’amore di uomo per una malafemmena che in questo caso non è una donna di malaffare bensì una donna affascinante e che fa soffrire, quasi insensibile, indifferente alle pene d’amore che infligge al proprio innamorato.
A lungo si è pensato che Totò l’avesse scritta per l’attrice Silvana Pampanini che l’aveva rifiutato. La figlia Liliana invece ( che ha anche scritto un libro intitolandolo proprio Malafemmena ) ha rivelato che la canzone era stata scritta per Diana Bandini la moglie di Totò e madre di Liliana. La moglie Diana sarebbe stata, infatti, colpevole di essere venuta meno a una promessa che i coniugi si erano scambiati: anche se ufficialmente separati avevano concordato di convivere nella stessa casa e condividere anche il talamo come fidanzati sino al raggiungimento del diciottesimo compleanno della figlia Liliana; ciò di fatto concedeva all’uomo Totò una situazione di considerevole vantaggio mentre alla ex moglie Diana non rimaneva che subire il potere e il controllo di un coniuge molto concentrato su stesso e farfallone. . Ma Diana stanca delle continue scappatelle di Totò, sposò l’avvocato Tufaroli facendo sprofondare il Principe nello sconforto assoluto.
Ecco il testo con relativa traduzione
Godetevi questa canzone, quasi un tango nell’interpretazione di Cristina di Mauro accompagnata da me al pianoforte.
Ma chi è la vittima e chi il carnefice?
Dal testo della canzone uno immagina i patimenti di Totò che una donna insensibile e crudele gli infligge decidendo di lasciarlo per sposarsi con un altro ma …è andata proprio così? Chi era davvero il Principe De Curtis? Un uomo che si innamorò della bellissima Diana a prima vista e per la quale si mise contro tutto e tutti, ma che finì col chiudere in gabbia, controllare, maltrattare, tradire, umiliare.
L’uomo che ci ha fatto tanto ridere, purtroppo sapeva anche come far piangere i suoi cari, in particolare la sua donna, con la quale, tuttavia, riuscì a innescare un’esplosione continua di passione e amore totale, senza il quale i due erano incapaci di vivere. Infatti Diana dopo la morte dell’amato Totò, visse di sensi di colpa per averlo lasciato, fino a spegnersi insieme al ricordo di lui, troppo palpabile, troppo vivo, troppo presente.
Una storia triste dove amore, passione, dolore e tradimento si miscelano senza fine.
Come e’ nata Malafemmena e il Principe Antonio De Curtis
articolo scritto da Sonia Vettorato la sua pagina FB Il Sito di Sonia
GARCIA LORCA E I ROLLING STONES
Josè Luis Epifani – Gigi
inizia a studiare chitarra classica a 13 anni nella scuola di musica spagnola a Buenos Aires, dove vive fino a 16 anni.
Poi si trasferisce in Italia e inizia le sue prime esperienze di musica live… ma ben presto dirige i suoi gusti verso il rock anglo-americano, suonando covers che arrivano direttamente da Londra in totale anteprima.
Insieme a gruppi affermati, si esibisce in Italia nei santuari del rock-pop degli anni 70; tra cui il Piper di Roma, il Paips di Milano e Genova, il Nepentha e il Roxy Club di Milano.
Come chitarrista e cantante nei ” Pops ” entra in contatto con Adriano Celentano e Patty Pravo. Nell’ 84 suona con i Thunder Road di S. Francisco, suonando brani di B. Dylan e B. Springsteen.
Dieci anni dopo, ritrova il vecchio amico Roby Mason, e fonda i Blackberrys, dando luogo alle radici alla band. E il suo nome diventa Jigi Epi.
Artista eclettico e versatile, tra un rock e l’altro, musicista prima di essere vocal interpreta, arrangia e canta le poesie di Federico Garcìa Lorca, il poeta e drammaturgo spagnolo per eccellenza, appartenente alla prima metà del Novecento, definita la “ Edad de Plata “ della letteratura spagnola. Conosciuto in tutto il mondo e dotato di una straordinaria capacità nella poesia, la musica e le rappresentazioni teatrali. Gli aperitivi in musica, organizzati a Milano e in Lombardia diventano appuntamenti che si moltiplicano e raccontano la bellezza illuminante andalusa della scena di quella Spagna poetica e passionale di quei tempi e José Luis Epìfani ne e’ protagonista con la sua chitarra acustica.
Con una cultura musicale così ad ampio raggio, che tocca stili diversi e unisce musicisti dalle svariate esperienze personali nasce Blackberrys, che è la tribute band dei Rolling Stones piu’ trascinante dei palchi di musica live. Interpretazione unica e autentica.
La band, e’ composta da artisti del rock anglo-americano, professionisti la cui bravura e passione trasmette al pubblico la vera essenza degli Stones mantenendo la propria personalita’
Nel 2005, s’incontrano Jigi Epi voce solista, chitarra e armonica a bocca, e Roby Mason chitarra ritmica e cori. Condividono insieme svariate esperienze musicali fino a quando non si uniscono A Mauro Mc.Massignan al basso e cori, Pier Panzeri alla chitarra solista e Stefano Ghidoni alla batteria e cori.
La band, ricrea la grande musica dei Rolling Stones con travolgente energia, alternando rock e blues.
Ogni pezzo è un coinvolgente “ rock ‘n’ roll show “ ricco di atmosfere Stones, date dalle due chitarre in accordatura aperta, supportate dall’ incalzante sound del basso e batteria e dalla trascinante vivacità di un eclettico front-man.
Jigi Epi – Voce, Chitarra, Armonica a bocca
Daniele Piffa – Chitarra solista
Roberto “Roby” Masoni – Chitarra ritmica, Vocalist
Mauro MacMassignani – Basso elettrico
Stefano Ghidoni alias Steve Mc Queen – Batteria, Vocalist
Le date dei prossimi eventi da seguire con attenzione e da appuntare sull’agenda come un’appuntamento assolutamente imperdibile.
Events with Blackberrys Band Rolling Stones Tribute
05Mar | BLACKBERRYS BAND THE ROLLING STONES SHOW @ CAPOLINEA LIVE
Sab 22:00 · organizzato da Blackberrys Band Rolling Stones Tribute |
Capolinea Live Pub
Marnate, Italia |
La prossima settimana
12Mar | BLACKBERRYS BAND THE ROLLING STONES SHOW @ ROCK ON THE ROAD
Sab 22:30 · José Luis Epìfani parteciperà |
RockOnTheRoad
Desio, Italia |
PIÚ AVANTI QUESTO MESE
19Mar | BLACKBERRYS BAND THE ROLLING STONES SHOW @ CITTA’ DI CASTELLO (PG)
Sab 22:30 · 7 partecipanti |
Free Revolution Live Club
Città di Castello, Italia |
MESE PROSSIMO
02Apr | BLACKBERRYS BAND THE ROLLING STONES SHOW @ HI FOLKS
Sab 22:30 · organizzato da Blackberrys Band Rolling Stones Tribute |
HI FOLKS food&booze floor musicians
Vittuone, Italia |
Biografia di Garcia Lorca e la sua storia
Gli amici del Rock Villaggio musicale, notizie ed eventi
le poesie di federico Garcia Lorca musicate da Jose Epifani
Blackberrys Band il sito la pagina FB degli eventi per rimanere sempre aggiornati
la pagina Fb di Josè Luis Epifani – Jigi e la pagina FB del gruppo